Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: claudio969 - Maggio 20, 2017, 17:51:35 pm

Titolo: Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 20, 2017, 17:51:35 pm
Orologiaio tedesco poco conosciuto perchè affatto mondano, interessato più alla realizzazione delle sue "creature" che al vederle pubblicate su riviste patinate.
Un orologiaio d'altri tempi, dal gusto classico, grande lavoratore che, con orgoglio oggi afferma che i suoi orologi sono tutti fatti a mano, le sue mani.
I movimenti sono originali spesso con soluzione innovative e le architetture sempre più suggestive, i dial tradiscono la sua passione per l'orologeria classica, l'amore per Breguet, seppur ricche di personalità, le finiture sono sempre più ricche perchè negli ultimi anni le ha messe al centro del suo lavoro.
Personalmente ritengo per il suo lavorar solitario su ogni parte dei suoi orologi un orologiaio quasi unico nel panorama indipendente mondiale accostabile a Daniel Roth, Philippe Dufour e pochissimi altri.
Ora qualche foto senza un particolare ordine
P.S. che peccato non possa mostrarvi alcune foto di prototipi e disegni...
Sarebbe bello il contributo di Michele, dal momento che so trattasi di uno dei suoi orologiai preferiti

(http://i68.tinypic.com/642elk.jpg)

(http://i65.tinypic.com/2s799qp.jpg)

(http://i67.tinypic.com/2e31gmp.jpg)

(http://i66.tinypic.com/o10j1g.jpg)

(http://i66.tinypic.com/140djsg.jpg)

(http://i63.tinypic.com/29du7ub.jpg)

(http://i63.tinypic.com/dc63pw.jpg)

(http://i65.tinypic.com/2zxtjsj.jpg)

(http://i64.tinypic.com/ornk0o.jpg)

(http://i64.tinypic.com/8vxbhh.jpg)

(http://i64.tinypic.com/2qaoj7b.jpg)

(http://i66.tinypic.com/r8tb1k.jpg)

(http://i64.tinypic.com/xcsnro.jpg)

(http://i68.tinypic.com/2wlzdpg.jpg)

(http://i67.tinypic.com/2a608jt.jpg)

(http://i63.tinypic.com/2zyijyb.jpg)

(http://i66.tinypic.com/ny9rn7.jpg)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 18:05:06 pm
I quadranti tradiscono la sua ammirazione per Breguet è vero, ma è uno dei rari casi in cui qui c'è la rivisitazione, una rivisitazione di livello!
Orologi i suoi (per la verità non ne ho mai visti tantissimi se non i soliti noti) che hanno sempre avuto una declinazione da me definita "genialoide". È molto particolare anche come accostamenti cromatici.
Il quadrante è molto opulento come lavorazioni, ma mai pesante.
Il tasca è sublime, orologio tanto semplice quanto complicato.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mauridoom - Maggio 20, 2017, 18:08:46 pm
molto belli...
questi mi sembra valgano davvero la pena..
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Maggio 20, 2017, 18:09:45 pm
Questi so tutti bellissimi
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 18:32:05 pm
Non ne conosco le misure, ma comunque sono tutti proporzionati sia. Si quadranti che nel back case.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Maggio 20, 2017, 18:35:34 pm
eh tanta roba...
quei ponti separati sono meravigliosi poco da dire..
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 19:34:31 pm
Un ultimo lavoro di Marco Lang (crucco anche lui) era di palese ispirazione Klinghiana. Bellissimo anche quello.
Una domanda...ma i ponti in quel modo sono peculiarità di Klings, o a sua volta si è ispirato ad altro/i?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Maggio 20, 2017, 19:39:31 pm
Stupendi, sia pure con qualche piccola sbavatura qua e là (ad esempio le scritte che sembrano stampate nel primo tourbillon).

Il tasca sublime.

Dimensioni?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Maggio 20, 2017, 19:39:51 pm
Un ultimo lavoro di Marco Lang (crucco anche lui) era di palese ispirazione Klinghiana. Bellissimo anche quello.
Una domanda...ma i ponti in quel modo sono peculiarità di Klings, o a sua volta si è ispirato ad altro/i?

Adoro Klings!

I ponti credo di averli già visti in qualche tasca.
Ma non mi chiedere dove... ::)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 19:42:34 pm
Un ultimo lavoro di Marco Lang (crucco anche lui) era di palese ispirazione Klinghiana. Bellissimo anche quello.
Una domanda...ma i ponti in quel modo sono peculiarità di Klings, o a sua volta si è ispirato ad altro/i?

Adoro Klings!

I ponti credo di averli già visti in qualche tasca.
Ma non mi chiedere dove... ::)

Hai messo le mani avanti so'la! Sapevi che te l'avrei chiesto! :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Maggio 20, 2017, 19:43:21 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 19:45:14 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 20, 2017, 19:56:24 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

...te la cavi con poco: che culo!!  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Maggio 20, 2017, 19:57:17 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

Con le fasi lunari .. ?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 19:58:47 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

...te la cavi con poco: che culo!!  ;D

Aoh...eh....Rolex non li fa!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 20:00:11 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

Con le fasi lunari .. ?

 No senza lune.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 20, 2017, 20:01:10 pm
Stupendi, sia pure con qualche piccola sbavatura qua e là (ad esempio le scritte che sembrano stampate nel primo tourbillon).

Il tasca sublime.

Dimensioni?

Caro Gianni, io delle sbavature le trovo anche su qualche (tappati le orecchie Gianluca) Breguet!!  :D :D
Le dimensioni si attestano tutte attorno  ai 38/40mm ma ripeto Gianni che questo dipende totalmente dai committenti perchè negli ultimi 2 anni Klings realizza movimenti e dial ogni volta totalmente originali, quindi se il committente vuole un 36mm....
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 20, 2017, 20:02:12 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

...te la cavi con poco: che culo!!  ;D

Aoh...eh....Rolex non li fa!  :D

ma se li facesse...sarebbero migliori!  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 20:04:53 pm
Io una sbavatura (dipende dalla sbavatura ovviamente) su un indipendente la tollero.
È vero che costa un fottio ci mancherebbe, ma è altresì vero che è fatto a mano.
Se si vede il mio Roth al lentino si vedono delle sbavature sul quadrante, ma rispetto al freddo industriale del Daytona o del Hublot me lo fa apprezzare ancor di più.
Quelle sbavature non le tollererei sul Daytona che è industrialissimo e fatto in migliaia di pezzi!
Su un Roth, Klings o altri lo tollero.....certo se ho uno squarcio sul quadrante no.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Maggio 20, 2017, 20:44:59 pm
Esempi di prezzo?

(Erano stati scritti nel topic sui Mc Gonigle, meglio anche qui per completezza...)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 20, 2017, 21:37:39 pm
Su questo Claudio! È lui l'economo! :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Maggio 20, 2017, 22:37:52 pm
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

Con le fasi lunari .. ?

 No senza lune.
Ah ecco, non mi trovavo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: AleArturo - Maggio 21, 2017, 04:20:00 am
Immensamente belli, per me.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 21, 2017, 08:35:11 am
Un polso col quadrante del tasca .. mi piacerebbe tantissimo.

C'è un Daniels che potrebbe fare al caso tuo.  ;D

Con le fasi lunari .. ?

 No senza lune.
Ah ecco, non mi trovavo.

Non avevo fatto caso io che chiedevi le fasi Luna.
Comunque a ricederlo in tasca di Klings è splendido!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 21, 2017, 10:06:13 am
....è un vero splendore e trasmette con il suo aspetto quelle sensazioni di "artigianalità" che è il motivo primo per cui questo genere di orologeria mi emoziona.
Roberto tu mi dicevi ieri che questo termine non lo ami molto abbinato all'orologeria ma in verità è per me il motivo primo d'interesse che mi ha appassionato al settore.
Come ho avuto modo di dire mi sono avvicinato agli orologi vedendo un Lange 1, e  ho letto in breve tutto sull'orologio ma mentre leggevo, dopo appena un paio di mesi mi sono accorto che era stata una semplice infatuazione, troppo minimalista, troppo essenziale, troppo perfetto, troppo rigoroso...l'arte è  tutt'altro che perfezione, l'arte è frutto di forte personalità e in quanto tale è tutt'altro che perfetta, è viscerale, sporca, intuitiva, violenta, asimmetrica, equilibrata nel disequilibrio (Pollock), oppure se volete lo dico alla Vasco: "è tutto un equilibrio sopra la follia".
Io in un orologio vorrei , vedendolo, percepire il lavoro poetico di un orologiaio piegato sopra a lavorarci...
In un orologio di Daniels, Roth, Smith, Viot, Klings, Voutilainen, Dufour e tanti altri ho queste sensazioni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Buchinafina - Maggio 21, 2017, 10:37:22 am
....è un vero splendore e trasmette con il suo aspetto quelle sensazioni di "artigianalità" che è il motivo primo per cui questo genere di orologeria mi emoziona.
Roberto tu mi dicevi ieri che questo termine non lo ami molto abbinato all'orologeria ma in verità è per me il motivo primo d'interesse che mi ha appassionato al settore.
Come ho avuto modo di dire mi sono avvicinato agli orologi vedendo un Lange 1, e  ho letto in breve tutto sull'orologio ma mentre leggevo, dopo appena un paio di mesi mi sono accorto che era stata una semplice infatuazione, troppo minimalista, troppo essenziale, troppo perfetto, troppo rigoroso...l'arte è  tutt'altro che perfezione, l'arte è frutto di forte personalità e in quanto tale è tutt'altro che perfetta, è viscerale, sporca, intuitiva, violenta, asimmetrica, equilibrata nel disequilibrio (Pollock), oppure se volete lo dico alla Vasco: "è tutto un equilibrio sopra la follia".
Io in un orologio vorrei , vedendolo, percepire il lavoro poetico di un orologiaio piegato sopra a lavorarci...
In un orologio di Daniels, Roth, Smith, Viot, Klings, Voutilainen, Dufour e tanti altri ho queste sensazioni.

hai citato proprio i primi che passan per strada....buongustaio!

