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Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri

Bertroo

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #45 il: Gennaio 14, 2022, 21:58:43 pm »
E perché? Perché hanno fatto un Diver con corona a vite, impermeabile, con sfere luminescenti e con cassa antimagnetica? Ammappa che invenzioni oh…e pensare che gli altri Diver hanno corona a vite, sono impermeabili, si vedono in profondità e alcuni hanno anche cassa anti magnetica .
Pensa che il mio IWC 3227 che non è neanche un Diver ha le sfere luminescenti, impermeabile fino ad altre 100mt, corona a vite, cassa antimagnetica fino ad 80.000 a/m, oltretutto calibro di manifattura IWC con sistema di carica Pellaton e in tutto ciò e meno spesso di quel Ball…a vabbè ma io so snob e compro l’iwc che oltretutto ha pure dimensioni più contenute.
Mi sa che Leolunetta non l’ha sparata poi così grande…
Lo scopo di questa disamina non è quello di capire se e chi produce l'orologio migliore, il calibro più preciso ecc., ma di verificare se esiste un'alternativa ai calibri ETA e chi ha cercato di rimboccarsi le maniche per proporre qualcosa di diverso. Nessuno intende convincervi che un Titoni è meglio di Cartier, che un Ball è meglio di un IWC con il Pellaton (un calibro che posseggo anche io...) ecc. ecc.. Nè io nè altri, mi pare, hanno scritto che siamo di fronte a miracoli della tecnica, sebbene si possa dire che almeno dal punto di vista prettamente economico danno la paga a molti altri blasonatissimi esemplari che incassano un modesto Sellita (quello si un clone).

Da alcuni dei vostri commenti trapela un malcelato disprezzo (e il nome ricorda questo, e quell'altro ricorda qualcos'altro) e la pervicace volontà di non interessarsi a orologi che non abbiano sul quadrante il marchio o i marchi che preferite (e che incredibile dictu, piacciono anche a me!). A mio avviso questo comportamento evidenzia poca passione e ancor meno rispetto (per gli sforzi dei suddetti), e trasuda di snobismo (termine il cui significato vi invito a ricontrollare). Dato che io, tecnicamente e letteralmente, non sono snob, me ne accorgo subito...

D'altra parte, ognuno è libero di agire come meglio crede, io continuerò a presentare gli orologi o le aziende che mi "dicono" qualcosa, anche se non sono dotati di marchi tronitruanti, voi continuate pure a... fare quello che fate!  8) (cit. Homer Simpson)


Ma se il ball incassa un ETA…già questo va in contrasto con tutto ciò che dici. E sopratutto non ha inventato nulla che già non c’era prima.

Seconda cosa non hai neanche capito cosa ho detto quando ho scritto “allora non compreresti neanche un Coyon?” proprio perché invece è un orologio da prendere.
Poi oh le tue convinzioni sono tutte le tue per carità. Ma parli con uno che ha le più svariate marche e che ne ha ordinati alcuni che non sono neanche delle maison per cui con me il target è proprio sballato.

Terza cosa come hanno già scritto, che prodigio è produrre un clone di un ETA o di un sellita e dire che è manifattura? Quando oltretutto neanche è farina del loro sacco. Ci sono aziende, non molte, che produzioni calibri dai più dozzinali fino ai più complicati e li vendono alle ditte.

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #46 il: Gennaio 14, 2022, 22:01:07 pm »
Chiudo (per ora) questa carrellata con un modello presentato nel 2021, il Maurice Lacroix Aikon Master Gran Date.



La linea Aikon è una delle più recenti del marchio, è stata realizzata sull'onda del successo degli orologi braccialati in acciaio ed ha trovato notevoli consensi anche in Italia, complice un buon allineamento del prezzo di vendita 8anche al netto di non rari sconti).
Ma se i modelli base sono animati da calibri mainstream, quelli più sofisticati godono delprivilegio di incassare i calibri proprietari di ML. In particolare questo modello è equipaggiato con il calibro ML 331,




Come gli altri modelli di manifattura della casa, ha una frequenza di 18.000a/o, una riserva di carica di 50 ore ed un grande numero di rubini (ben 43). Le altre caratteristiche sono l'ora decentrata, i piccoli secondi e, per l'appunto, la gran data (anche questa molto in auge in questo momento storico). Infine, dato che Aikon è una linea sprtica, l'orologio è impermeabile fino a 100m.








