Credetemi, è veramente inevitabile un confronto tra l'Olanda ed il nostro disastrato paese, purtroppo, almeno per quanto attiene all'equità sociale ed al rispetto per il cittadino, siamo veramente agli antipodi.
Innumerevoli sono gli aspetti di quel paese di cui mi piacerebbe parlare; mi limiterò a rispondere, per quel che posso alle curiosità che vorrete togliervi.
Intanto togliamo qualche curiosità a coloro che avevano qualche dubbio sulla mia "tenuta" all'astinenza al fumo: nessun problema; non si poteva fumare e non si è fumato laddove era richiesto, non mi sono strappato i capelli e non ho dato fuori di testa, anzi durante tutta la vacanzina, ho fumato meno del solito, in generale.
Gli olandesi sono mediamente molto alti, statisticamente i più alti d'Europa; le olandesi sono alte, alte, alte ed hanno gambe lunghe, lunghe, lunghe, uno spettacolo! Sono anche mediamente molto carine e contrariamente a quanto si potrebbe pensare piuttosto snelle, raramente in sovrappeso. La prima sera del nostro soggiorno, abbiamo cenato in bel ristorantino piuttosto alla moda, (Van Harte) c'era una cameriera alta non meno di m. 1,85 che non avrebbe di certo sfigurato su di una passerella di moda, è stato il vero piatto forte della serata... Le olandesi sono anche tante, tante, tante; si ha l'impressione che siano in larga preponderanza numerica rispetto ai maschietti, forza ragazzi! C'è trippa per gatti.
Vi mostro qualche foto: la casa che hanno comprato i ragazzi, risale al 1650 circa, è monumento del regno, come tutte le case del centro di Amsterdam, si sviluppa praticamente su 4 piani, ma in realtà è piuttosto piccola, è situata in una vietta non più lunga di 60 m. tra il canale Singel e l'Herengraght, il primo ed il secondo canale all'interno della zona dei 4 canali, che costituiscono il nucleo storico della città di Amsterdam. Nelle due ultime foto, fatte da me dalla finestra della nostra camera: a destra il Singel ed a sinistra l'Herengraght. 

O meglio, cosa avrei potuto prendere? Tale è la cifra che ieri, sono andato a versare alla agenzia delle entrate, per saldare un conguaglio del 2006, dal momento che mi ero dimenticato di sommare i 6 mesi di reddito da lavoro, ai primi 6 mesi di pensione. Ricordo che proprio quell'anno, per 1.100 €, mi comprai il mio bicompas in oro della Roamer, come autoregalo per il raggiunto e agognato traguardo. Vorrà dire che da oggi in poi, chiamerò affettuosamente il mio Roamer, non con il suo vero nome: Valjoux cal. 22, ma molto più confidenzialmente: Modello F 24.     

Lo faccio da sempre, fin da quando nei fustini del detersivo, si potevano trovare plastichini al quarzo, gentili omaggi della casa, che regolarmente finivano tra le cianfrusaglie delle mie figliole, allora piccine. Ogni tanto mi capita di acquistare, più per curiosità che per altro, orologi very, very low cost; li porto a casa, li osservo per benino e cerco di seguire l'evoluzione del fenomeno very, very popular. Qualche giorno fa, sono stato incuriosito da questo oggetto in vendita al LIDL. Innanzi tutto vi dico il prezzo: 8,90 €, poi ve lo mostro, accompagnato da una breve recensione. Cassa e bracciale interamente in acciaio inox, discretamente rifinito nei particolari, preciso come sa esserlo un quarzo dignitoso, (+ 1 secondo in 4 giorni) gradevole al polso, non presenta spigoli "scomodi" da sopportare. Finirà come gentile cadeau al primo che me lo chiederà. Intanto non posso fare a meno di osservare, come si sia ormai lontani dai plastichini e plasticoni dei primordi, come la qualità di queste cineserie, vada progressivamente progredendo, mantenendo costi veramente "LOW".   

...Tanto che ieri, stavo per aprire una discussione sul tema. I sintomi erano troppo simili a quelli da me provati, quando mi successe lo stesso "inconveniente", più di una ventina di anni fa: disturbi visivi repentini. A me fu risparmiata la leggera afasia, che invece sembra far parte del quadro clinico del campione. Gli anglosassoni che non si astengono mai dall'affibbiare sigle ad ogni evento umano e non, la chiamano "TIA" (Transient Ischemic Attack) Attacco Ischemico Transitorio. La fase acuta in cui i sintomi si manifestano, è piuttosto breve, va da poche ore a pochi giorni, è sufficente una TAC per evidenziare la lesione cerebrale, ma sicuramente, gli esami clinici e radiografici, si sprecheranno, come avvenne quando successe a me. Penso che nel prossimo futuro, Antonio Cassano, dovrà astenersi dal prendere a testate un pallone e comunque dall'esercitare attività "violente". A ricordarmi ogni giorno ciò che mi successe, è la piccola pastiglietta di Cardioaspirina 100, che quotidianamente devo trangugiare, come terapia preventiva; finora ha funzionato, "L'inconveniente" non si è più ripetuto. 

