Orologico Forum 3.0

Come va il lusso?

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #15 il: Agosto 19, 2016, 23:37:00 pm »
Però qualche deduzione interessante si può comunque fare, per esempio i gruppi che arretrano sono quelli nei quali l'orologeria é predominante, come Richemont e Swatch, al contrario di LVMH Che nell'orologeria ha solo una parte minoritaria del suo business.
Per l'economista Istaro è solo una coincidenza.
Peraltro, anche sui settori saturi, non potrebbe mai essere saturo un settore relativo ad un oggetto meccanico, perché oltre all'elettronica anche la meccanica è in continua evoluzione. i miglioramenti enormi nella meccanica, e persino nei processi produttivi, consentirebbero oggi prodezze meccaniche incredibili o quasi. Ma bisogna investirci.Diventa un settore da abbondonare se le aziende che hanno i mezzi non investono, come è accaduto qui. E ora ci siamo.
E se proprio insisti, se si conoscesse l'orologeria meccanica di oggi, cosa che non conosci, sapresti che pochissime aziende vanno molto molto bene, e crescono a doppia cifra. Poi certo essendo piccole alla fine verranno travolte anche loro dal disastro. Ma indovina un po' quali sono quelle che crescono a doppia cifra pur con il mercato in contrazione netta? E indovina il perché? Anzi, prova a studiare per una volta che ti farebbe bene. Anche perché è facile riportare le cifre, ma poi vanno lette e capite. E qui cominciano i problemi. Perché - per fare un solo esempio - certo che l'hitech da 100 mila euro è marginale e sarebbe comunque marginale...ma infatti nei sistemi in cui si investe l'innovazione di prodotto o di processo non parte mai dalla base, ma dall'alto....dai, non mi constringere a spiegarti il perché almeno qui ci potresti (?) arrivare da solo....ma forse no.

Non la fare tanto lunga: ci sono innovazioni che hanno una possibile ricaduta sulla produzione di serie (e le ha esemplificate Stefano), ed altre che sono fini a se stesse, per la loro stessa natura e vocazione (che è quella di stupire ed essere originali, non di migliorare e rendere più funzionale il prodotto). 

Quelle fini a se stesse possono essere affascinanti e meritevoli d'acquisto, per la nicchia ristrettissima - e rispettabilissima - di chi le apprezza. Ma non hanno nulla a che vedere con la salute del settore, presente e futura.


Comunque l'investimento che avrebbero dovuto fare e che tu dici, cioè il miglioramento della qualità del prodotto, sarebbe stato importante, anzi vitale. Ma non sarebbe stato sufficiente a motivare il denaro che viene chiesto per comprare un orologio nuovo oggi. Anche perché temo che al giovane dell'anglage non importi molto, se non è inserito in un sistema di innovazione di miglioramento anche funzionale del prodotto.

Dell'anglage importa poco, ma anche - purtroppo - del co-axial...

Interessano precisione, resistenza, impermeabilità, riparabilità,  "preziosità", estetica.
Ad alcuni - una minoranza consistente - l'esclusività, che non sconfini nell'eccentricità.

Su queste basi si possono fanno i numeri, che consentono però agli "intenditori" col palato più fine di soddisfare esigenze più particolari.
Lo credi tu, ma non è così in nessun settore merceologico e neppure in questo. Dovrebbe esserci un flusso continuo di innovazione dall'alto in basso ed in minore misura dal basso in alto. Parla con esperti, studia se riesci.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #16 il: Agosto 19, 2016, 23:46:28 pm »
Io penso che in un circolo vizioso come é quello dell'orologeria modera diventa difficile distinguere le cause dagli effetti, non si capisce quindi se siano le case con le loro scelte le cause del declino, o i clienti che non apprezzano pregio e innovazione tecnologica ad indurre le case ad investire solo in moda e marketing e non invece in qualità del prodotto.
Di certo c'è che il fatto stesso che l'orologeria sia solo uno dei tanti segmenti del lusso griffato ci dice esattamente come é percepita dal mercato e come é posizionata dalle case.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #17 il: Agosto 19, 2016, 23:47:54 pm »
Lo credi tu, ma non è così in nessun settore merceologico e neppure in questo. Dovrebbe esserci un flusso continuo di innovazione dall'alto in basso ed in minore misura dal basso in alto. Parla con esperti, studia se riesci.

Gli "esperti" veri sono quelli che hanno vera competenza gestionale, che hanno una visione complessiva dei problemi, che hanno esperienza diretta di un settore, e magari hanno dimostrato di saper far seguire alle parole i fatti (sia pure con errori).
Non quelli che  stanno alla finestra e hanno sempre la soluzione in tasca per ogni problema: "Ah, se mi avessero dato retta!"

Io ho sempre cercato di parlare con esperti veri, senza improvvisarmi io stesso tale e senza ritagliarmi figure immaginarie di "esperto" che la pensino come me.