In questa foto si nota ilsistema di sgancio rapido del cinturino/bracciale brevettato dal marchio:





In definitiva, Maurice Lacroix tenta di dire la sua, forte, evidentemente, di un successo su alcuni mercati che qui probabilmente non si riesce ad immaginare (ma l'Aikon solo tempo ha venduto molto anche in Italia).

Piacciono?  A me NI, cioè apprezzo lo sforzo ma sono enormi (ricordando che la cosa è voluta...) sicuramente hanno una vitalità tecnica che molte ultrablasonate maison non hanno mai avuto in tutta la loro centenaria storia.

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #47 il: Gennaio 14, 2022, 22:06:06 pm »
E perché? Perché hanno fatto un Diver con corona a vite, impermeabile, con sfere luminescenti e con cassa antimagnetica? Ammappa che invenzioni oh…e pensare che gli altri Diver hanno corona a vite, sono impermeabili, si vedono in profondità e alcuni hanno anche cassa anti magnetica .
Pensa che il mio IWC 3227 che non è neanche un Diver ha le sfere luminescenti, impermeabile fino ad altre 100mt, corona a vite, cassa antimagnetica fino ad 80.000 a/m, oltretutto calibro di manifattura IWC con sistema di carica Pellaton e in tutto ciò e meno spesso di quel Ball…a vabbè ma io so snob e compro l’iwc che oltretutto ha pure dimensioni più contenute.
Mi sa che Leolunetta non l’ha sparata poi così grande…
Lo scopo di questa disamina non è quello di capire se e chi produce l'orologio migliore, il calibro più preciso ecc., ma di verificare se esiste un'alternativa ai calibri ETA e chi ha cercato di rimboccarsi le maniche per proporre qualcosa di diverso. Nessuno intende convincervi che un Titoni è meglio di Cartier, che un Ball è meglio di un IWC con il Pellaton (un calibro che posseggo anche io...) ecc. ecc.. Nè io nè altri, mi pare, hanno scritto che siamo di fronte a miracoli della tecnica, sebbene si possa dire che almeno dal punto di vista prettamente economico danno la paga a molti altri blasonatissimi esemplari che incassano un modesto Sellita (quello si un clone).

Da alcuni dei vostri commenti trapela un malcelato disprezzo (e il nome ricorda questo, e quell'altro ricorda qualcos'altro) e la pervicace volontà di non interessarsi a orologi che non abbiano sul quadrante il marchio o i marchi che preferite (e che incredibile dictu, piacciono anche a me!). A mio avviso questo comportamento evidenzia poca passione e ancor meno rispetto (per gli sforzi dei suddetti), e trasuda di snobismo (termine il cui significato vi invito a ricontrollare). Dato che io, tecnicamente e letteralmente, non sono snob, me ne accorgo subito...

D'altra parte, ognuno è libero di agire come meglio crede, io continuerò a presentare gli orologi o le aziende che mi "dicono" qualcosa, anche se non sono dotati di marchi tronitruanti, voi continuate pure a... fare quello che fate!  8) (cit. Homer Simpson)


Ma se il ball incassa un ETA…già questo va in contrasto con tutto ciò che dici. E sopratutto non ha inventato nulla che già non c’era prima.

Seconda cosa non hai neanche capito cosa ho detto quando ho scritto “allora non compreresti neanche un Coyon?” proprio perché invece è un orologio da prendere.
Poi oh le tue convinzioni sono tutte le tue per carità. Ma parli con uno che ha le più svariate marche e che ne ha ordinati alcuni che non sono neanche delle maison per cui con me il target è proprio sballato.

Terza cosa come hanno già scritto, che prodigio è produrre un clone di un ETA o di un sellita e dire che è manifattura? Quando oltretutto neanche è farina del loro sacco. Ci sono aziende, non molte, che produzioni calibri dai più dozzinali fino ai più complicati e li vendono alle ditte.
Carissimo, sappiamo entrambi come sono andate le cose. Sappiamo entrambi che vi state sforzando di definire cloni calibri che, pur tutti i loro limiti (ammesso che poi ne abbiano e che, peraltro, nessuno sisogna di negare) sono assolutamente proprietari, sappiamo entrambi che il Ball con dentro l'ETA era un esempio di come si può produrre un subacqueo con determinate caratteristiche senza venderlo a miliardi di dollari e che il suddetto esempio era slegato con il resto della discussione (qui accade spesso di andare fuori tema, ma non sto dicendo che è un problema, ci mancherebbe!).
Per tutto il resto, gli interventi sono qui, ognuno si può fare un'idea di quello che si è scritto.