Il mio approccio è molto simile al tuo, apprezzo veramente molto l'artigianalità a tutto tondo (progetto e realizzazione) che sta dietro a questi  progetti.

Ammiro però alttettanto chi riesce ad andare completamente fuori dagli schemi,ncome i vari HYT, Claret, Büsser&compagni ecc.

Sono due cose diverse, ma che mi emozionano entrambe
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 21, 2017, 10:40:15 am
Concordo con entrambi. Ora mi salvo così che sono a spasso con il bimbo, poi vi lascio una bella pappardella in merito  :D
Anche sul termine artigianalità che indubbiamente non ho espresso al meglio  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 21, 2017, 15:02:30 pm
....è un vero splendore e trasmette con il suo aspetto quelle sensazioni di "artigianalità" che è il motivo primo per cui questo genere di orologeria mi emoziona.
Roberto tu mi dicevi ieri che questo termine non lo ami molto abbinato all'orologeria ma in verità è per me il motivo primo d'interesse che mi ha appassionato al settore.
Come ho avuto modo di dire mi sono avvicinato agli orologi vedendo un Lange 1, e  ho letto in breve tutto sull'orologio ma mentre leggevo, dopo appena un paio di mesi mi sono accorto che era stata una semplice infatuazione, troppo minimalista, troppo essenziale, troppo perfetto, troppo rigoroso...l'arte è  tutt'altro che perfezione, l'arte è frutto di forte personalità e in quanto tale è tutt'altro che perfetta, è viscerale, sporca, intuitiva, violenta, asimmetrica, equilibrata nel disequilibrio (Pollock), oppure se volete lo dico alla Vasco: "è tutto un equilibrio sopra la follia".
Io in un orologio vorrei , vedendolo, percepire il lavoro poetico di un orologiaio piegato sopra a lavorarci...
In un orologio di Daniels, Roth, Smith, Viot, Klings, Voutilainen, Dufour e tanti altri ho queste sensazioni.

hai citato proprio i primi che passan per strada....buongustaio!

Il mio approccio è molto simile al tuo, apprezzo veramente molto l'artigianalità a tutto tondo (progetto e realizzazione) che sta dietro a questi  progetti.

Ammiro però alttettanto chi riesce ad andare completamente fuori dagli schemi,ncome i vari HYT, Claret, Büsser&compagni ecc.

Sono due cose diverse, ma che mi emozionano entrambe


Con un quote vi prendo a tutti e due  :D


Riguardo MB&F e  Claret non mi discosterei tanto dai vari Klings, Voutilainen ecc, in quanto sono modi diversi di concepire una stessa idea di orologeria. Pertanto anche me emozionano e piacciono tantissimo (Claret su tutti).

Riguardo il termine artigianale è una mia fisima. Lo sai quanto seguo e adoro la cucina, e spesso in questo campo il termine artigianale (abusato il più delle volte) lo si usa per un panino, un hamburger, una pasta  :D e quindi non riesco a vederlo accostato ad un orologio  ;D
Mi piace più il termine manufatto o orologio indipendente.
Indipendente dalle macchine, indipendente dal mercato, indipendente dalle mode.
Ma è solo una fisima mia di terminologia.  :D
Diciamo la stessa cosa ma con termini diversi  ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Maggio 21, 2017, 17:53:51 pm
Realizzazioni splendide, orologi che dovrebbero entrare in tutte le collezioni con la C maiuscola.
Non gradisco i disegni di alcune anse, ma per il resto.......

Peccato che con il costo di uno di questi capolavori (ammesso che il Maestro accetti l'ordine) ci si riesce a fare una raccolta completa.

Roba non per le mie tasche :(
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 21, 2017, 17:56:24 pm
Beh di certo non sono orologi per tutti (per me nemmeno).
Difficilmente sarei disposto ad avere un pezzo solo come questi è non averne altri.
Le anse non mi fanno impazzire, ma è uno dei pochi casi dove potendolo prendere ci passerei sopra senza problemi.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: InstaTopWatch - Maggio 21, 2017, 20:53:02 pm
(http://www.pic4ever.com/images/229.gif)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Teo - Maggio 21, 2017, 22:33:48 pm
Ehhhhh i ponti separati mi ipnotizzano!
Tutti stupendi!
Matteo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 21, 2017, 22:35:40 pm
Ehhhhh i ponti separati mi ipnotizzano!
Tutti stupendi!
Matteo

Teoooo fatti sentire!!!
Un abbraccio caro!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 22, 2017, 15:06:42 pm
Belli sono belli, ma come Roberto e Stefano dovrei vendere tutti i miei solo per averne uno(e forse neanche bastano) e l'idea di avere un solo orologio mi opprime prima di cominciare a pensarci.😉
Il modello riserva fasi luna trovo sia una gran realizzazione, anche estetica. Unica perplessità l'equilibrio cromatico da verificare dal vivo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: PESSOA67 - Maggio 22, 2017, 16:03:02 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 22, 2017, 17:49:14 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto

Prego Roberto è stato un piacere e condivido la tua riflessione.
A Leo dico, che seppur non possiamo permetterceli, è bello sapere (almeno per me) che ci sono ancora "artigiani" che fanno orologi simili e il modo in cui li realizzano.
Economicamente poi... secondo me sono assai più cari orologi industriali senza alcuna particolare peculiarità a 20/30k
Per quanto poi cambiare molti orologi per uno, io lo farei, anzi, a dirla tutta, ci ho anche provato!!  :o :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 22, 2017, 20:04:49 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto

Prego Roberto è stato un piacere e condivido la tua riflessione.
A Leo dico, che seppur non possiamo permetterceli, è bello sapere (almeno per me) che ci sono ancora "artigiani" che fanno orologi simili e il modo in cui li realizzano.
Economicamente poi... secondo me sono assai più cari orologi industriali senza alcuna particolare peculiarità a 20/30k
Per quanto poi cambiare molti orologi per uno, io lo farei, anzi, a dirla tutta, ci ho anche provato!!  :o :D

Concordo in quasi tutto.
Il quasi è dettato dal fatto che mi piace cambiare pertanto almeno 3-4 da intercambiare voglio averli.
Ad oggi per spendere 50-60k per un Klings dovrei vendere tutti quelli che ho aggiungerci sopra e rimanere con un solo orologio. Nsepoffa'  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: corrado71 - Maggio 23, 2017, 11:09:10 am
L'avevo sentito nominare ma non ne conoscevo il lavoro.
Cassa e anse strepitosi, movimenti eccelsi, quello con i ponti "a traliccio" poi è una cosa incredibile.
Visti i prezzi, un vero e proprio exit watch.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 23, 2017, 14:12:35 pm
Ma siete così convinti di questo famoso exit watch?
Boh...secondo me non esiste.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 23, 2017, 14:17:23 pm
...poco importa Robè, il senso credo che fosse che trattasi.... di orologi della Madonna!!!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 23, 2017, 14:31:27 pm
...poco importa Robè, il senso credo che fosse che trattasi.... di orologi della Madonna!!!  :D
Certo che son orologi della madonna.
La mia domanda andava al di là di Klings.
Era proprio incentrata sull'exit watch e non di Klings come exit watch  ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 12:35:51 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto

Prego Roberto è stato un piacere e condivido la tua riflessione.
A Leo dico, che seppur non possiamo permetterceli, è bello sapere (almeno per me) che ci sono ancora "artigiani" che fanno orologi simili e il modo in cui li realizzano.
Economicamente poi... secondo me sono assai più cari orologi industriali senza alcuna particolare peculiarità a 20/30k
Per quanto poi cambiare molti orologi per uno, io lo farei, anzi, a dirla tutta, ci ho anche provato!!  :o :D


A Clà ma quel Klings con tourbillon fasi luna/riserva della prima foto con 40k non ti danno neanche la scatola. Stiamo parlando di oggetti per pochissimi, il fatto che a te sembrino più cari orologi industriali come i Nautilus tanto per cambiare è pacifico e giusto, ma opinabile perchè di fatto alcuni orologi molto costosi vengono acquistati più a cuor leggero anche da chi non potrebbe permetterseli del tutto (è facile rivenderli) e la baracca va avanti, pure la giostra degli indipendenti è legata a questo fenomeno, prima se ne prende coscienza e meglio è. ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 24, 2017, 13:06:33 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto

Prego Roberto è stato un piacere e condivido la tua riflessione.
A Leo dico, che seppur non possiamo permetterceli, è bello sapere (almeno per me) che ci sono ancora "artigiani" che fanno orologi simili e il modo in cui li realizzano.
Economicamente poi... secondo me sono assai più cari orologi industriali senza alcuna particolare peculiarità a 20/30k
Per quanto poi cambiare molti orologi per uno, io lo farei, anzi, a dirla tutta, ci ho anche provato!!  :o :D


A Clà ma quel Klings con tourbillon fasi luna/riserva della prima foto con 40k non ti danno neanche la scatola. Stiamo parlando di oggetti per pochissimi, il fatto che a te sembrino più cari orologi industriali come i Nautilus tanto per cambiare è pacifico e giusto, ma opinabile perchè di fatto alcuni orologi molto costosi vengono acquistati più a cuor leggero anche da chi non potrebbe permetterseli del tutto (è facile rivenderli) e la baracca va avanti, pure la giostra degli indipendenti è legata a questo fenomeno, prima se ne prende coscienza e meglio è. ;)

Sandrooo esci da quel corpoooo!!! Leo che t'ha fatto??? Ha fatto male???  :D :D :D

Leo perdonami, ma di che stai parlando? il primo che vedi è un Tourbillon, riserva di carica, fasi luna e costa 120k
Quanto costa un nuovo Tourbillon industriale di una qualsiasi delle principali Maison?? C'è qualcuno che costa meno?
Sono fatti ogni pezzo artigianalmente a mano? Hanno un dial unico fatto solo per te? Hanno un movimento unico anche nell'architettura e in tutte le finiture fatto solo per te? Hanno finiture da urlo? Sono personalizzabili? Sono realizzati da un grandissimo orologiaio?
Ma tu lo hai visto bene quel pezzo????