Non ho in tasca la ricetta per salvare un settore industriale, di cui è facile vedere i problemi ma meno facile trovare le soluzioni.
Mi sono limitato a constatare il banalissimo dato di fatto che non saranno le bielle e i pistoni applicati agli orologi a salvare il settore, anche perché è per primo chi li propone che non si pone minimamente questo obiettivo.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Come va il lusso?
« Risposta #18 il: Agosto 20, 2016, 01:50:36 am »
La crisi del settore del lusso è ravvisabile secondo me nell'impoverimento dell'essere umano; impoverimento non solo economico ma soprattutto culturale. Il vivere in una società di polistirolo dove il messaggio che viene lanciato dai media è quello dell'usa e getta, di certo non aiuta. Una volta si veniva "educati" a certi aspetti , la gente studiava seriamente a scuola, c'era maggiore educazione e il frequentare determinati ambienti , direttamente o indirettamente, permetteva di elevarsi e apprezzare quegli oggetti che erano il vero lusso sussurrato e non quella volgarità che è il lusso chiassoso che oggi impera.
Come si può sperare che un ragazzo anche quando avrà disponibilità economiche , si avvicini ad esempio ad un bel l'orologio dalle linee classiche come un Breguet, un Vacheron quando oggi la televisione e o giornali mandano messaggi sbagliati ? Oggi viviamo in una società che fonda le sue radici sul nulla assoluto, e i ragazzi crescono ammirando modelli frivoli, che fanno dell'ostentazione il loro cavallo di battaglia. Preferiscono giocare a Pockemon go, piuttosto che leggere un bel libro. Preferiscono acquistare dieci abiti da Zara piuttosto che andare da Caraceni. Il vero lusso è saper scegliere il bello, saper distinguere l'oggetto raffinato da quello pacchiano ! Se non vesti alla moda sei out, se non acquisti il Casio da 50 euro che se si guasta non è un problema , anzi si butta e se ne compra un altro. Chi oggi sa apprezzare un bel servizio in argento ? Chi spenderebbe soldi per una porcellana Meissen? Chi sa bearsi di un bel mobile antico o di un pezzo di design ? Pochissimi e quei pochissimi sono coloro che ancora spendono denari per comprarsi un Patek Calatrava, un Breguet Chrono , un Journe.
La gente è offuscata dal tutto e subito, è preda del consumismo e difficilmente spenderà denari per acquistare oggetti sì costosi , ma anche durevoli.
Viene riportato l'esempio di Lvhm che ad oggi sta tirando. Ma nessuno si chiede il perché ? Quali marchi vi sono all'interno ? Quali sono i prodotti che fanno fatturato ?
Se entriamo in una boutique LV quali sono gli articoli che vengono venduti ? Sono quelli con un logo bene in evidenza, fatti in plastica , mentre gli articoli più discreti in vitello spazzolato restano lì dove sono , per soddisfare le esigenze di un pubblico più raffinato.
Prendiamo l'orologeria . Rolex si vende per via del marchio forte, e perché rappresenta uno status sociale e visto che si vive in una società dove l'apparenza è al primo posto , Rolex permette di far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate!
Alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla, interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso. Delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla.La maggior parte di  Chi compra un RM non gli interessa di sapere cosa monta , gli interessa che sia un orologio che si riconosca. Esattamente come chi compra un Hublot o uno Hyt. Lo comprano perché lo ha quel determinato personaggio e basta.
Se solo si riuscisse ad insegnare ai ragazzi il gusto per il bello allora avremo nuovamente persone che si interesseranno alla bellezza di andare a teatro , di sapersi vestire e non coprire; avremmo persone che acquisteranno un orologio perché piace, consapevoli di ciò che hanno al polso e non più perché avere quell'orologio è "cool". Oggi , ove tutto è informatizzato si è perso il saper fare ricerca , e si preferisce optare per quel qualcosa di tecnologico piuttosto che spendere per altro. Non saranno i pistoni , fluidi , materiali tecnologici a risollevare il mondo dell'orologeria , ma deve partire tutto da più indietro , la spinta deve partire da dentro di noi e ciò tramite l'aiuto di chi dovrebbe fornire gli strumenti per evolvere come persone; strumenti in grado di innalzare lo spirito umano.
Aperture di boutique , modelli modaioli , costi esagerati per eventi  non aiutano , ma sono il frutto delle conseguenze sopra analizzate.

Re:Come va il lusso?
« Risposta #19 il: Agosto 20, 2016, 09:40:39 am »
La crisi del settore del lusso è ravvisabile secondo me nell'impoverimento dell'essere umano; impoverimento non solo economico ma soprattutto culturale. Il vivere in una società di polistirolo dove il messaggio che viene lanciato dai media è quello dell'usa e getta, di certo non aiuta. Una volta si veniva "educati" a certi aspetti , la gente studiava seriamente a scuola, c'era maggiore educazione e il frequentare determinati ambienti , direttamente o indirettamente, permetteva di elevarsi e apprezzare quegli oggetti che erano il vero lusso sussurrato e non quella volgarità che è il lusso chiassoso che oggi impera.
Come si può sperare che un ragazzo anche quando avrà disponibilità economiche , si avvicini ad esempio ad un bel l'orologio dalle linee classiche come un Breguet, un Vacheron quando oggi la televisione e o giornali mandano messaggi sbagliati ? Oggi viviamo in una società che fonda le sue radici sul nulla assoluto, e i ragazzi crescono ammirando modelli frivoli, che fanno dell'ostentazione il loro cavallo di battaglia. Preferiscono giocare a Pockemon go, piuttosto che leggere un bel libro. Preferiscono acquistare dieci abiti da Zara piuttosto che andare da Caraceni. Il vero lusso è saper scegliere il bello, saper distinguere l'oggetto raffinato da quello pacchiano ! Se non vesti alla moda sei out, se non acquisti il Casio da 50 euro che se si guasta non è un problema , anzi si butta e se ne compra un altro. Chi oggi sa apprezzare un bel servizio in argento ? Chi spenderebbe soldi per una porcellana Meissen? Chi sa bearsi di un bel mobile antico o di un pezzo di design ? Pochissimi e quei pochissimi sono coloro che ancora spendono denari per comprarsi un Patek Calatrava, un Breguet Chrono , un Journe.
La gente è offuscata dal tutto e subito, è preda del consumismo e difficilmente spenderà denari per acquistare oggetti sì costosi , ma anche durevoli.
Viene riportato l'esempio di Lvhm che ad oggi sta tirando. Ma nessuno si chiede il perché ? Quali marchi vi sono all'interno ? Quali sono i prodotti che fanno fatturato ?
Se entriamo in una boutique LV quali sono gli articoli che vengono venduti ? Sono quelli con un logo bene in evidenza, fatti in plastica , mentre gli articoli più discreti in vitello spazzolato restano lì dove sono , per soddisfare le esigenze di un pubblico più raffinato.
Prendiamo l'orologeria . Rolex si vende per via del marchio forte, e perché rappresenta uno status sociale e visto che si vive in una società dove l'apparenza è al primo posto , Rolex permette di far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate!
Alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla, interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso. Delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla.La maggior parte di  Chi compra un RM non gli interessa di sapere cosa monta , gli interessa che sia un orologio che si riconosca. Esattamente come chi compra un Hublot o uno Hyt. Lo comprano perché lo ha quel determinato personaggio e basta.
Se solo si riuscisse ad insegnare ai ragazzi il gusto per il bello allora avremo nuovamente persone che si interesseranno alla bellezza di andare a teatro , di sapersi vestire e non coprire; avremmo persone che acquisteranno un orologio perché piace, consapevoli di ciò che hanno al polso e non più perché avere quell'orologio è "cool". Oggi , ove tutto è informatizzato si è perso il saper fare ricerca , e si preferisce optare per quel qualcosa di tecnologico piuttosto che spendere per altro. Non saranno i pistoni , fluidi , materiali tecnologici a risollevare il mondo dell'orologeria , ma deve partire tutto da più indietro , la spinta deve partire da dentro di noi e ciò tramite l'aiuto di chi dovrebbe fornire gli strumenti per evolvere come persone; strumenti in grado di innalzare lo spirito umano.
Aperture di boutique , modelli modaioli , costi esagerati per eventi  non aiutano , ma sono il frutto delle conseguenze sopra analizzate.
Sono le stesse mie considerazioni.
È in crisi un modello educativo che anziché educare ai valori induce alle omologazioni culturali dei modelli di consumo.
Quando parli di coprirsi anziché vestire mi ricordo il mio vecchio sarto😀con cui tante volte ho parlato proprio di questo aspetto.
Per poter scegliere il bello devi essere educato al bello.
In questo senso basti guardare ai giocattoli o ai giochi con cui i ragazzi giocano e si formano: è non è un caso; debbono essere brutti ed indurre ala violenza, che siano videogiochi o altro.
Appartengo ad una generazione che ha giocato nei boschi e si faceva le palline con la creta, a mano.
Ma lì almeno c'era il fare, c'era la fantasia e c'erano le relazioni autentiche e vere con gli amici.
Oggi sembra tutto artefatto.
Eppure vedo nei giovani quasi una forma di risveglio dopo un sonno profondo.
Certo non in tutti perché è ovvio che la qualità non passa mai per i grandi numeri.
Venendo alla nostra comune passione credo sia indubbio che l'industria orologiera appaia oggi surdimensionata rispetto alle esigenze del mercato e quindi non potrà che ridimensionarsi.
Credo tuttavia che tale industria abbia la capacità di attraversare anche questo periodo così come fece negli anni 70.
Impossibile comunque fare previsioni.
Sono convinto che il bello vero ed autentico, quello che sfida i decenni se non i secoli non scomparirà, che sia un bell'orologio o un bel mobile o un tappeto.
Il fatto poi che siano sempre meno coloro che riescono ad apprezzare tali valori ci rende un poco più soli.
Ma è il prezzo che volentieri si paga per conservarli.