Poi oh, campiamo bene entrambi e, per giunta, alla fine ci piacciono gli stessi orologi....

Bertroo

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #48 il: Gennaio 14, 2022, 22:13:38 pm »
E perché? Perché hanno fatto un Diver con corona a vite, impermeabile, con sfere luminescenti e con cassa antimagnetica? Ammappa che invenzioni oh…e pensare che gli altri Diver hanno corona a vite, sono impermeabili, si vedono in profondità e alcuni hanno anche cassa anti magnetica .
Pensa che il mio IWC 3227 che non è neanche un Diver ha le sfere luminescenti, impermeabile fino ad altre 100mt, corona a vite, cassa antimagnetica fino ad 80.000 a/m, oltretutto calibro di manifattura IWC con sistema di carica Pellaton e in tutto ciò e meno spesso di quel Ball…a vabbè ma io so snob e compro l’iwc che oltretutto ha pure dimensioni più contenute.
Mi sa che Leolunetta non l’ha sparata poi così grande…
Lo scopo di questa disamina non è quello di capire se e chi produce l'orologio migliore, il calibro più preciso ecc., ma di verificare se esiste un'alternativa ai calibri ETA e chi ha cercato di rimboccarsi le maniche per proporre qualcosa di diverso. Nessuno intende convincervi che un Titoni è meglio di Cartier, che un Ball è meglio di un IWC con il Pellaton (un calibro che posseggo anche io...) ecc. ecc.. Nè io nè altri, mi pare, hanno scritto che siamo di fronte a miracoli della tecnica, sebbene si possa dire che almeno dal punto di vista prettamente economico danno la paga a molti altri blasonatissimi esemplari che incassano un modesto Sellita (quello si un clone).

Da alcuni dei vostri commenti trapela un malcelato disprezzo (e il nome ricorda questo, e quell'altro ricorda qualcos'altro) e la pervicace volontà di non interessarsi a orologi che non abbiano sul quadrante il marchio o i marchi che preferite (e che incredibile dictu, piacciono anche a me!). A mio avviso questo comportamento evidenzia poca passione e ancor meno rispetto (per gli sforzi dei suddetti), e trasuda di snobismo (termine il cui significato vi invito a ricontrollare). Dato che io, tecnicamente e letteralmente, non sono snob, me ne accorgo subito...

D'altra parte, ognuno è libero di agire come meglio crede, io continuerò a presentare gli orologi o le aziende che mi "dicono" qualcosa, anche se non sono dotati di marchi tronitruanti, voi continuate pure a... fare quello che fate!  8) (cit. Homer Simpson)


Ma se il ball incassa un ETA…già questo va in contrasto con tutto ciò che dici. E sopratutto non ha inventato nulla che già non c’era prima.

Seconda cosa non hai neanche capito cosa ho detto quando ho scritto “allora non compreresti neanche un Coyon?” proprio perché invece è un orologio da prendere.
Poi oh le tue convinzioni sono tutte le tue per carità. Ma parli con uno che ha le più svariate marche e che ne ha ordinati alcuni che non sono neanche delle maison per cui con me il target è proprio sballato.

Terza cosa come hanno già scritto, che prodigio è produrre un clone di un ETA o di un sellita e dire che è manifattura? Quando oltretutto neanche è farina del loro sacco. Ci sono aziende, non molte, che produzioni calibri dai più dozzinali fino ai più complicati e li vendono alle ditte.
Carissimo, sappiamo entrambi come sono andate le cose. Sappiamo entrambi che vi state sforzando di definire cloni calibri che, pur tutti i loro limiti (ammesso che poi ne abbiano e che, peraltro, nessuno sisogna di negare) sono assolutamente proprietari, sappiamo entrambi che il Ball con dentro l'ETA era un esempio di come si può produrre un subacqueo con determinate caratteristiche senza venderlo a miliardi di dollari e che il suddetto esempio era slegato con il resto della discussione (qui accade spesso di andare fuori tema, ma non sto dicendo che è un problema, ci mancherebbe!).
Per tutto il resto, gli interventi sono qui, ognuno si può fare un'idea di quello che si è scritto.