Un bel solo tempo come quello che ho postato com movimento tubolare costa circa 30k, cioè quanto un Nautilus, un RO, un Journe Bleu,un Calatrava, ecc...
Se poi mi parli di rivendita, la mia risposta è, non lo so, ma forse un Klings in pezzo unico che compri a 25 e rivendi a 18/20, dico forse, lo rivendi. Lo trovi uno non interessato alla doppia PP. Tu quando eri tu un orologio di Calabrese lo hai comprato!  :D ;D
 Ma comunque, chi fa un percorso dove in mezzo ai cartelloni al neon, hostess, lustrini e paillettes delle Maisons va a cercarsi e scovare un indipendente che come sua unica pubblicità ha le immagini delle sue creazioni, gli commissiona un esemplare, aspetta 1/2 anni, dici che il primo pensiero sarà.... ma quando tra 6 MESI vorrò rivenderlo???  SANDROOOO RIDACCE LEOOOO  :D :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Maggio 24, 2017, 13:24:35 pm
...... SANDROOOO RIDACCE LEOOOO  :D :D

quel GMT l'ha cambiato.
già quando lo stava misurando avevo intravisto unaluce strana nei suoi occhi, ho provato a fargli provare un paio di Breguet ed un Lange per farlo tornare in se ma niente
ormai è andato, il giorno dopo ha messo in vendita il 1185 Blancpain perchè ormai per lui è troppo piccolo  :D :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 13:28:49 pm
...... SANDROOOO RIDACCE LEOOOO  :D :D

quel GMT l'ha cambiato.
già quando lo stava misurando avevo intravisto unaluce strana nei suoi occhi, ho provato a fargli provare un paio di Breguet ed un Lange per farlo tornare in se ma niente
ormai è andato, il giorno dopo ha messo in vendita il 1185 Blancpain perchè ormai per lui è troppo piccolo  :D :D


Millantatori... non è vero niente. Siete tutti guillochè e distintivo! :D :D :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 13:37:34 pm
Per me questi sono sogni...non orologi....grazie a Claudio........... :)
Roberto

Prego Roberto è stato un piacere e condivido la tua riflessione.
A Leo dico, che seppur non possiamo permetterceli, è bello sapere (almeno per me) che ci sono ancora "artigiani" che fanno orologi simili e il modo in cui li realizzano.
Economicamente poi... secondo me sono assai più cari orologi industriali senza alcuna particolare peculiarità a 20/30k
Per quanto poi cambiare molti orologi per uno, io lo farei, anzi, a dirla tutta, ci ho anche provato!!  :o :D


A Clà ma quel Klings con tourbillon fasi luna/riserva della prima foto con 40k non ti danno neanche la scatola. Stiamo parlando di oggetti per pochissimi, il fatto che a te sembrino più cari orologi industriali come i Nautilus tanto per cambiare è pacifico e giusto, ma opinabile perchè di fatto alcuni orologi molto costosi vengono acquistati più a cuor leggero anche da chi non potrebbe permetterseli del tutto (è facile rivenderli) e la baracca va avanti, pure la giostra degli indipendenti è legata a questo fenomeno, prima se ne prende coscienza e meglio è. ;)

Sandrooo esci da quel corpoooo!!! Leo che t'ha fatto??? Ha fatto male???  :D :D :D

Leo perdonami, ma di che stai parlando? il primo che vedi è un Tourbillon, riserva di carica, fasi luna e costa 120k
Quanto costa un nuovo Tourbillon industriale di una qualsiasi delle principali Maison?? C'è qualcuno che costa meno?
Sono fatti ogni pezzo artigianalmente a mano? Hanno un dial unico fatto solo per te? Hanno un movimento unico anche nell'architettura e in tutte le finiture fatto solo per te? Hanno finiture da urlo? Sono personalizzabili? Sono realizzati da un grandissimo orologiaio?
Ma tu lo hai visto bene quel pezzo? ???

Un bel solo tempo come quello che ho postato com movimento tubolare costa circa 30k, cioè quanto un Nautilus, un RO, un Journe Bleu,un Calatrava, ecc...
Se poi mi parli di rivendita, la mia risposta è, non lo so, ma forse un Klings in pezzo unico che compri a 25 e rivendi a 18/20, dico forse, lo rivendi. Lo trovi uno non interessato alla doppia PP. Tu quando eri tu un orologio di Calabrese lo hai comprato!  :D ;D
 Ma comunque, chi fa un percorso dove in mezzo ai cartelloni al neon, hostess, lustrini e paillettes delle Maisons va a cercarsi e scovare un indipendente che come sua unica pubblicità ha le immagini delle sue creazioni, gli commissiona un esemplare, aspetta 1/2 anni, dici che il primo pensiero sarà.... ma quando tra 6 MESI vorrò rivenderlo???  SANDROOOO RIDACCE LEOOOO  :D :D


Si ma tu mi parlavi della proporzione di orologi industriali da 20-30k, non regge Clà, sono destinazioni completamente diverse. Alcuni possono essere anche orologi ai quali il comune mortale arriva a fatica e corona un sogno mantenendo intatto il suo capitale. Un Gronefeld da 30k oggi è davvero un orologio per super ricchi, come lo è anche un Ferrier da 50k o peggio un Klings da 120K.
Un Daytona da 15k, un 5712 o un 5711 rispettivamente da 28k e da 35k non sono orologi per ricchi, o meglio non solo... ed è questo che permette i numeri. E ciò è una benedizione per il mercato e per tutta l'orologeria industriale o artigianale che sia.
Detto questo se io avessi 120k che mi avanzassero comprerei quel Klings pure domani e ti credo quando dici che è bello vero, lo so. :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 24, 2017, 14:41:55 pm

 orologi ai quali il comune mortale arriva a fatica e corona un sogno mantenendo intatto il suo capitale.
Un Daytona da 15k, un 5712 o un 5711 rispettivamente da 28k e da 35k non sono orologi per ricchi, o meglio non solo...

Mi sembrano casi limite Leo, se uno spende 35k per un orologio e poi sta strozzato, direi che ha dei problemi, non che ha investito bene prendendo un Rolex.
Se invece partiamo dall'assunto che per comprare un orologio costoso devi investire il capitale allora informiamo le Maisons e indipendenti al di fuori di PP e Rolex che, dal momento che non ci danno sufficienti certezze economiche, da domani possono chiudere.  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Maggio 24, 2017, 14:52:15 pm

Un Daytona da 15k, un 5712 o un 5711 rispettivamente da 28k e da 35k non sono orologi per ricchi, o meglio non solo...

a regà ma che cacchio state a di??? non sono orologi da ricchi?
forse avete perso il senso del denaro ma, investimento o non investimento, 15 oppure 28/35 k€ sono rispettivamente un anno e due anni di stipendio netto di un dipendente statale
capisco che su questo forum siamo in un ambito particolare ma pesate le parole, perchè qualcuno potrebbe risentirsi
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 16:14:19 pm

Un Daytona da 15k, un 5712 o un 5711 rispettivamente da 28k e da 35k non sono orologi per ricchi, o meglio non solo...

a regà ma che cacchio state a di??? non sono orologi da ricchi?
forse avete perso il senso del denaro ma, investimento o non investimento, 15 oppure 28/35 k€ sono rispettivamente un anno e due anni di stipendio netto di un dipendente statale
capisco che su questo forum siamo in un ambito particolare ma pesate le parole, perchè qualcuno potrebbe risentirsi

Il discorso è portato all'estremo è chiaro. Quanti ricchi conosci che hanno il Rolex ad esempio? Io conosco persone che ce l'hanno ma che proprio ricche non sono e fanno una vita normale rinunciando ad altro, d'altronde per vendere decine di milioni di orologi quanti ricchi ci sono sul pianeta? Poi i discorsi che forme di investimento e passione collimino oltre il dovuto è chiaro da sempre. Ma ripeto, per in appassionato non benestante possedere un Daytona potrebbe essere un domani possibile, possedere uno squelette VC o un perpetuo Breguet forse no. Perché? Perché l'Italiano medio è capace più di molti altri di vivere le sue passioni oltre le proprie possibilità, e se sa che non ci rimetterà un centesimo(anzi)la cosa aiuta non poco, non c'è da rimanere stupiti di questo paradosso di attualità.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Maggio 24, 2017, 17:47:26 pm
(...) l'Italiano medio è capace più di molti altri di vivere le sue passioni oltre le proprie possibilità, e se sa che non ci rimetterà un centesimo (anzi) la cosa aiuta non poco, non c'è da rimanere stupiti di questo paradosso di attualità.

Attenzione: gli orologi non sono titoli di Stato. Il fatto che alcune referenze in passato abbiano ottenuto una certa rivalutazione non ci garantisce che avverrà anche in futuro (o per quanto tempo avverrà).

Inoltre: il concetto di "rivendibilità" ha un senso rispetto a imprevisti che potrebbero costringere a una vendita per recuperare liquidità.

Ma, al di fuori di questo caso, chi spende i soldi per un orologio non immagina di rivenderlo a breve. O, se lo fa, è per comprarne un altro.

Quindi il capitale resta pur sempre immobilizzato a lungo (o per sempre); e distratto da altre spese. Per immobilizzare 15.000 euro bisogna poterselo permettere...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 24, 2017, 17:48:20 pm
Io dico che ad oggi ho ancora molti obiettivi. Spendere per ora 30-50k per un orologio nonvoglio e non ce la faccio.
Con 30k ancora mi posso levare belle soddisfazioni, in campo industriale è vero, ma sono bei orologi e comunque più di uno. Molti di più  :D
Ad oggi non sto ancora nella condizione anche mentale di dire, ok spenderò 30-50k per un solo orologio e basta!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 21:46:15 pm
(...) l'Italiano medio è capace più di molti altri di vivere le sue passioni oltre le proprie possibilità, e se sa che non ci rimetterà un centesimo (anzi) la cosa aiuta non poco, non c'è da rimanere stupiti di questo paradosso di attualità.

Attenzione: gli orologi non sono titoli di Stato. Il fatto che alcune referenze in passato abbiano ottenuto una certa rivalutazione non ci garantisce che avverrà anche in futuro (o per quanto tempo avverrà).