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #20 il: Agosto 20, 2016, 10:15:11 am »
Condivido in gran parte le opinioni di Dario e Mauro. Nelle affermazioni di quest'ultimo sembrano addirittura affiorare delle nostalgie d'altri tempi quasi a significare la vetustà dell'uomo dalle quali promanano. Beh, insomma, nostalgie a parte, credo che l'agorà forumistico nel quale siamo immersi abbia ben presente la matrice sostanziale dei valori qualitativi, con diverse sfumature. La crisi del settore è inevitabile ed evidente, tangibile anche ad occhio nudo. Non credete per favore a questo indicatore. Il gruppo di Arnault come il gruppo di Pinault sono anche loro investiti da una crisi del genere "lusso" che non si ravvisa solo nell'orologeria. La curva del diagramma è una parabola rovesciata, ora siamo nella parte discendente della parabola. Per il periodo di osservazione che ci compete, vale a dire gli ultimi dieci anni, il settore del lusso si è meritato una bella ascesa, anche nel periodo della crisi, salvo ora , complice la frenata dell'Asia , allargata al Bric, fare registrare una forte flessione. La crescita smisurata della griffe a tutti i costi, ricercata ovviamente anche dalle case orologiere, ha fatto lievitare i margini operativi quando era ora e tutti , dico tutti, hanno cavalcato la crescita, bene hanno fatto. Ora devono contenere, sperando nella prossima curva di risalita, che ci sarà sicuramente ma non si sa quando. Parlare nell'orologeria di mancata innovazione è a mio parere ultroneo ed effimero, non credo nemmeno che le case abbiano sbagliato o fatto gravi errori, hanno giustamente spinto sull'acceleratore quando potevano farlo e nel modo più semplice. Ora l'orologeria è un accessorio, fa parte della gamma, non ha alcuna valenza pratica, pertanto risente delle fluttuazioni di tutto il comparto e come tutto il comparto a poco valgono le innovazioni pratiche; cosa possiamo innovare in una borsetta? i materiali , le forme nulla più, questo fanno con gli orologi, cercano di cambiare forme e materiali, alle volte solo colori. Non c'e' nulla da scandalizzarsi. Il conto economico è preponderante, purtroppo, rispetto agli anglage. Ora, nel periodo di crisi, vedrete che ritorneremo indietro, le case lo capiranno, all'attenzione sulla produzione, non pensiate sia una scelta voluta ma è sempre figlia della massimizzazione del profitto.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #21 il: Agosto 20, 2016, 10:26:01 am »
Condivido in gran parte le opinioni di Dario e Mauro. Nelle affermazioni di quest'ultimo sembrano addirittura affiorare delle nostalgie d'altri tempi quasi a significare la vetustà dell'uomo dalle quali promanano. Beh, insomma, nostalgie a parte, credo che l'agorà forumistico nel quale siamo immersi abbia ben presente la matrice sostanziale dei valori qualitativi, con diverse sfumature. La crisi del settore è inevitabile ed evidente, tangibile anche ad occhio nudo. Non credete per favore a questo indicatore. Il gruppo di Arnault come il gruppo di Pinault sono anche loro investiti da una crisi del genere "lusso" che non si ravvisa solo nell'orologeria. La curva del diagramma è una parabola rovesciata, ora siamo nella parte discendente della parabola. Per il periodo di osservazione che ci compete, vale a dire gli ultimi dieci anni, il settore del lusso si è meritato una bella ascesa, anche nel periodo della crisi, salvo ora , complice la frenata dell'Asia , allargata al Bric, fare registrare una forte flessione. La crescita smisurata della griffe a tutti i costi, ricercata ovviamente anche dalle case orologiere, ha fatto lievitare i margini operativi quando era ora e tutti , dico tutti, hanno cavalcato la crescita, bene hanno fatto. Ora devono contenere, sperando nella prossima curva di risalita, che ci sarà sicuramente ma non si sa quando. Parlare nell'orologeria di mancata innovazione è a mio parere ultroneo ed effimero, non credo nemmeno che le case abbiano sbagliato o fatto gravi errori, hanno giustamente spinto sull'acceleratore quando potevano farlo e nel modo più semplice. Ora l'orologeria è un accessorio, fa parte della gamma, non ha alcuna valenza pratica, pertanto risente delle fluttuazioni di tutto il comparto e come tutto il comparto a poco valgono le innovazioni pratiche; cosa possiamo innovare in una borsetta? i materiali , le forme nulla più, questo fanno con gli orologi, cercano di cambiare forme e materiali, alle volte solo colori. Non c'e' nulla da scandalizzarsi. Il conto economico è preponderante, purtroppo, rispetto agli anglage. Ora, nel periodo di crisi, vedrete che ritorneremo indietro, le case lo capiranno, all'attenzione sulla produzione, non pensiate sia una scelta voluta ma è sempre figlia della massimizzazione del profitto.
Per me quello che scrivi qui è tutto totalmente sbagliato. Ed è smentito dai numeri che ti inviterei a leggere con attenzione: non c'è una crisi delle borsette di lusso, o dei gioielli , anzi la crisi dell'oorlogeria di lusso ha portato ha un incremento nella vendita dei gioielli su mercati importanti come Cina, Honk Kong e Singapore. Ed infatti oggi chi ha gioeilleria pompa al massimo.
Comunque come sempre ognuno rimarrà della sua opinione.
Ps: quanto è comico leggere non da parte tua Giorgio queste riflessioni sul l'educazione al bello che verrebbe meno per la decadenza dei tempi....ahahhhhahh
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guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #22 il: Agosto 20, 2016, 10:40:29 am »