Poi oh, campiamo bene entrambi e, per giunta, alla fine ci piacciono gli stessi orologi....

Ma anche no. Il Ball non è un prodigio di nulla perché di sub con quelle caratteristiche di case non blasonate ne è pieno e ne hanno sempre fatti.
Riguardo gli altri movimenti, si sono di proprietà ma comprati da terzi, per cui…poi come detto le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue

fansie

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #49 il: Gennaio 14, 2022, 22:17:02 pm »
Grazie Alfredo, per aver ricordato Maurice lacroix.
Io li trovo davvero ben fatti alcuni. Purtroppo una larga parte della loro offerta, per clienti con un polso piccolo (come ho io), risulta avere misure inadeguate: la linea Masterpiece ad esempio, che è la più interessante e comprende quel bellissimo doppio retrogrado e il modello con lo scappamento sul lato quadrante, purtroppo è composta da orologi da uomo di 43 mm di diamtero e orologi da donna da 40 mm.
Anche il nuovo Aikon da poco messo a catalogo, quello col bilanciere lato quadrante e la gran data, misura 45 mm.
E' un vero peccato che producano per la maggiore, orologi di queste dimensioni, perché alcuni avrebbero avuto un'estetica davvero sfiziosa per i miei gusti. Alla fine, l'unico modello che potrebbe andare bene per un polso come il mio (e sarebbe quasi al limite) è l'Aikon da 39.
Federico

S.M.

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #50 il: Gennaio 15, 2022, 08:11:29 am »
Si, ringrazio pure io perchè l'ammetto, non ho mai indagato più di tanto su Maurice Lacroix. L'ho sempre considerato (è vero, forse per snobismo) un marchio minore.

Invece vedo che si stà dando da fare molto di più di blasonati concorrenti che campicchiano sui soliti calibri.

Anche lo sforzo condotto per il Memoire è notevole.
Lasciando stare il risultato che è un orologio importabile, l'aver inventato da zero una nuova complicazione del tutto inedita (ed anche estremamente difficile), la pone su un piano nettamente più alto.

Ancora non mi piacciono molto a livello estetico, come avrete capito ho gusti più classici, però da oggi in poi guarderò ML con occhi diversi. 
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

tick

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #51 il: Gennaio 15, 2022, 14:22:53 pm »

Anche lo sforzo condotto per il Memoire è notevole.
Lasciando stare il risultato che è un orologio importabile, l'aver inventato da zero una nuova complicazione del tutto inedita (ed anche estremamente difficile), la pone su un piano nettamente più alto.

Ho visto che il Memoire, non ho capito se lo producano davvero, cambia tra ora è crono a comando.
Probabilmente è originale ma almeno un predecessore a memoria c’è l’ha che è il Temps Suspendu di Hermes. Ha un tasto che sposta le lancette in una posizione fissa per sospendere la misura del tempo che continua ad essere misurato. Poi premendo il tasto torna a mostrare l’ora effettiva.
The quieter you become, the more you can hear

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #52 il: Gennaio 15, 2022, 15:51:10 pm »
Ma anche no. Il Ball non è un prodigio di nulla perché di sub con quelle caratteristiche di case non blasonate ne è pieno e ne hanno sempre fatti.
Riguardo gli altri movimenti, si sono di proprietà ma comprati da terzi, per cui…poi come detto le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue
Comprati da terzi? Comprati da chi? Le opinioni sono come le palle, ma le palle non bisogna raccontarle, anche se sono funzionali a sostenere le proprie opinioni.
Da chi avrebbero comprato i loro movimenti i marchi che ho citato? Diccelo, così impariamo qualcosa anche noi.
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2022, 19:12:35 pm da SoloMeccanico »

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #53 il: Gennaio 15, 2022, 15:58:24 pm »
Come ho detto, purtroppo l'azienda che possiede le quote di maggioranza di M.L. ha come fine la crezione di rapporti commerciali con l'estremo oriente, per questo tutta (o quasi) la produzione della maison è orientata in tal senso.
A me personalmente quasi nessuno dei loro modelli piace veramente: peccato, perchè un paio di complicazioni le avrei volute provare, in particolare quella (probabilmente banale) del Maurice Lacroix Aikon Mercury:



Non ci provo nemmeno a spiegarvi come funziona, quindi lascio la parola alla scheda del GPHP e vi invito a guardare il video:

https://www.gphg.org/horlogerie/en/watches/aikon-mercury


https://youtu.be/hsl11tGrXGU
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2022, 19:13:06 pm da SoloMeccanico »

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #54 il: Gennaio 15, 2022, 16:07:51 pm »
Una curiosità di Maurice Lacroix, che immagino avrete già notato, è quella di realizzare platine personalizzate anche per scopi puramente, diciamo così, ludici. Ne è un esempio quella che fa girare i cuori del Maurice Lacroix Masterpiece Embrace (in questo caso applicata ad un ETA/Sellita 2824), che è sempre più facile mostrare che spiegare.

VIDEO




Ultima curiosità: questo modello, pensato perle donne, ha un diametro di "soli" 40 millimetri...  ::)

tonio5

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #55 il: Gennaio 15, 2022, 16:38:21 pm »
Una curiosità di Maurice Lacroix, che immagino avrete già notato, è quella di realizzare platine personalizzate anche per scopi puramente, diciamo così, ludici. Ne è un esempio quella che fa girare i cuori del Maurice Lacroix Masterpiece Embrace (in questo caso applicata ad un ETA/Sellita 2824), che è sempre più facile mostrare che spiegare.

VIDEO




Ultima curiosità: questo modello, pensato perle donne, ha un diametro di "soli" 40 millimetri...  ::)
Purtroppo diametri troppo esagerati in tutta la collezione
Per quanto mi riguarda la ricerca va ad annullarsi con le proporzioni
Peccato perché quello coi cuori fosse stato da 34/36 per una donna sarebbe stato davvero sfizioso

Bertroo

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #56 il: Gennaio 15, 2022, 17:00:17 pm »
Ma anche no. Il Ball non è un prodigio di nulla perché di sub con quelle caratteristiche di case non blasonate ne è pieno e ne hanno sempre fatti.
Riguardo gli altri movimenti, si sono di proprietà ma comprati da terzi, per cui…poi come detto le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue
Comprati da terzi? Comprati da chi? Le opinioni sono come le palle, ma le palle non bisogna raccontarle, anche se sono funzionali a sostenere le proprie opinioni.
Da chi avrebbero comprato i loro movimenti i marchi che ho citato? Diccelo, così impariamo qualcosa anche noi.

Anzitutto modera i termini e porta più rispetto perché non sono me un tuo parente ne un tuo amico.
Seconda cosa basta documentarsi, ma a uno che non sa neanche chi sia Luca soprana (perché te l’ho menzionato io quando dicevi che l’unico orologiaio italiano era idomeneo, con tutto il rispetto per idomeneo) ma cosa devo dire
« Ultima modifica: Gennaio 15, 2022, 17:56:30 pm da Bertroo »

S.M.

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Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #57 il: Gennaio 15, 2022, 17:35:15 pm »
Si, in effetti sull’estetica e sulle dimensioni ci dovrebbero lavorare.
Però se è come dici e cioè che il loro baricentro commerciale è l’Oriente, la speranza è vana.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #58 il: Gennaio 15, 2022, 17:47:20 pm »
L'Embrace di ML è anche carino per donna, il problema è la misura "man" di 40mm.
(Da 35, max 36 andava benissimo)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Gli indipendenti: svizzeri e non che producono da soli i loro calibri
« Risposta #59 il: Gennaio 15, 2022, 17:49:25 pm »

Comprati da terzi? Comprati da chi? Le opinioni sono come le palle, ma le palle non bisogna raccontarle, anche se sono funzionali a sostenere le proprie opinioni.
Da chi avrebbero comprato i loro movimenti i marchi che ho citato? Diccelo, così impariamo qualcosa anche noi.


È cosa certa che praticamente tutti i marchi di una certa fascia non producano in house, ma comprano lotti su commissione da terzi.
Se ti occorrono i nominativi per toglierti i dubbi (o cambiare opinione) fai una ricerca on line, a giudicare da quanto scrivi e da quanti topic apri, credo che il tempo per informarti su questo non ti manchi.  ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-