Inoltre: il concetto di "rivendibilità" ha un senso rispetto a imprevisti che potrebbero costringere a una vendita per recuperare liquidità.

Ma, al di fuori di questo caso, chi spende i soldi per un orologio non immagina di rivenderlo a breve. O, se lo fa, è per comprarne un altro.

Quindi il capitale resta pur sempre immobilizzato a lungo (o per sempre); e distratto da altre spese. Per immobilizzare 15.000 euro bisogna poterselo permettere...

Per i Rolex è diverso, è così da sempre e dopo un secolo se ne può stilare un bilancio ben preciso. Qualunque referenza sportiva del marchio(con la predilezione per 2 o 3 modelli) ha subito sempre una impennata positiva nel tempo.

Gianni c'è anche gente che invece di cambiarsi l'auto si fa un bello scooterone, ma non rinuncia all'orologio di lusso. Alcuni i Rolex li comprano anche a rate perché piacciono e perché sono anche gli unici che dopo 5 o 10 anni se ti stufano o hai bisogno d'altro, ti avranno fatto recuperare buona parte o anche tutti gli interessi dovuti al finanziamento. 
Purtroppo è un discorso incentrato sul solo marchio ed è per questo motivo che i comprooro espongono anche compro Rolex(non è un caso)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 24, 2017, 21:54:44 pm
Si, fermo restando che se compri un orologio a rate, o spendi 15k e non te lo puoi permettere, o rinunci alla macchina....beh sei un emerito c........!!!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 24, 2017, 22:12:31 pm
Si, fermo restando che se compri un orologio a rate, o spendi 15k e non te lo puoi permettere, o rinunci alla macchina....beh sei un emerito c........!!!

Però c'è chi lo fa Robè. Non è che rinunci all'auto, ma rinunci all'auto nuova, è diverso. Invece di riaccollarti le rate per l'auto scegli l'orologio. È così bizzarro? Forse un pò, ma come diceva la Martini... "sai, la gente è strana"😁
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 24, 2017, 22:16:00 pm
Per me si. Fare le rate per un orologio è follia pura! Così come spendere soldi che non puoi, roba da matti!
Poi Come dici tu di idioti il mondo è pieno per carità.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Maggio 24, 2017, 22:53:17 pm
(...) l'Italiano medio è capace più di molti altri di vivere le sue passioni oltre le proprie possibilità, e se sa che non ci rimetterà un centesimo (anzi) la cosa aiuta non poco, non c'è da rimanere stupiti di questo paradosso di attualità.

Attenzione: gli orologi non sono titoli di Stato. Il fatto che alcune referenze in passato abbiano ottenuto una certa rivalutazione non ci garantisce che avverrà anche in futuro (o per quanto tempo avverrà).

Inoltre: il concetto di "rivendibilità" ha un senso rispetto a imprevisti che potrebbero costringere a una vendita per recuperare liquidità.

Ma, al di fuori di questo caso, chi spende i soldi per un orologio non immagina di rivenderlo a breve. O, se lo fa, è per comprarne un altro.

Quindi il capitale resta pur sempre immobilizzato a lungo (o per sempre); e distratto da altre spese. Per immobilizzare 15.000 euro bisogna poterselo permettere...

Per i Rolex è diverso, è così da sempre e dopo un secolo se ne può stilare un bilancio ben preciso. Qualunque referenza sportiva del marchio(con la predilezione per 2 o 3 modelli) ha subito sempre una impennata positiva nel tempo.

Non mi sembra.

Negli anni '70 e '80 le quotazioni erano molto basse.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Maggio 25, 2017, 00:35:45 am
Discorso rivalutazione:vero che gli sportivi Rolex si rivalutano ma chi sa farsi bene i conti sa che per guadagnare in termini reali deve aspettare circa 20 anni.Se aliena prima gli va bene se pareggia,altrimenti,perde.
Provate a fare due conti e vedrete che e' cosi.
Discorso passioni:parlo al plurale,perche' non esistono solo gli orologi.Fare debiti per assecondare una passione mi sembra una follia,rinunciare ad un'auto nuova per avere un orologio,una barca o un cavallo lo trovo non solo fattibile ma quasi ammirevole.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Maggio 25, 2017, 05:17:49 am
Scusa Erm di quanta gente sai che fa i debiti per avere l'auto nuova che gli piace? In Italia tante persone. E gran parte delle volte non è neanche pura esigenza. Allora debiti per debiti meglio l'orologio di lusso perché con l'auto i soldi dopo 6 anni lo hai letteralmente gettati nel cesso.😄
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mauridoom - Maggio 25, 2017, 07:25:27 am

Un Daytona da 15k, un 5712 o un 5711 rispettivamente da 28k e da 35k non sono orologi per ricchi, o meglio non solo...

a regà ma che cacchio state a di??? non sono orologi da ricchi?
forse avete perso il senso del denaro ma, investimento o non investimento, 15 oppure 28/35 k€ sono rispettivamente un anno e due anni di stipendio netto di un dipendente statale
capisco che su questo forum siamo in un ambito particolare ma pesate le parole, perchè qualcuno potrebbe risentirsi

concordo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 25, 2017, 08:32:03 am
Scusa Erm di quanta gente sai che fa i debiti per avere l'auto nuova che gli piace? In Italia tante persone. E gran parte delle volte non è neanche pura esigenza. Allora debiti per debiti meglio l'orologio di lusso perché con l'auto i soldi dopo 6 anni lo hai letteralmente gettati nel cesso.😄


Infatti leo è errato anche quello. Le rate su fanno per una macchina congeniale.
Se fai le rate per un auto che non puoi prendere seinscemo uguale.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Maggio 25, 2017, 08:50:45 am
Scusa Erm di quanta gente sai che fa i debiti per avere l'auto nuova che gli piace? In Italia tante persone. E gran parte delle volte non è neanche pura esigenza. Allora debiti per debiti meglio l'orologio di lusso perché con l'auto i soldi dopo 6 anni lo hai letteralmente gettati nel cesso.😄
Certo che lo so,a me sembra una pazzia.
Sempre e solo per mostrarsi,che sia un'auto o un orologio il discorso non cambia.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 05, 2017, 21:46:57 pm
Riporto su questo per segnalare questo articolo.
Orologio pazzesco per quanto è bello, vale la pena leggere l'articolo.

http://www.orologidiclasse.com/christian-klings-tourbillon-nr-2/
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Giugno 05, 2017, 22:50:43 pm
Uno spettacolo. Le linee sono 100% stile Breguet.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mauridoom - Giugno 06, 2017, 07:13:22 am
Riporto su questo per segnalare questo articolo.
Orologio pazzesco per quanto è bello, vale la pena leggere l'articolo.

http://www.orologidiclasse.com/christian-klings-tourbillon-nr-2/

ammazza....spettacolo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 06, 2017, 09:18:53 am
...avevo letto questo articolo, è  proprio tra quelli che, nel documentarmi sull'orologiaio tedesco, me ne hanno fatto innamorare.
Ieri sera ho parlato con lui, ho delle news che faranno molto piacere agli amanti della buona orologeria classica: ermanno, alessandro, enrico ecc...
(Pensare che una volta avrei detto anche Leo.... maledetta forza oscura!!! 😠)

Come trovo 5 minuti vi racconto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: guagua72 - Giugno 06, 2017, 11:37:58 am
Grazie per il bel topic, vedere certe cose non fa mai male, vorrei capirne un pelino di più. Mi piace assai l'ispirazione breguet, ma poi nemmeno tanto. Una sola cosa non ho capito, Ti è apparso in sogno Klings o gli hai parlato di persona?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 06, 2017, 13:11:35 pm
Caro Giorgio,
Klings ed io abbiamo da tempo un fitto rapporto epistolare e proprio ieri dandomi le news sul suo nuovo percorso lavorativo mi ha scritto qualcosa che mi ha inorgoglito molto:

"I like to pay ettention to have a nice fit on the wrist."
Thanks for the advice. I appriciate it

Mi ha ricordato questa frase che gli scrissi tempo addietro, per raccontarmi che da un po di tempo ha deciso di seguire la strada tracciata anni fa da Dufour, realizzare segna tempo maniacalmente curati sin nei dettagli più piccoli e apparentemente insignificanti, orologi straordinari anche nella semplicità di un solo tempo e... orologi su misura per il polso dei suoi committenti.
Quando gli scrissi quella frase era relativa ad un discorso che avevo fatto su alcune sue meravigliose creazioni di 40/41mm, e parlando in modo generico gli sottolineai che spesso mi ero ritrovato davanti a pezzi che desideravo ma che poi al polso mi deludevano (dal momento non ho un polso grande).

Ora Klings sta lavorando per 2 committenti giapponesi su un nuovo - solo tempo -, entusiasmante in ogni dettaglio, della dimensione di 36,5mm e 38mm.  :D :D
Inoltre sta studiando un nuovo movimento Tourbillon da incassare in un 38mm
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 06, 2017, 14:03:04 pm
Il bello di un abito sartoriale è proprio questo.
38mm sono la misura perfetta!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 06, 2017, 14:05:04 pm
I Klings sono prima opere d'arte e poi orologi.
E l'autore e' prima artista e poi orologiaio.
Possono,come tutte le cose,piacere o meno dal punto di vista estetico ma cio' non ha rilevanza.
Quando facciamo commenti su orologi industriali,quando li acquistiamo,quando li veneriamo...ricordiamoci dei Klings.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Teo - Giugno 06, 2017, 14:45:01 pm
(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2017/06/christian-klings-tourbillon-no2.jpg)
(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2017/06/klings-tourbillon-no2-movimento-tourbillon.jpg)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Giugno 06, 2017, 16:49:52 pm
Semplicemente... chapeau!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 06, 2017, 21:01:44 pm
Non posso dire che mi piacciano tutti, ma questo è un dettaglio per chi può costruirti l'orologio come vuoi tu, come un abito su misura.