Condivido in gran parte le opinioni di Dario e Mauro. Nelle affermazioni di quest'ultimo sembrano addirittura affiorare delle nostalgie d'altri tempi quasi a significare la vetustà dell'uomo dalle quali promanano. Beh, insomma, nostalgie a parte, credo che l'agorà forumistico nel quale siamo immersi abbia ben presente la matrice sostanziale dei valori qualitativi, con diverse sfumature. La crisi del settore è inevitabile ed evidente, tangibile anche ad occhio nudo. Non credete per favore a questo indicatore. Il gruppo di Arnault come il gruppo di Pinault sono anche loro investiti da una crisi del genere "lusso" che non si ravvisa solo nell'orologeria. La curva del diagramma è una parabola rovesciata, ora siamo nella parte discendente della parabola. Per il periodo di osservazione che ci compete, vale a dire gli ultimi dieci anni, il settore del lusso si è meritato una bella ascesa, anche nel periodo della crisi, salvo ora , complice la frenata dell'Asia , allargata al Bric, fare registrare una forte flessione. La crescita smisurata della griffe a tutti i costi, ricercata ovviamente anche dalle case orologiere, ha fatto lievitare i margini operativi quando era ora e tutti , dico tutti, hanno cavalcato la crescita, bene hanno fatto. Ora devono contenere, sperando nella prossima curva di risalita, che ci sarà sicuramente ma non si sa quando. Parlare nell'orologeria di mancata innovazione è a mio parere ultroneo ed effimero, non credo nemmeno che le case abbiano sbagliato o fatto gravi errori, hanno giustamente spinto sull'acceleratore quando potevano farlo e nel modo più semplice. Ora l'orologeria è un accessorio, fa parte della gamma, non ha alcuna valenza pratica, pertanto risente delle fluttuazioni di tutto il comparto e come tutto il comparto a poco valgono le innovazioni pratiche; cosa possiamo innovare in una borsetta? i materiali , le forme nulla più, questo fanno con gli orologi, cercano di cambiare forme e materiali, alle volte solo colori. Non c'e' nulla da scandalizzarsi. Il conto economico è preponderante, purtroppo, rispetto agli anglage. Ora, nel periodo di crisi, vedrete che ritorneremo indietro, le case lo capiranno, all'attenzione sulla produzione, non pensiate sia una scelta voluta ma è sempre figlia della massimizzazione del profitto.
Per me quello che scrivi qui è tutto totalmente sbagliato. Ed è smentito dai numeri che ti inviterei a leggere con attenzione: non c'è una crisi delle borsette di lusso, o dei gioielli , anzi la crisi dell'oorlogeria di lusso ha portato ha un incremento nella vendita dei gioielli su mercati importanti come Cina, Honk Kong e Singapore. Ed infatti oggi chi ha gioeilleria pompa al massimo.
Comunque come sempre ognuno rimarrà della sua opinione.
Ps: quanto è comico leggere non da parte tua Giorgio queste riflessioni sul l'educazione al bello che verrebbe meno per la decadenza dei tempi....ahahhhhahh
Ma il problema è proprio quello dei numeri letti con attenzione, da quella tabella non riesco a desumere alcunchè, leggo un minestrone di dati. Quello schema è criticabile sotto tutti gli aspetti. Perchè Accor non è lusso, in quanto ha catene di Hotel assolutamente economici e assolutamente di lavoro, quali IBIS, MERCURE, NOVOTEL; F1; camere che si vendono ad un prezzo medio di 60 dollari. Perchè Pandora non è Hermes e non confrontabile, Perchè Daimler vende camion, furgoni e mezzi d'opera che costituiscono parte rilevante del fatturato. Perchè Pernod/Ricard colosso del beverage trae la sua potenza nei prodotti di massa, perchè DIOR è così in alto? per le licenze sui profumi. Perchè L'OREAL ha creato meno ricchezza di altre piccole aziende ma non può essere confrontata con esse. Ma come si fa a mettere l'Oreal in questa classifica? Lo shampoo Elvive antiforfora è un bene di lusso? L'Orealò possiede innumerevoli licenze ma non può andare nel lusso. L'Oreal va confrontata con P&G . Aziende non confrontabili, paragoni infattibili, dati espressi con valori e metri di paragone discutibili non mi sembrano meritevoli di alcuna discussione sul lusso.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #23 il: Agosto 20, 2016, 10:48:45 am »
Condivido in gran parte le opinioni di Dario e Mauro. Nelle affermazioni di quest'ultimo sembrano addirittura affiorare delle nostalgie d'altri tempi quasi a significare la vetustà dell'uomo dalle quali promanano. Beh, insomma, nostalgie a parte, credo che l'agorà forumistico nel quale siamo immersi abbia ben presente la matrice sostanziale dei valori qualitativi, con diverse sfumature. La crisi del settore è inevitabile ed evidente, tangibile anche ad occhio nudo. Non credete per favore a questo indicatore. Il gruppo di Arnault come il gruppo di Pinault sono anche loro investiti da una crisi del genere "lusso" che non si ravvisa solo nell'orologeria. La curva del diagramma è una parabola rovesciata, ora siamo nella parte discendente della parabola. Per il periodo di osservazione che ci compete, vale a dire gli ultimi dieci anni, il settore del lusso si è meritato una bella ascesa, anche nel periodo della crisi, salvo ora , complice la frenata dell'Asia , allargata al Bric, fare registrare una forte flessione. La crescita smisurata della griffe a tutti i costi, ricercata ovviamente anche dalle case orologiere, ha fatto lievitare i margini operativi quando era ora e tutti , dico tutti, hanno cavalcato la crescita, bene hanno fatto. Ora devono contenere, sperando nella prossima curva di risalita, che ci sarà sicuramente ma non si sa quando. Parlare nell'orologeria di mancata innovazione è a mio parere ultroneo ed effimero, non credo nemmeno che le case abbiano sbagliato o fatto gravi errori, hanno giustamente spinto sull'acceleratore quando potevano farlo e nel modo più semplice. Ora l'orologeria è un accessorio, fa parte della gamma, non ha alcuna valenza pratica, pertanto risente delle fluttuazioni di tutto il comparto e come tutto il comparto a poco valgono le innovazioni pratiche; cosa possiamo innovare in una borsetta? i materiali , le forme nulla più, questo fanno con gli orologi, cercano di cambiare forme e materiali, alle volte solo colori. Non c'e' nulla da scandalizzarsi. Il conto economico è preponderante, purtroppo, rispetto agli anglage. Ora, nel periodo di crisi, vedrete che ritorneremo indietro, le case lo capiranno, all'attenzione sulla produzione, non pensiate sia una scelta voluta ma è sempre figlia della massimizzazione del profitto.
Per me quello che scrivi qui è tutto totalmente sbagliato. Ed è smentito dai numeri che ti inviterei a leggere con attenzione: non c'è una crisi delle borsette di lusso, o dei gioielli , anzi la crisi dell'oorlogeria di lusso ha portato ha un incremento nella vendita dei gioielli su mercati importanti come Cina, Honk Kong e Singapore. Ed infatti oggi chi ha gioeilleria pompa al massimo.