Questa mattina appena alzato, non ci pensavo nemmeno; poi, uscito di casa per accompagnare la piccola all'asilo, mentre come tutte le mattine, ero in auto, intento ad osservare i più interessanti lati "B", delle mammine che come mia moglie accompagnavano i piccoli dentro l'edificio; mi balenò l'immagine di un certo mio pezzo e di come sarebbe stato con un bel nato, come quello assegnato all'Elgin. Detto fatto, al ritorno faccio un salto in negozio; ed eccolo quì, bello e montato, che ve ne pare?       

Siamo abituati a discernere sul pregio di sofisticate complicazioni, che "equipaggiano" i nostri amati segnatempo; si parla di marchingegni tecnologici che lasciano a bocca aperta anche i più smaliziati cultori della bella orologeria meccanica. Non ci si stupisce più di tanto, anche se alcune di queste complicazioni, sono diventate di uso comune, su pezzi di provenienza da paesi non certo famosi per vantare tradizioni orologiere di vecchia o vecchissima data; un esempio su tutti, potrebbero essere i Tourbillon "cinesi", in qualche modo degni di nota. Vorrei richiamare la vostra attenzione, su quella che oggi come oggi, è ben lungi dall'essere considerata una complicazione, in quanto diventata di "ordinaria amministrazione". Eppure, a suo tempo, non fu di banale visibilità, anzi, oltre ad essere considerata quasi una curiosità per il pubblico, rappresentava una certa difficoltà di esecuzione, per i maestri orologieri che progettavano ed eseguivano i movimenti. Stò parlando dei secondi centrali in un movimento solotempo. Non so chi fu il primo ad assumere la paternità di questa banale...complicazione; probabilmente qualche "grande" dell'orologeria storica, ci si cimentò in tempi addirittura pionieristici, so però che non ricordo di aver visto un'esemplare con tale caratteristica, risalente ad almeno tutti gli anni '30 del secolo scorso. Nell'orologeria moderna e non assolutamente elitaria, l'utente della borghesia media ed alta, inizia a godere di questa "complicazione", soltanto dagli anni '40 in poi, complicazione che diventerà, molto più comune negli anni '50. Fu per alcuni anni un "pregio" che aggiunse valore ai segnatempo; tempi lontani... Un bell'esempio che credo valga la pena di citare, penso che sia proprio il cal. 106 di Zenith, che tra i primi, rese "popolare" questa complicazione. Vi mostro un esemplare reperito in rete, perfettamente funzionante e lo sventurato esemplare in mio possesso, che purtroppo, è monco, spero non in eterno, di ciò di cui si parla.       

...A scoprire di che movimento si tratta. Mi ci sono sbattuto per ore, ricordando all'inizio, che somigliava molto ad un Alpina che già possiedo. Poi ho cercato dove pensavo di poter andare a parare, ma niente da fare, non mi riesce di identificarlo. Sta' dentro ad un bel vintage Elgin, tra quelli che mio fratello mi ha lasciato in visione, ma dubito fortemente che di Elgin si tratti; a dirlo sono le sostanziali differenze tra l'architettura dei movimenti Elgin, l'assenza di punzone della casa, che sempre è presente sul ponte dei suoi movimenti e la superfice dei medesimi che quì è tirata a specchio, mentre gli Elgin, sono sempre decorati. A parte quel che si legge, non esistono altri punzoni visibili senza doverlo smontare. L'orologio a parte questo particolare non da poco, mi piace ed è discretamente tenuto, considerando che dovremmo essere negli anni '40; lo dicono l'assenza di incabloc e le ansette fisse, oltrechè l'estetica; la cassa è in acciaio, con anse a scalino, (da lucidare) le sfere direi che sono originali ed il quadrante, è gradevolmente fanè, nel complesso, un bel vintage che porta bene i suoi anni e poi è regalato, quindi, a caval donato... Ma non è ancora il mio regalo di compleanno da parte di mio fratello, quello non è ancora pronto e dalle anticipazioni fattemi, dovrebbe essere una vera chicca.