Visto che siamo in pieno sogno, io vorrei una ripetizione minuti con calendario perpetuo a finestrelle il tutto in cassa tonda di 38x9,5mm con quadrante in smalto bianco grand-feu e numeri arabi applicati in oro giallo.
Che dite, me lo farebbe?

Sognare non costa nulla....
 :) :) :) :) :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 07, 2017, 07:18:20 am
Non posso dire che mi piacciano tutti, ma questo è un dettaglio per chi può costruirti l'orologio come vuoi tu, come un abito su misura.

Visto che siamo in pieno sogno, io vorrei una ripetizione minuti con calendario perpetuo a finestrelle il tutto in cassa tonda di 38x9,5mm con quadrante in smalto bianco grand-feu e numeri arabi applicati in oro giallo.
Che dite, me lo farebbe?

Sognare non costa nulla....
 :) :) :) :) :)

Sognare no, ma se poi te lo fa lo paghi e te lo pigli...😁
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 07, 2017, 07:20:29 am
...avevo letto questo articolo, è  proprio tra quelli che, nel documentarmi sull'orologiaio tedesco, me ne hanno fatto innamorare.
Ieri sera ho parlato con lui, ho delle news che faranno molto piacere agli amanti della buona orologeria classica: ermanno, alessandro, enrico ecc...
(Pensare che una volta avrei detto anche Leo.... maledetta forza oscura!!! 😠)

Come trovo 5 minuti vi racconto

C'è ancora del buono però!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 07, 2017, 07:56:45 am
Non posso dire che mi piacciano tutti, ma questo è un dettaglio per chi può costruirti l'orologio come vuoi tu, come un abito su misura.

Visto che siamo in pieno sogno, io vorrei una ripetizione minuti con calendario perpetuo a finestrelle il tutto in cassa tonda di 38x9,5mm con quadrante in smalto bianco grand-feu e numeri arabi applicati in oro giallo.
Che dite, me lo farebbe?

Sognare non costa nulla....
 :) :) :) :) :)

Sognare no, ma se poi te lo fa lo paghi e te lo pigli...😁
Non è cosa per comuni mortali.
Credo che un orologio simile (sempre che accettasse di realizzarlo) non potrei pagarlo nemmeno se vendessi tutti i miei averi.
Oltretutto credo che Klings sia più orientato verso le complicazioni legate all'organo regolatore ed al miglioramento dell'isocronismo che a quelle classiche.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 07, 2017, 10:13:03 am
Stefano, non credo sia così, Klings dai suoi scritti mi fa riflessioni completamente opposte, è molto eccitato dal percorso iniziato da qualche mese di cui è assolutamente convinto e che lo sta portando alla -semplificazione- con un solo tempo dalla meccanica tutta studiata alle migliori soluzioni per la massima affidabilità, l'incredibile architettura del movimento (pensa ai suoi ponti tubolari) e le finiture esasperate. Ti confido che mi ha mandato dei particolari piccolissimidell'orologio che sta elaborando, dimensioni della punta di un cerino, finiti ad anglage, incisi e lavorati con micron di colore in cui il "maniaco" mi scrive che vuole ora provare a riempirlo con uno strato più sottile di appena 0,5mm di colore, perchè così l'effetto è essai più elegante! :o :o

Nel mio settore, soltanto gli artisti davvero straordinari, riescono (apparentemente) a semplificare le opere ottenendo addirittura un risultato d'insieme migliore  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 07, 2017, 10:28:46 am
Però sbaglio o non è interessato alle complicazioni tradizionali (tipo appunto ripetizioni e perpetui)?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 07, 2017, 12:46:53 pm
Però sbaglio o non è interessato alle complicazioni tradizionali (tipo appunto ripetizioni e perpetui)?

...a questo non so risponderti
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 07, 2017, 17:10:40 pm
http://quillandpad.com/2017/06/05/first-christian-klings-watch-ever-offered-secondary-market-comes-auction-christies-june-21-2017-sale-rare-watches-american-icons-new-york-city/
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 07, 2017, 17:19:39 pm
(http://i66.tinypic.com/11iegzo.jpg)

(http://i63.tinypic.com/95mwk1.jpg)

(http://i66.tinypic.com/14ty9hi.jpg)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Buchinafina - Giugno 07, 2017, 17:49:21 pm
Questa è Arte!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 07, 2017, 17:52:58 pm
(http://i65.tinypic.com/2eyz3ae.jpg)

(http://i63.tinypic.com/15cyow4.jpg)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 07, 2017, 18:02:05 pm
Questa è Arte!


Quoto ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 07, 2017, 18:47:01 pm
Che particolari !!!!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: PESSOA67 - Giugno 08, 2017, 09:55:21 am
Sempre più in alto..................
Roberto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Giugno 09, 2017, 14:32:59 pm
Darei qualsiasi cosa per andare  a fare il garzone nel suo laboratorio
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 10, 2017, 22:47:33 pm
Darei qualsiasi cosa per andare  a fare il garzone nel suo laboratorio

 :D :D :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 11, 2017, 11:08:06 am
Darei qualsiasi cosa per andare  a fare il garzone nel suo laboratorio

 :D :D :D


Così gliene rubi un paio e li porti giù!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 11, 2017, 11:32:57 am
...non credo ne abbia mai un pezzo in piu di quel che sta realizzando!
Rubi poco  ;D (anche se...rubi bene)  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Giugno 11, 2017, 17:47:49 pm
Noto con estremo piacere che ha realizzato un orologio da tasca, come faceva il grande maestro Daniels.
Nel mio piccolo sto realizzando un orologio da tasca con una patina particolare. Si tratta di un perpetuo realizzato sui due lati. Mi sono ispirato all'inventore Brocot. Per com'è fatta non sarebbe possibile realizzarlo su un orologio da polso.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 11, 2017, 17:56:08 pm
....e lo dico cosi??!!
Sarebbe bello se, come Michele con il suo orologio da polso, aprissi un topic da tener aggiornato con i tanti passaggi e difficoltà che ti troverai davanti continuamente, sarebbe istruttivo e farebbe capire a tutti noi quanto è complesso la realizzazione di un orologio artigianale.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Giugno 11, 2017, 22:28:40 pm
Noto con estremo piacere che ha realizzato un orologio da tasca, come faceva il grande maestro Daniels.
Nel mio piccolo sto realizzando un orologio da tasca con una patina particolare. Si tratta di un perpetuo realizzato sui due lati. Mi sono ispirato all'inventore Brocot. Per com'è fatta non sarebbe possibile realizzarlo su un orologio da polso.

Interessante... dammi info :P
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Giugno 11, 2017, 22:58:56 pm
....e lo dico cosi??!!
Sarebbe bello se, come Michele con il suo orologio da polso, aprissi un topic da tener aggiornato con i tanti passaggi e difficoltà che ti troverai davanti continuamente, sarebbe istruttivo e farebbe capire a tutti noi quanto è complesso la realizzazione di un orologio artigianale.

 :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 11, 2017, 23:48:12 pm
Concordo con quanto detto da Claudio!
Apri un topic e facci sognare e, più che altro, capire...visto che abbiamo questa opportunità!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Giugno 12, 2017, 16:02:53 pm
Allego questo link che spiega molto bene il funzionamento del calendario. Si tratta solo di miniaturizzare e costruire tutto l'occorrente ..
Spero si possa pubblicare

http://www.clockmaker.it/unpoditeo25.htm
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 12, 2017, 21:44:26 pm
...mi è sembrato il posto giusto dove postare questo link che mi ha fatto notare Antonio.
Trovo sempre terribilmente interessanti le parole di Dufour, uomo pensante mai banale

https://www.letemps.ch/economie/2017/06/08/philippe-dufour-montres-denrees-perissables
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 13, 2017, 00:39:40 am
Intervista molto interessante:il grande orologiaio si direbbe abbia capito strategie di marketing che sono sfuggite agli addetti.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: PESSOA67 - Giugno 13, 2017, 09:33:40 am
Sempre bello leggerlo...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 13, 2017, 10:39:50 am
Se c'è passione, arte e talento(tanti di tutti e 3), alla fine avranno ragione anche su immagine e mercato.
Dufour oggi è l'icona massima dell'arte orologiera alle più alte sfere.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 13, 2017, 11:09:12 am
Comunque questo lo trovo particolarmente bello...

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 13, 2017, 12:01:03 pm
Comunque questo lo trovo particolarmente bello...

A me piace proprio il suo "stile" però tra i Tourbillon gli preferisco ancora il N.7, anche se il movimento del Tourbillon Desmodromic è più stimolante

(http://i66.tinypic.com/23i9w87.jpg)

Se andiamo sul dial solo tempo con secondi al 6,  trovo che il modello con movimento tubolare non ha eguali

http://www.watchprosite.com/page-wf.forumpost/fi-16/ti-911958/pi-6264258/



Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: guagua72 - Giugno 13, 2017, 12:20:51 pm
Io di desmodromico conoscevo solo il motore della Ducati.
Effettivamente però tra una distribuzione e un movimento non ci sono poi grandissime differenze.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 13, 2017, 12:39:49 pm
...in effetti, pare che il modello sia stato ispirato dal fatto che, il committente fosse un appassionato Ducati
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 13, 2017, 16:37:49 pm
Anche questo non è malaccio direi.
Forse semplice di design, ma dial di grande equilibrio e raffinatezza.





Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Giugno 13, 2017, 16:44:12 pm
non ne fa uno brutto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 13, 2017, 17:01:30 pm
Perchè nella gran parte dei casi riprende stilemi classici di grandi orologiai del passato come Breguet. E mi pare anche cosa buona e giusta il non voler stravolgere tutto con un famolo strano.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 13, 2017, 17:32:48 pm
Esiste l'orologeria del "famolo strano" e fortunatamente l'orologeria che rispetta i canoni estetici più tradizionali.
Le innovazioni dovrebbero stare piú dentro e non essere ostentate per forza fuori come sovente avviene.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 13, 2017, 18:05:08 pm
Davvero tutti belli.
Ma io non denigrerei il famo strano a prescindere. Ci son cose davvero belle.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 13, 2017, 18:28:07 pm
Davvero tutti belli.
Ma io non denigrerei il famo strano a prescindere. Ci son cose davvero belle.