Comunque come sempre ognuno rimarrà della sua opinione.
Ps: quanto è comico leggere non da parte tua Giorgio queste riflessioni sul l'educazione al bello che verrebbe meno per la decadenza dei tempi....ahahhhhahh
Ma il problema è proprio quello dei numeri letti con attenzione, da quella tabella non riesco a desumere alcunchè, leggo un minestrone di dati. Quello schema è criticabile sotto tutti gli aspetti. Perchè Accor non è lusso, in quanto ha catene di Hotel assolutamente economici e assolutamente di lavoro, quali IBIS, MERCURE, NOVOTEL; F1; camere che si vendono ad un prezzo medio di 60 dollari. Perchè Pandora non è Hermes e non confrontabile, Perchè Daimler vende camion, furgoni e mezzi d'opera che costituiscono parte rilevante del fatturato. Perchè Pernod/Ricard colosso del beverage trae la sua potenza nei prodotti di massa, perchè DIOR è così in alto? per le licenze sui profumi. Perchè L'OREAL ha creato meno ricchezza di altre piccole aziende ma non può essere confrontata con esse. Ma come si fa a mettere l'Oreal in questa classifica? Lo shampoo Elvive antiforfora è un bene di lusso? L'Orealò possiede innumerevoli licenze ma non può andare nel lusso. L'Oreal va confrontata con P&G . Aziende non confrontabili, paragoni infattibili, dati espressi con valori e metri di paragone discutibili non mi sembrano meritevoli di alcuna discussione sul lusso.
In un certo senso hai ragione, nel senso che quei dati dicono qualcosa, ma in realtà abbastanza poco. Ma basta conoscere come vanno le cose sul mercato dell'orologeria per sapere: 1) la crisi è specifica dell'alta altissima orologerìa meccanica, dura da anni, ed è sempre più grave, anche nelle previsioni per il futuro dei centri di analisi più accreditati;2) è una crisi con fortissimi elementi strutturali non contingenti; 3) i fattori che la provocano sono tanti fra cui alcuni sono talmente evidenti da abbagliare, per cui alcuni non li vedono, incredibilmente ripeto.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Come va il lusso?
« Risposta #24 il: Agosto 20, 2016, 11:03:46 am »
La crisi del settore del lusso è ravvisabile secondo me nell'impoverimento dell'essere umano; impoverimento non solo economico ma soprattutto culturale. Il vivere in una società di polistirolo dove il messaggio che viene lanciato dai media è quello dell'usa e getta, di certo non aiuta. Una volta si veniva "educati" a certi aspetti , la gente studiava seriamente a scuola, c'era maggiore educazione e il frequentare determinati ambienti , direttamente o indirettamente, permetteva di elevarsi e apprezzare quegli oggetti che erano il vero lusso sussurrato e non quella volgarità che è il lusso chiassoso che oggi impera.
Come si può sperare che un ragazzo anche quando avrà disponibilità economiche , si avvicini ad esempio ad un bel l'orologio dalle linee classiche come un Breguet, un Vacheron quando oggi la televisione e o giornali mandano messaggi sbagliati ? Oggi viviamo in una società che fonda le sue radici sul nulla assoluto, e i ragazzi crescono ammirando modelli frivoli, che fanno dell'ostentazione il loro cavallo di battaglia. Preferiscono giocare a Pockemon go, piuttosto che leggere un bel libro. Preferiscono acquistare dieci abiti da Zara piuttosto che andare da Caraceni. Il vero lusso è saper scegliere il bello, saper distinguere l'oggetto raffinato da quello pacchiano ! Se non vesti alla moda sei out, se non acquisti il Casio da 50 euro che se si guasta non è un problema , anzi si butta e se ne compra un altro. Chi oggi sa apprezzare un bel servizio in argento ? Chi spenderebbe soldi per una porcellana Meissen? Chi sa bearsi di un bel mobile antico o di un pezzo di design ? Pochissimi e quei pochissimi sono coloro che ancora spendono denari per comprarsi un Patek Calatrava, un Breguet Chrono , un Journe.
La gente è offuscata dal tutto e subito, è preda del consumismo e difficilmente spenderà denari per acquistare oggetti sì costosi , ma anche durevoli.
Viene riportato l'esempio di Lvhm che ad oggi sta tirando. Ma nessuno si chiede il perché ? Quali marchi vi sono all'interno ? Quali sono i prodotti che fanno fatturato ?
Se entriamo in una boutique LV quali sono gli articoli che vengono venduti ? Sono quelli con un logo bene in evidenza, fatti in plastica , mentre gli articoli più discreti in vitello spazzolato restano lì dove sono , per soddisfare le esigenze di un pubblico più raffinato.
Prendiamo l'orologeria . Rolex si vende per via del marchio forte, e perché rappresenta uno status sociale e visto che si vive in una società dove l'apparenza è al primo posto , Rolex permette di far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate!
Alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla, interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso. Delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla.La maggior parte di  Chi compra un RM non gli interessa di sapere cosa monta , gli interessa che sia un orologio che si riconosca. Esattamente come chi compra un Hublot o uno Hyt. Lo comprano perché lo ha quel determinato personaggio e basta.
Se solo si riuscisse ad insegnare ai ragazzi il gusto per il bello allora avremo nuovamente persone che si interesseranno alla bellezza di andare a teatro , di sapersi vestire e non coprire; avremmo persone che acquisteranno un orologio perché piace, consapevoli di ciò che hanno al polso e non più perché avere quell'orologio è "cool". Oggi , ove tutto è informatizzato si è perso il saper fare ricerca , e si preferisce optare per quel qualcosa di tecnologico piuttosto che spendere per altro. Non saranno i pistoni , fluidi , materiali tecnologici a risollevare il mondo dell'orologeria , ma deve partire tutto da più indietro , la spinta deve partire da dentro di noi e ciò tramite l'aiuto di chi dovrebbe fornire gli strumenti per evolvere come persone; strumenti in grado di innalzare lo spirito umano.
Aperture di boutique , modelli modaioli , costi esagerati per eventi  non aiutano , ma sono il frutto delle conseguenze sopra analizzate.