...come ad esempio il Tourbillon Verticale di Cabestan e  l'X-TREM 1 di Claret
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 13, 2017, 18:47:34 pm
Claret è il mio preferito! L'unico peccato sono i costi uguali ad un appartamento a Roma!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 13, 2017, 20:18:15 pm
Beh...si parlava di orologeria diversa, appetibile, affascinante... non economica!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 13, 2017, 20:31:11 pm
Beh...si parlava di orologeria diversa, appetibile, affascinante... non economica!  :D

Assolutamente!  :D

L' Xtreme 1 mi fa venire il sangue al cervello!!! Magnifico!!!

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Giugno 13, 2017, 20:46:27 pm
Davvero tutti belli.
Ma io non denigrerei il famo strano a prescindere. Ci son cose davvero belle.

...come ad esempio il Tourbillon Verticale di Cabestan e  l'X-TREM 1 di Claret
Indovina chi per un periodo ha montato le ripetizioni per Claret?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 13, 2017, 20:56:03 pm
Beh...si parlava di orologeria diversa, appetibile, affascinante... non economica!  :D

Assolutamente!  :D

L' Xtreme 1 mi fa venire il sangue al cervello!!! Magnifico!!!

...se qualcuno volesse regalarmelo, gli preferirei il Cabestan

(http://i66.tinypic.com/dsnqq.jpg)

(http://i68.tinypic.com/308ff3p.jpg)

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 13, 2017, 21:03:26 pm
Davvero tutti belli.
Ma io non denigrerei il famo strano a prescindere. Ci son cose davvero belle.

...come ad esempio il Tourbillon Verticale di Cabestan e  l'X-TREM 1 di Claret
Indovina chi per un periodo ha montato le ripetizioni per Claret?


Claret ha fatto complicazioni per numerosissime case.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Giugno 13, 2017, 22:56:59 pm
Davvero tutti belli.
Ma io non denigrerei il famo strano a prescindere. Ci son cose davvero belle.

...come ad esempio il Tourbillon Verticale di Cabestan e  l'X-TREM 1 di Claret
Indovina chi per un periodo ha montato le ripetizioni per Claret?


Claret ha fatto complicazioni per numerosissime case.

Infatti...
Ha lavorato per Harry Winston, Jean Dunand, Guy Ellia, Ellicot, DelaCour, Jorg Hysek, Bovet, Girard Perregaux (Opera three) etc etc etc...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 14, 2017, 01:32:59 am
Beh...si parlava di orologeria diversa, appetibile, affascinante... non economica!  :D

Assolutamente!  :D

L' Xtreme 1 mi fa venire il sangue al cervello!!! Magnifico!!!

...se qualcuno volesse regalarmelo, gli preferirei il Cabestan

(http://i66.tinypic.com/dsnqq.jpg)

(http://i68.tinypic.com/308ff3p.jpg)
Questi sono esercizi di meccanica e di stile,non indossabili.
E di macchine inindossabili se ne potrebbero pensare un'infinita',credo non sarebbe neanche difficile.
Difficile e' produrre qualcosa di complicato e nel contempo non vistoso,di diametro contenuto e spessore limitato.
Negli anni di orologi perfettamente aderenti al "mio" programma ne sono stati prodotti,proprio da quelle industrie che poi hanno rinnegato il proprio savoir faire
Spesso concepiti da quegli stessi orologiai...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 08:38:34 am
...non sono d'accordo Ermanno, un'orologeria rivisitata in modo completamente diverso e originale, meccanicamente complessa e molto affascinante, entro dimensioni ancora indossabili, perchè 46x36x16,5...

(http://i63.tinypic.com/rqvfpt.jpg)

(http://i65.tinypic.com/30i7xj7.jpg)

(http://i68.tinypic.com/inh1rt.jpg)

(http://i68.tinypic.com/j9svuo.jpg)

personalmente l'apprezzo più dell'ennesimo modello uguale a mille altri in produzione e vintage... se consideriamo che l'altro giorno ero in una grande orologeria di Roma e la commessa mi ha detto che tutti i crono sono 42/43x15/16mm (Omega, Tag Heuer, Zenith... ), immagino si riferisse a tutti gli Eta e similari

(http://i67.tinypic.com/2uhpm5l.jpg)

(http://i64.tinypic.com/9qky8y.jpg)

Considerando che quest'ultimi tra Speed e similari sono i più venduti del settore.... non mi pare siano le dimensioni il problema principale, io preferisco i primi, almeno sono affascinanti e originali.
 se invece parliamo dei prezzi allora il discorso è tutt'altro
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 14, 2017, 09:45:43 am
Concordo in pieno con Claudio.
E tra i famo strano molti Urwerk e i Legacy sono spettacolari.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 14, 2017, 11:33:13 am
...non sono d'accordo Ermanno, un'orologeria rivisitata in modo completamente diverso e originale, meccanicamente complessa e molto affascinante, entro dimensioni ancora indossabili, perchè 46x36x16,5...

(http://i63.tinypic.com/rqvfpt.jpg)

(http://i65.tinypic.com/30i7xj7.jpg)

(http://i68.tinypic.com/inh1rt.jpg)

(http://i68.tinypic.com/j9svuo.jpg)

personalmente l'apprezzo più dell'ennesimo modello uguale a mille altri in produzione e vintage... se consideriamo che l'altro giorno ero in una grande orologeria di Roma e la commessa mi ha detto che tutti i crono sono 42/43x15/16mm (Omega, Tag Heuer, Zenith... ), immagino si riferisse a tutti gli Eta e similari

(http://i67.tinypic.com/2uhpm5l.jpg)

(http://i64.tinypic.com/9qky8y.jpg)

Considerando che quest'ultimi tra Speed e similari sono i più venduti del settore.... non mi pare siano le dimensioni il problema principale, io preferisco i primi, almeno sono affascinanti e originali.
 se invece parliamo dei prezzi allora il discorso è tutt'altro

I 16,5mm sono tanta roba, io scartai il P.O. Omega per lo spessore eccessivo di 15,7mm(ed era un professionale 600mt)
Venduto anche il 16600 per lo stesso motivo (14,7mm)

Un orologio di quel genere con quelle misure per me è eccessivo, ma come tutti gli eccessi può avere la sua attrattiva e i suoi estimatori.
Incommentabili i crono di oggi con 15/16mm di spessore, anche fronte di semplicità meccaniche che non implicherebbero alcuno spazio del genere, ed anche il peso e la comodità ne risentono
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: guagua72 - Giugno 14, 2017, 11:42:28 am
Allora, mi esprimo per un attimo avanzando alcune critiche, a me gli orologi piacciono tutti, purtroppo quei braccialetti neri mi danno molto da fare, non è che state scherzando eh? Ditelo perchè ci sto iniziando a credere.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 12:01:32 pm
Allora, mi esprimo per un attimo avanzando alcune critiche, a me gli orologi piacciono tutti, purtroppo quei braccialetti neri mi danno molto da fare, non è che state scherzando eh? Ditelo perchè ci sto iniziando a credere.

Giorgio scusa ma, sarà che sto facendo mille cose assieme però, non ho capito a cosa ti stai riferendo  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: guagua72 - Giugno 14, 2017, 12:19:21 pm
...non sono d'accordo Ermanno, un'orologeria rivisitata in modo completamente diverso e originale, meccanicamente complessa e molto affascinante, entro dimensioni ancora indossabili, perchè 46x36x16,5...

(http://i63.tinypic.com/rqvfpt.jpg)

(http://i65.tinypic.com/30i7xj7.jpg)

(http://i68.tinypic.com/inh1rt.jpg)

(http://i68.tinypic.com/j9svuo.jpg)

personalmente l'apprezzo più dell'ennesimo modello uguale a mille altri in produzione e vintage... se consideriamo che l'altro giorno ero in una grande orologeria di Roma e la commessa mi ha detto che tutti i crono sono 42/43x15/16mm (Omega, Tag Heuer, Zenith... ), immagino si riferisse a tutti gli Eta e similari

(http://i67.tinypic.com/2uhpm5l.jpg)

(http://i64.tinypic.com/9qky8y.jpg)

Considerando che quest'ultimi tra Speed e similari sono i più venduti del settore.... non mi pare siano le dimensioni il problema principale, io preferisco i primi, almeno sono affascinanti e originali.
 se invece parliamo dei prezzi allora il discorso è tutt'altro
Mi riferivo a questi polsi coi bracciali neri e quegli orologi neri. Non so mi sembravano esagerati e un pò "fuori". Mentre altri meccanicamente li apprezzo ( tipo cabestan)  alcuni troppo esagerati e portati, passami il termine, così con l'acceleratore spinto, esteticamente no.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 12:23:43 pm
aahhhhh....ma era solo per mostrare la vestibilità, quei modelli ci sono in tutti i colori di metallo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 14, 2017, 14:23:40 pm
Claudio,non sono macchine indossabili da persone normali e comuni.
Potrebbero portarle al polso coloro che indossano la giacca senza la camicia,che sono gli stessi che indossano i braccialetti.
I calciatori,primo esempio che mi viene in mente.
Conosco Claret dai tempi del tourbillon Corum (tu portavi i calzoni corti) ed ho nei suoi confronti un'ammirazione profonda.Queste ultime sono belle macchine,non c'e' dubbio,ma non chiamiamoli orologi da polso perche' non lo sono.
Ancora,non te la prendere,non si possono paragonare orologi prodotti 50 anni fa con i moderni.I paragoni si fanno tra simili.
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: PESSOA67 - Giugno 14, 2017, 17:05:00 pm
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...
[/quote]

Ogni tanto Ermanno pone delle pietre miliari..
Roberto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 14, 2017, 18:44:35 pm
Credo più che altro siano opinioni personali. Sia la sua che quella di Claudio.
Gli oracoli non esistono, ne da una parte ne dall'altra.
Alla storia si guarda per proiettarsi nel futuro.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 21:40:00 pm
Claudio,non sono macchine indossabili da persone normali e comuni.
Potrebbero portarle al polso coloro che indossano la giacca senza la camicia,che sono gli stessi che indossano i braccialetti.
I calciatori,primo esempio che mi viene in mente.
Conosco Claret dai tempi del tourbillon Corum (tu portavi i calzoni corti) ed ho nei suoi confronti un'ammirazione profonda.Queste ultime sono belle macchine,non c'e' dubbio,ma non chiamiamoli orologi da polso perche' non lo sono.
Ancora,non te la prendere,non si possono paragonare orologi prodotti 50 anni fa con i moderni.I paragoni si fanno tra simili.
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...

Ermanno mi credi se ti dico che non riesco a capire perchè non possano esser indossabili i 2 orologi indicati in foto?
io sono una pippa come calciatore ma l'indosserei volentieri  ;D
sono grandi? si lo sono ma non più grandi dei tanti 42/45x15/16mm che si vendono per la maggiore: Omega Mark II, il Blancpain Bathyscaphe, Rolex Deepsea ecc...
questi sportivi non li abbiamo mai visti sotto una giacca? vestono come i 2 orologi in fotografia o sei d'accordo con me che sono meno ergonomici e piacevoli sotto una camicia?
eppure Ermanno sono questi gli orologi che si vendono...
tu sai quali sono i miei orologi e sai quanto sono attento alle dimensioni ma a questi orologi, avendo possibilità economiche infinite gli perdonerei quei 2/3 mm in più dal momento hanno delle peculiarità di originalità, fantasia ed eccezionalità meccanica, gli altri cosa hanno?
Io l'indosserei orgoglioso e me li guarderei soddisfatto in continuazione.

la storia di un orologio mi suggestiona Ermanno e se avessi la tua cultura orologiera sarei un buon cliente di vintage...
però è anche vero che per me l'orologeria non è morta 30 anni fa e mi affascina chi ricerca e propone una "nuova" orologeria classica come Voutilainen, Klings e Smith... e anche chi, con cultura e capacità, propone un'orologeria "visionaria",  come Cabestan e Claret
So onnivoro Ermà  ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 14, 2017, 21:53:24 pm
Claudio,non sono macchine indossabili da persone normali e comuni.
Potrebbero portarle al polso coloro che indossano la giacca senza la camicia,che sono gli stessi che indossano i braccialetti.
I calciatori,primo esempio che mi viene in mente.
Conosco Claret dai tempi del tourbillon Corum (tu portavi i calzoni corti) ed ho nei suoi confronti un'ammirazione profonda.Queste ultime sono belle macchine,non c'e' dubbio,ma non chiamiamoli orologi da polso perche' non lo sono.
Ancora,non te la prendere,non si possono paragonare orologi prodotti 50 anni fa con i moderni.I paragoni si fanno tra simili.
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...

Ermanno mi credi se ti dico che non riesco a capire perchè non possano esser indossabili i 2 orologi indicati in foto?
io sono una pippa come calciatore ma l'indosserei volentieri  ;D
sono grandi? si lo sono ma non più grandi dei tanti 42/45x15/16mm che si vendono per la maggiore: Omega Mark II, il Blancpain Bathyscaphe, Rolex Deepsea ecc...
questi sportivi non li abbiamo mai visti sotto una giacca? vestono come i 2 orologi in fotografia o sei d'accordo con me che sono meno ergonomici e piacevoli sotto una camicia?
eppure Ermanno sono questi gli orologi che si vendono...
tu sai quali sono i miei orologi e sai quanto sono attento alle dimensioni ma a questi orologi, avendo possibilità economiche infinite gli perdonerei quei 2/3 mm in più dal momento hanno delle peculiarità di originalità, fantasia ed eccezionalità meccanica, gli altri cosa hanno?
Io l'indosserei orgoglioso e me li guarderei soddisfatto in continuazione.

la storia di un orologio mi suggestiona Ermanno e se avessi la tua cultura orologiera sarei un buon cliente di vintage...
però è anche vero che per me l'orologeria non è morta 30 anni fa e mi affascina chi ricerca e propone una "nuova" orologeria classica come Voutilainen, Klings e Smith... e anche chi, con cultura e capacità, propone un'orologeria "visionaria",  come Cabestan e Claret
So onnivoro Ermà  ;D

Non avrei potuto scriverlo meglio.
Mi trovo d'accordo su tutto.
A parte il cabestan che non mi fa impazzire  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 22:07:26 pm
Claudio,non sono macchine indossabili da persone normali e comuni.
Potrebbero portarle al polso coloro che indossano la giacca senza la camicia,che sono gli stessi che indossano i braccialetti.
I calciatori,primo esempio che mi viene in mente.
Conosco Claret dai tempi del tourbillon Corum (tu portavi i calzoni corti) ed ho nei suoi confronti un'ammirazione profonda.Queste ultime sono belle macchine,non c'e' dubbio,ma non chiamiamoli orologi da polso perche' non lo sono.
Ancora,non te la prendere,non si possono paragonare orologi prodotti 50 anni fa con i moderni.I paragoni si fanno tra simili.
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...

Ermanno mi credi se ti dico che non riesco a capire perchè non possano esser indossabili i 2 orologi indicati in foto?
io sono una pippa come calciatore ma l'indosserei volentieri  ;D
sono grandi? si lo sono ma non più grandi dei tanti 42/45x15/16mm che si vendono per la maggiore: Omega Mark II, il Blancpain Bathyscaphe, Rolex Deepsea ecc...
questi sportivi non li abbiamo mai visti sotto una giacca? vestono come i 2 orologi in fotografia o sei d'accordo con me che sono meno ergonomici e piacevoli sotto una camicia?
eppure Ermanno sono questi gli orologi che si vendono...
tu sai quali sono i miei orologi e sai quanto sono attento alle dimensioni ma a questi orologi, avendo possibilità economiche infinite gli perdonerei quei 2/3 mm in più dal momento hanno delle peculiarità di originalità, fantasia ed eccezionalità meccanica, gli altri cosa hanno?
Io l'indosserei orgoglioso e me li guarderei soddisfatto in continuazione.

la storia di un orologio mi suggestiona Ermanno e se avessi la tua cultura orologiera sarei un buon cliente di vintage...
però è anche vero che per me l'orologeria non è morta 30 anni fa e mi affascina chi ricerca e propone una "nuova" orologeria classica come Voutilainen, Klings e Smith... e anche chi, con cultura e capacità, propone un'orologeria "visionaria",  come Cabestan e Claret
So onnivoro Ermà  ;D

Non avrei potuto scriverlo meglio.
Mi trovo d'accordo su tutto.
A parte il cabestan che non mi fa impazzire  :D

...a me quanto piace!! e piacciono anche le nuove versioni ma, purtroppo, quelle si che sono grandi!!

(http://i66.tinypic.com/v5ajvn.jpg)

(http://i66.tinypic.com/5pollx.jpg)

(http://i66.tinypic.com/mshu81.jpg)

che siamo andati O.T.???  :D :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 14, 2017, 22:37:08 pm
Vabbè alla fine era una discussione su un orologiaio indipendente, ci sta.
A me piace tantissimo Chaykin, fa degli orologio davvero particolari.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2017, 22:41:22 pm
Vabbè alla fine era una discussione su un orologiaio indipendente, ci sta.
A me piace tantissimo Chaykin, fa degli orologio davvero particolari.

....mi affascinava quello del cinema anche se... mi è venuto a noia presto!!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 14, 2017, 23:54:26 pm
Claudio,non sono macchine indossabili da persone normali e comuni.
Potrebbero portarle al polso coloro che indossano la giacca senza la camicia,che sono gli stessi che indossano i braccialetti.
I calciatori,primo esempio che mi viene in mente.
Conosco Claret dai tempi del tourbillon Corum (tu portavi i calzoni corti) ed ho nei suoi confronti un'ammirazione profonda.Queste ultime sono belle macchine,non c'e' dubbio,ma non chiamiamoli orologi da polso perche' non lo sono.
Ancora,non te la prendere,non si possono paragonare orologi prodotti 50 anni fa con i moderni.I paragoni si fanno tra simili.
Tu subisci il fascino delle avanguardie,io quello della storia...

Ermanno mi credi se ti dico che non riesco a capire perchè non possano esser indossabili i 2 orologi indicati in foto?
io sono una pippa come calciatore ma l'indosserei volentieri  ;D
sono grandi? si lo sono ma non più grandi dei tanti 42/45x15/16mm che si vendono per la maggiore: Omega Mark II, il Blancpain Bathyscaphe, Rolex Deepsea ecc...
questi sportivi non li abbiamo mai visti sotto una giacca? vestono come i 2 orologi in fotografia o sei d'accordo con me che sono meno ergonomici e piacevoli sotto una camicia?
eppure Ermanno sono questi gli orologi che si vendono...
tu sai quali sono i miei orologi e sai quanto sono attento alle dimensioni ma a questi orologi, avendo possibilità economiche infinite gli perdonerei quei 2/3 mm in più dal momento hanno delle peculiarità di originalità, fantasia ed eccezionalità meccanica, gli altri cosa hanno?
Io l'indosserei orgoglioso e me li guarderei soddisfatto in continuazione.

la storia di un orologio mi suggestiona Ermanno e se avessi la tua cultura orologiera sarei un buon cliente di vintage...
però è anche vero che per me l'orologeria non è morta 30 anni fa e mi affascina chi ricerca e propone una "nuova" orologeria classica come Voutilainen, Klings e Smith... e anche chi, con cultura e capacità, propone un'orologeria "visionaria",  come Cabestan e Claret
So onnivoro Ermà  ;D
Claudio,spero si sia capito che come macchine mi piacciano molto e che se potessi...
sono pero' convinto convinto che siano orologi che non si possono indossare,al pari dei mastodonti da te citati.Il fatto che si vendano,i dinosauri,non mi fa cambiare opinione,anzi:sono sempre stato,a livello umano,un sostenitore delle elites e un detrattore delle pecore.

Possiamo dire che progettare e costruire un orologio e' un po' piu' facile,oggi, che quaranta anni fa?E che un secolo fa le cose erano ancora piu' difficili?Sapessi quante volte ho pensato di abbandonare i polso in favore dei tasca...purtroppo sarebbe stata una collezione che mi sarei goduta poco o niente.