Gran parte della tua analisi è condivisibile, almeno sino al punto in cui infili -maliziosamente- tra Rolex, RM, Hublot.... HYT??
Ma la giornata di ieri, triste per quanto mi riguarda, a te non è bastata?
Ho letto qualcosa mentre ero a cena fuori su indicazione di Sandro e.... beh, sarà che qui io imparo molto, trovo spunti e risposte per le mie ricerche, consigli e ho trovato anche delle persone con cui comunico volentieri e simpaticamente... una giornata come quella di ieri per me è triste per il forum e rischia di mandare a puttane tutto.... senza entrare in merito riguardo a ieri perchè quel che dovevo dire l'ho detto e il mio appello, come quello di Stefano, è stato completamente ignorato....

ora qui Patrizio ha aperto un NUOVO topic e, parlando nella tua disamina di orologi, facendo riferimento ad una clientela che senza approfondimento (quindi ignorantemente) compra:
marchio forte perché rappresenta uno status sociale, far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate,
sottolinendo che alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla,
interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso
delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla...

perdonami ma non eravamo tu ed io che parlavamo qualche giorno fa di Nautilus 5711 e a chi diceva che non esisteva alcuna alternativa a quel prezzo io presentai l'alternativa più "economica" del CB di Journe e affermavo che al 5711 per risparmiare sui costi e aumentare i profitti Patek aveva pesantemente rivisitato in peggio il Nautilus di Genta, trasformando la cassa, aumentando gli spessori, montando un calibro peggiore e con finiture di basso livello...e non eri tu che mi hai risposto, acclamato da fans Patek che mi hanno pesantemente offeso che, il 5711 è l'orologio più bello e equilibrato in circolazione con un ottimo movimento affidabile più che adeguato al livello dell'orologio, che a te di anglage e rifiniture varie te ne freghi altamente, le guardi qualche secondo, dici belline, e rigiri l'orologio, e che questi 4 indipendenti che sanno fare solo movimenti, senza blasone e senza futura commerciabilità, non valgono il Patek Philippe 5711? ...che affermavo quel che affermavo solo per ottenere meriti in altri "luoghi" e che Patek oggi disegnava semplicemente i più bei dial al mondo? (quando, secondo me, è invece è vero il contrario, e cioè che non ne riesce più a disegnare uno buono, e che quelli che sforna sono praticamente un'offesa per la sua gloriosa e raffinatissima storia).

Ora tu dici che gli orologi dell'impoverimento culturale, la ricerca della visibilità, dell'affermazione sociale ed economica, del blasone prima del contenuto ecc... sono Rolex, RM, Hublot e...HYT???
ma non abbiamo detto che l'HYT non lo conoscono nemmeno la madre dei creatori? che rappresenta lo 0,02 del mercato? e allora quale visibilità? quale affermazione sociale e riconoscibilità?
non è che ce lo hai infilato in mezzo solo per far incazzare Marco?
Marco dopo quel che ha detto è indifendibile ed è maggiorenne ma te lo dico apertamente non mi piace nemmeno questo tuo giochino.
Ad esempio, non saresti stato più onesto inserendo nella lista degli orologi della visibilità più che dei contenuti, gli orologi della speculazione commerciale, i Panerai? non ci sono nella tua lista!?
E poi il Royal Oak ( che io ho, vedi non è difficile dirlo)
E infine non avresti dovuto dire che è 5711 il Re della categoria degli orologi della riconoscibilità, affermazione sociale e speculazione commerciale a dispetto dei suoi contenuti?
Non è strana questa tua dimenticanza?
« Ultima modifica: Agosto 20, 2016, 11:07:51 am da claudio969 »

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #25 il: Agosto 20, 2016, 11:05:47 am »
In un certo senso torno al dato della tabella e mi riferisco a Pandora, Pandora ha fatturato nel 2015 2,2 miliardi di Euro,  un miliardo di Euro mi pare siano 1.000 milioni, cioè vale a dire che pandora ha registrato un volume di affari di 2.200 milioni di euro,  questo porta ad un Eva di 502.367 milioni di euro, se leggo bene i dati correggetemi la prima colonna parla di milioni di euro. Questo la dice grossa sull'Eva e sulla gioielleria ma anche sulla deficitarietà della tabella. Cosa ne pensate?
« Ultima modifica: Agosto 20, 2016, 11:10:34 am da guagua72 »

Re:Come va il lusso?
« Risposta #26 il: Agosto 20, 2016, 11:29:04 am »
La crisi del settore del lusso è ravvisabile secondo me nell'impoverimento dell'essere umano; impoverimento non solo economico ma soprattutto culturale. Il vivere in una società di polistirolo dove il messaggio che viene lanciato dai media è quello dell'usa e getta, di certo non aiuta. Una volta si veniva "educati" a certi aspetti , la gente studiava seriamente a scuola, c'era maggiore educazione e il frequentare determinati ambienti , direttamente o indirettamente, permetteva di elevarsi e apprezzare quegli oggetti che erano il vero lusso sussurrato e non quella volgarità che è il lusso chiassoso che oggi impera.
Come si può sperare che un ragazzo anche quando avrà disponibilità economiche , si avvicini ad esempio ad un bel l'orologio dalle linee classiche come un Breguet, un Vacheron quando oggi la televisione e o giornali mandano messaggi sbagliati ? Oggi viviamo in una società che fonda le sue radici sul nulla assoluto, e i ragazzi crescono ammirando modelli frivoli, che fanno dell'ostentazione il loro cavallo di battaglia. Preferiscono giocare a Pockemon go, piuttosto che leggere un bel libro. Preferiscono acquistare dieci abiti da Zara piuttosto che andare da Caraceni. Il vero lusso è saper scegliere il bello, saper distinguere l'oggetto raffinato da quello pacchiano ! Se non vesti alla moda sei out, se non acquisti il Casio da 50 euro che se si guasta non è un problema , anzi si butta e se ne compra un altro. Chi oggi sa apprezzare un bel servizio in argento ? Chi spenderebbe soldi per una porcellana Meissen? Chi sa bearsi di un bel mobile antico o di un pezzo di design ? Pochissimi e quei pochissimi sono coloro che ancora spendono denari per comprarsi un Patek Calatrava, un Breguet Chrono , un Journe.
La gente è offuscata dal tutto e subito, è preda del consumismo e difficilmente spenderà denari per acquistare oggetti sì costosi , ma anche durevoli.
Viene riportato l'esempio di Lvhm che ad oggi sta tirando. Ma nessuno si chiede il perché ? Quali marchi vi sono all'interno ? Quali sono i prodotti che fanno fatturato ?
Se entriamo in una boutique LV quali sono gli articoli che vengono venduti ? Sono quelli con un logo bene in evidenza, fatti in plastica , mentre gli articoli più discreti in vitello spazzolato restano lì dove sono , per soddisfare le esigenze di un pubblico più raffinato.
Prendiamo l'orologeria . Rolex si vende per via del marchio forte, e perché rappresenta uno status sociale e visto che si vive in una società dove l'apparenza è al primo posto , Rolex permette di far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate!
Alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla, interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso. Delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla.La maggior parte di  Chi compra un RM non gli interessa di sapere cosa monta , gli interessa che sia un orologio che si riconosca. Esattamente come chi compra un Hublot o uno Hyt. Lo comprano perché lo ha quel determinato personaggio e basta.
Se solo si riuscisse ad insegnare ai ragazzi il gusto per il bello allora avremo nuovamente persone che si interesseranno alla bellezza di andare a teatro , di sapersi vestire e non coprire; avremmo persone che acquisteranno un orologio perché piace, consapevoli di ciò che hanno al polso e non più perché avere quell'orologio è "cool". Oggi , ove tutto è informatizzato si è perso il saper fare ricerca , e si preferisce optare per quel qualcosa di tecnologico piuttosto che spendere per altro. Non saranno i pistoni , fluidi , materiali tecnologici a risollevare il mondo dell'orologeria , ma deve partire tutto da più indietro , la spinta deve partire da dentro di noi e ciò tramite l'aiuto di chi dovrebbe fornire gli strumenti per evolvere come persone; strumenti in grado di innalzare lo spirito umano.
Aperture di boutique , modelli modaioli , costi esagerati per eventi  non aiutano , ma sono il frutto delle conseguenze sopra analizzate.

Gran parte della tua analisi è condivisibile, almeno sino al punto in cui infili -maliziosamente- tra Rolex, RM, Hublot.... HYT??
Ma la giornata di ieri, triste per quanto mi riguarda, a te non è bastata?
Ho letto qualcosa mentre ero a cena fuori su indicazione di Sandro e.... beh, sarà che qui io imparo molto, trovo spunti e risposte per le mie ricerche, consigli e ho trovato anche delle persone con cui comunico volentieri e simpaticamente... una giornata come quella di ieri per me è triste per il forum e rischia di mandare a puttane tutto.... senza entrare in merito riguardo a ieri perchè quel che dovevo dire l'ho detto e il mio appello, come quello di Stefano, è stato completamente ignorato....

ora qui Patrizio ha aperto un NUOVO topic e, parlando nella tua disamina di orologi, facendo riferimento ad una clientela che senza approfondimento (quindi ignorantemente) compra:
marchio forte perché rappresenta uno status sociale, far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate,
sottolinendo che alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla,
interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso
delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla...

perdonami ma non eravamo tu ed io che parlavamo qualche giorno fa di Nautilus 5711 e a chi diceva che non esisteva alcuna alternativa a quel prezzo io presentai l'alternativa più "economica" del CB di Journe e affermavo che al 5711 per risparmiare sui costi e aumentare i profitti Patek aveva pesantemente rivisitato in peggio il Nautilus di Genta, trasformando la cassa, aumentando gli spessori, montando un calibro peggiore e con finiture di basso livello...e non eri tu che mi hai risposto, acclamato da fans Patek che mi hanno pesantemente offeso che, il 5711 è l'orologio più bello e equilibrato in circolazione con un ottimo movimento affidabile più che adeguato al livello dell'orologio, che a te di anglage e rifiniture varie te ne freghi altamente, le guardi qualche secondo, dici belline, e rigiri l'orologio, e che questi 4 indipendenti che sanno fare solo movimenti, senza blasone e senza futura commerciabilità, non valgono il Patek Philippe 5711? ...che affermavo quel che affermavo solo per ottenere meriti in altri "luoghi" e che Patek oggi disegnava semplicemente i più bei dial al mondo? (quando, secondo me, è invece è vero il contrario, e cioè che non ne riesce più a disegnare uno buono, e che quelli che sforna sono praticamente un'offesa per la sua gloriosa e raffinatissima storia).

Ora tu dici che gli orologi dell'impoverimento culturale, la ricerca della visibilità, dell'affermazione sociale ed economica, del blasone prima del contenuto ecc... sono Rolex, RM, Hublot e...HYT???
ma non abbiamo detto che l'HYT non lo conoscono nemmeno la madre dei creatori? che rappresenta lo 0,02 del mercato? e allora quale visibilità? quale affermazione sociale e riconoscibilità?
non è che ce lo hai infilato in mezzo solo per far incazzare Marco?
Marco dopo quel che ha detto è indifendibile ed è maggiorenne ma te lo dico apertamente non mi piace nemmeno questo tuo giochino.
Ad esempio, non saresti stato più onesto inserendo nella lista degli orologi della visibilità più che dei contenuti, gli orologi della speculazione commerciale, i Panerai? non ci sono nella tua lista!?
E poi il Royal Oak ( che io ho, vedi non è difficile dirlo)
E infine non avresti dovuto dire che è 5711 il Re della categoria degli orologi della riconoscibilità, affermazione sociale e speculazione commerciale a dispetto dei suoi contenuti?
Non è strana questa tua dimenticanza?


No, certo che no, certo che ieri non è bastato a qualcuno.....

Evidentemente saranno soddiafatti solo con il disfacimento di questo salotto buono....
Evidentemente hanno qualche interesse affinché non si parli di certe cose in certi termini, oppurea semplicemente godono (poverini) nel disturbare il prossimo....

Io tendenzialmente ignoro e cerco di stare ad un livello più alto, ma adesso qualcuno inizia veramente ad infastidire....

Speriamo di riuscire a resistere....si atancheranno prima o poi....o troveranno si meglio da fare...

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #27 il: Agosto 20, 2016, 11:31:06 am »
La crisi del settore del lusso è ravvisabile secondo me nell'impoverimento dell'essere umano; impoverimento non solo economico ma soprattutto culturale. Il vivere in una società di polistirolo dove il messaggio che viene lanciato dai media è quello dell'usa e getta, di certo non aiuta. Una volta si veniva "educati" a certi aspetti , la gente studiava seriamente a scuola, c'era maggiore educazione e il frequentare determinati ambienti , direttamente o indirettamente, permetteva di elevarsi e apprezzare quegli oggetti che erano il vero lusso sussurrato e non quella volgarità che è il lusso chiassoso che oggi impera.
Come si può sperare che un ragazzo anche quando avrà disponibilità economiche , si avvicini ad esempio ad un bel l'orologio dalle linee classiche come un Breguet, un Vacheron quando oggi la televisione e o giornali mandano messaggi sbagliati ? Oggi viviamo in una società che fonda le sue radici sul nulla assoluto, e i ragazzi crescono ammirando modelli frivoli, che fanno dell'ostentazione il loro cavallo di battaglia. Preferiscono giocare a Pockemon go, piuttosto che leggere un bel libro. Preferiscono acquistare dieci abiti da Zara piuttosto che andare da Caraceni. Il vero lusso è saper scegliere il bello, saper distinguere l'oggetto raffinato da quello pacchiano ! Se non vesti alla moda sei out, se non acquisti il Casio da 50 euro che se si guasta non è un problema , anzi si butta e se ne compra un altro. Chi oggi sa apprezzare un bel servizio in argento ? Chi spenderebbe soldi per una porcellana Meissen? Chi sa bearsi di un bel mobile antico o di un pezzo di design ? Pochissimi e quei pochissimi sono coloro che ancora spendono denari per comprarsi un Patek Calatrava, un Breguet Chrono , un Journe.
La gente è offuscata dal tutto e subito, è preda del consumismo e difficilmente spenderà denari per acquistare oggetti sì costosi , ma anche durevoli.
Viene riportato l'esempio di Lvhm che ad oggi sta tirando. Ma nessuno si chiede il perché ? Quali marchi vi sono all'interno ? Quali sono i prodotti che fanno fatturato ?
Se entriamo in una boutique LV quali sono gli articoli che vengono venduti ? Sono quelli con un logo bene in evidenza, fatti in plastica , mentre gli articoli più discreti in vitello spazzolato restano lì dove sono , per soddisfare le esigenze di un pubblico più raffinato.
Prendiamo l'orologeria . Rolex si vende per via del marchio forte, e perché rappresenta uno status sociale e visto che si vive in una società dove l'apparenza è al primo posto , Rolex permette di far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate!
Alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla, interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso. Delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla.La maggior parte di  Chi compra un RM non gli interessa di sapere cosa monta , gli interessa che sia un orologio che si riconosca. Esattamente come chi compra un Hublot o uno Hyt. Lo comprano perché lo ha quel determinato personaggio e basta.
Se solo si riuscisse ad insegnare ai ragazzi il gusto per il bello allora avremo nuovamente persone che si interesseranno alla bellezza di andare a teatro , di sapersi vestire e non coprire; avremmo persone che acquisteranno un orologio perché piace, consapevoli di ciò che hanno al polso e non più perché avere quell'orologio è "cool". Oggi , ove tutto è informatizzato si è perso il saper fare ricerca , e si preferisce optare per quel qualcosa di tecnologico piuttosto che spendere per altro. Non saranno i pistoni , fluidi , materiali tecnologici a risollevare il mondo dell'orologeria , ma deve partire tutto da più indietro , la spinta deve partire da dentro di noi e ciò tramite l'aiuto di chi dovrebbe fornire gli strumenti per evolvere come persone; strumenti in grado di innalzare lo spirito umano.
Aperture di boutique , modelli modaioli , costi esagerati per eventi  non aiutano , ma sono il frutto delle conseguenze sopra analizzate.

Gran parte della tua analisi è condivisibile, almeno sino al punto in cui infili -maliziosamente- tra Rolex, RM, Hublot.... HYT??
Ma la giornata di ieri, triste per quanto mi riguarda, a te non è bastata?
Ho letto qualcosa mentre ero a cena fuori su indicazione di Sandro e.... beh, sarà che qui io imparo molto, trovo spunti e risposte per le mie ricerche, consigli e ho trovato anche delle persone con cui comunico volentieri e simpaticamente... una giornata come quella dti ieri per me è triste per il forum e rischia di mandare a puttane tutto.... senza entrare in merito riguardo a ieri perchè quel che dovevo dire l'ho detto e il mio appello, come quello di Stefano, è stato completamente ignorato....

ora qui Patrizio ha aperto un NUOVO topic e, parlando nella tua disamina di orologi, facendo riferimento ad una clientela che senza approfondimento (quindi ignorantemente) compra:
marchio forte perché rappresenta uno status sociale, far capire agli altri che avendone uno al polso, si è persone affermate,
sottolinendo che alla gente oggi di decorazioni , anglage , coté de Geneve non interessa nulla,
interessa che l'oggetto sia ben riconoscibile , interessa che sia affidabile e coloro che hanno soldi in base al loro potere d'acquisto compreranno quello che più è sponsorizzato , che più è famoso
delle innovazioni tecniche non gliene importa nulla...

perdonami ma non eravamo tu ed io che parlavamo qualche giorno fa di Nautilus 5711 e a chi diceva che non esisteva alcuna alternativa a quel prezzo io presentai l'alternativa più "economica" del CB di Journe e affermavo che al 5711 per risparmiare sui costi e aumentare i profitti Patek aveva pesantemente rivisitato in peggio il Nautilus di Genta, trasformando la cassa, aumentando gli spessori, montando un calibro peggiore e con finiture di basso livello...e non eri tu che mi hai risposto, acclamato da fans Patek che mi hanno pesantemente offeso che, il 5711 è l'orologio più bello e equilibrato in circolazione con un ottimo movimento affidabile più che adeguato al livello dell'orologio, che a te di anglage e rifiniture varie te ne freghi altamente, le guardi qualche secondo, dici belline, e rigiri l'orologio, e che questi 4 indipendenti che sanno fare solo movimenti, senza blasone e senza futura commerciabilità, non valgono il Patek Philippe 5711? ...che affermavo quel che affermavo solo per ottenere meriti in altri "luoghi" e che Patek oggi disegnava semplicemente i più bei dial al mondo? (quando, secondo me, è invece è vero il contrario, e cioè che non ne riesce più a disegnare uno buono, e che quelli che sforna sono praticamente un'offesa per la sua gloriosa e raffinatissima storia).

Ora tu dici che gli orologi dell'impoverimento culturale, la ricerca della visibilità, dell'affermazione sociale ed economica, del blasone prima del contenuto ecc... sono Rolex, RM, Hublot e...HYT???
ma non abbiamo detto che l'HYT non lo conoscono nemmeno la madre dei creatori? che rappresenta lo 0,02 del mercato? e allora quale visibilità? quale affermazione sociale e riconoscibilità?
non è che ce lo hai infilato in mezzo solo per far incazzare Marco?
Marco dopo quel che ha detto è indifendibile ed è maggiorenne ma te lo dico apertamente non mi piace nemmeno questo tuo giochino.
Ad esempio, non saresti stato più onesto inserendo nella lista degli orologi della visibilità più che dei contenuti, gli orologi della speculazione commerciale, i Panerai? non ci sono nella tua lista!?
E poi il Royal Oak ( che io ho, vedi non è difficile dirlo)
E infine non avresti dovuto dire che è 5711 il Re della categoria degli orologi della riconoscibilità, affermazione sociale e speculazione commerciale a dispetto dei suoi contenuti?
Non è strana questa tua dimenticanza?
Che poi dopo gli insulti che mi ha scritto se pensa che mi incazzi perché mette HYT fra gli orologi da esibizionisti e status simbol o i blasoni spreca il suo tempo: è una cosa totalmente ridicola, mi fa solo ridere e pena. Immagino la scena di una cena con un Ceo di una importante casa di orologerìa alle prese con crisi, invenduto, e licenziamenti, a cui gli si va a spiegare che la crisi passeggera c'è a causa della decadenza del gusto e dell'esibizionismo di chi indossa gli indipendenti. A me fa ridere, francamente, è una cosa che si commenta da sè.
Penso che molto presto succederà qualcosa .....ma non perché qualcuno perda la pazienza ma per il livello generale.
« Ultima modifica: Agosto 20, 2016, 11:57:25 am da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #28 il: Agosto 20, 2016, 12:07:41 pm »
ok perfetto, ora ritorniamo alla tabella, posso avere una risposta o un parere? Grazie

range

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #29 il: Agosto 20, 2016, 12:19:08 pm »
Complimenti anche qui a Giorgio che nonostante tutto e con signorile umiltà va vanti con la discussione in maniera pacata e attinente.