Per fortuna non conosco l'invidia e sono contento di tanto in tanto di poter vedere live i tuoi Orologi;non sono solo il segno di una passione ma di una Cultura che pur giovane temporalmente ha messo radici molto profonde. ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: BadoeroII - Giugno 15, 2017, 01:40:25 am
Mi piacciono gli orologi del topic in questione perché mi piace Breguet , ma quei così strani fatti di cilindri , catene , ecc non mi piacciono.
Non mi piacciono esteticamente perché li trovo "grossier" senza tradizione alcuna , fatti giusto per stupire perché va di moda il famolo strano.
A mio avviso importabili senza risultare pacchiani ! MA soprattutto visto che devo poter leggere l'ora, su quegli orologi avrei serie difficoltà.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 15, 2017, 09:49:23 am
Mi piacciono gli orologi del topic in questione perché mi piace Breguet , ma quei così strani fatti di cilindri , catene , ecc non mi piacciono.
Non mi piacciono esteticamente perché li trovo "grossier" senza tradizione alcuna , fatti giusto per stupire perché va di moda il famolo strano.
A mio avviso importabili senza risultare pacchiani ! MA soprattutto visto che devo poter leggere l'ora, su quegli orologi avrei serie difficoltà.

...in effetti, in questo genere di orologi, comprendere l'ora non è facile  :D :D ;D

(http://i64.tinypic.com/e6vgu9.jpg)

(http://i64.tinypic.com/2iifxwy.jpg)

Anch'io Dario amo molto lo stile classico breguet: da Breguet a Roth, da Voutilainen a Smith ma ciò non m'impedisce di veder anche altro.
Amo perdutamente l'opera classica e drammatica di Caravaggio o quella ironica di Paolo Uccello ma ciò non m'impedisce di amare altrettanto il cubismo di Picasso, l'espressionismo di Bacon, l'astrattismo di Kandinsky o il concettualismo di Fontana.

Per me poi, veder catene, ruotismi e altro in questo Cabestan ha una tradizione ben specifica, legata ai meravigliosi automi che nascono alla fine del '700 con Droz e che nell'ottocento stimolarono le menti orologiere più fantasiose e geniali... l'estetica poi ha dei chiari rimandi allo steampunk...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 15, 2017, 10:33:08 am
Per fortuna non conosco l'invidia e sono contento di tanto in tanto di poter vedere live i tuoi Orologi;non sono solo il segno di una passione ma di una Cultura che pur giovane temporalmente ha messo radici molto profonde. ;)

Sinceramente grazie Ermanno per le belle parole
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Giugno 15, 2017, 14:51:50 pm
Amo perdutamente l'opera classica e drammatica di Caravaggio o quella ironica di Paolo Uccello ma ciò non m'impedisce di amare altrettanto il cubismo di Picasso, l'espressionismo di Bacon, l'astrattismo di Kandinsky o il concettualismo di Fontana.

In tutti ci sono elementi affascinanti, che un amante dell'arte deve conoscere e saper apprezzare.

Ma ciò non significa che - al di là dei gusti personali - siano dello stesso livello...

A me può piacere (gusto personale) Baricco più di Dante, perché lo giudico più "moderno", più leggibile, più vicino alla mia sensibilità, ecc.
Ma Baricco non allaccia le scarpe a Dante. :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: corrado71 - Giugno 15, 2017, 16:39:00 pm
Orologi meravigliosi questi Klings.
Ho trovato un video del Tourbillon Desmodromic e, da vecchio ducatista, non ho resistito. Il funzionamento è particolare, tempo permettendo mi documenterò su questo sistema.
https://youtu.be/7uFFnBTeF9g
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 21, 2017, 21:52:24 pm
...sono felice, un po di giustizia tra tanti Rolex, Omega e Heuer di dubbio valore venduti a prezzi esilaranti
è il primo Klings da polso che sia mai stato battuto in un'asta... se ci mettiamo anche i diritti l'orologio è stato aggiudicato a quasi il doppio del suo costo di appena 3 anni fa
Voutilainen è aggiudicato a prezzi superiori al nuovo
Smith a prezzi assai superiore al prezzo di commissione
Dufour non ne parliamo
Insomma, fortunatamente, per il mercato non esistono solo orologi modali da apericena

(http://i68.tinypic.com/hrh9b9.jpg)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 21, 2017, 22:32:14 pm
Un loro mercato lo hanno. Che si stia sviluppando da qualche anno a sta parte è innegabile.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 21, 2017, 23:29:50 pm
Hanno un mercato???
Un pezzo unico aggiudicato al prezzo di un 5712 mi fa pensare esattamente il contrario.

Dio salvi la Regina.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 21, 2017, 23:44:07 pm
...in un certo modo è quel che dicevo oggi a Roberto, un Dufour ha fatto 280k e si può pensar sia tanto sino a quando non scopriamo che uno dei tanti P.N. ne ha fatti 700!

Però Ermanno, io credevo che quel Klings andasse addirittura invenduto perché:
orologiaio/brand sconosciuto, anse a goccia, design classico, oro giallo, 37mm di diametro...
Insomma tutti gli elementi rifiutati dal mercato e invece...
Invece il proprietario ci ha persino guadagnato anziché il solito bagno di sangue: lo ribadisco, ne sono lieto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 22, 2017, 01:11:29 am
Qualche buongustaio in asta c'e' sempre.

Le case d'asta comunque contribuiscono all'appiattimento sui soliti 2 marchi,basta guardare le stime.
E se una stima massima parla per esempio di 10k trovare chi arrivi a 15 o 20 diventa pressoche' impossibile,anche se il pezzo li vale.
Il solito malcostume propinato da ignoranti osannati dalle masse che capiscono ancor meno. :'(
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 22, 2017, 08:11:49 am
Una rondine non fa primavera. Potevi esserci tu al posto dell'altro acquirente. E siete in due che comprano pezzi unici di Klings... dov'è il mercato? Li scambiate tra voi? ;D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 22, 2017, 08:26:25 am
Una rondine non fa primavera. Potevi esserci tu al posto dell'altro acquirente. E siete in due che comprano pezzi unici di Klings... dov'è il mercato? Li scambiate tra voi? ;D

Non ho detto Leo che c'è un mercato entusiasmante ma che temevo andasse invenduto per tutte le sue caratteristiche non modaiole e invece ci sono state ben 2 persone, se non di più, che se lo sono conteso. Pensa che perarrivare a quell'aggiudicazione ci saran voluti una ventina di rilanci almeno!! E chi se lo aspettava!  ;) ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 22, 2017, 08:46:34 am
Infatti. Pesate bene le parole che uno dice o scrive.
Fino a qualche anno fa non se li filava nessuno. Oggi gli interessati (pochi) iniziano a vedersi. Tanto che molti di loro hanno anche alzato i prezzi dei manufatti. Il che non significa che si vendono come i lamierini coronati anni 70-80, ma buon certo interesse iniziano a destarlo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 22, 2017, 08:49:53 am
Siamo comunque al cospetto di un mercato che sa di marcio dalla testa ai piedi.
Che premia solo insignificanti oggetti industriali.
E che,secondo me,e' prossimo all'implosione.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 22, 2017, 09:04:46 am
Il Breguet in questione costa meno di un chrono PP con movimento Lemania.
C'e' qualcosa che non torna...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 22, 2017, 09:20:40 am
Siamo comunque al cospetto di un mercato che sa di marcio dalla testa ai piedi.
Che premia solo insignificanti oggetti industriali.
E che,secondo me,e' prossimo all'implosione.

Sono d'accordissimo con te quasi si tutto.
Tranne l'implosione perché oramai sono anni che si è stabilizzato così....però come tu dici indubbiamente e marcio. Come qualsiasi cosa dove girano montagne di soldi.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 22, 2017, 09:30:19 am
Ermanno se un P.N. può fare 700k e in ogni asta internazionale se ne presentano almeno 2/3 in condizioni e provenienze dubbie e con grosse possibilità che sia un mischione di pezzi diversi e costano tutti più di quel Tourbillon e di altri orologi di pregio, è indubbio che sia un mercato "discutibile".
io non credo imploda, come tu dici, ma spero si pulisca e regolamenti meglio, così come accadde al mercato dell'arte nel dopoguerra, per far ciò però, deve crescere culturalmente la clientela... e non solo su scritte e pallettoni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 22, 2017, 09:45:47 am
Sono convinto che scoppiera',perche' non puo' vendersi a 30k un oggetto non raro la cui realizzazione,industriale,non costa un trentesimo.
Rimarranno solo i pezzi particolari,con valore intrinseco.
I "fuffati" torneranno con i piedi per terra ed avranno un valore corrispondente alla qualita',cioe' molto basso.

La cultura,imprescindibile in qualsivoglia campo,e' si un piacere ma e' anche sacrificio.
Io gli uomini da bar chini a scrutare quadranti e movimenti...non ce li vedo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Giugno 22, 2017, 09:55:36 am
Sono convinto che scoppiera',perche' non puo' vendersi a 30k un oggetto non raro la cui realizzazione,industriale,non costa un trentesimo.
Rimarranno solo i pezzi particolari,con valore intrinseco.
I "fuffati" torneranno con i piedi per terra ed avranno un valore corrispondente alla qualita',cioe' molto basso.

La cultura,imprescindibile in qualsivoglia campo,e' si un piacere ma e' anche sacrificio.
Io gli uomini da bar chini a scrutare quadranti e movimenti...non ce li vedo.

....-purtroppo- Ermanno, io non credo che si avvererà la tua previsione  ::) :(
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Giugno 22, 2017, 11:40:22 am
Per carità non sono nostradamus  ma non credo accadrà mai anzi...parliamo di lusso, di oggetti prettamente inutili. Il fatto che ci siano persone che studiano  quadranti referenze ecc non interessa. Non serve cultura per spendere xmila euro per un orologio. Se poi questo funge da investimento come fan credere allora li men che meno, e soprattutto in questo campo la cultura è nemica De non per qualche ghiera, quadrante, 6 sottosopra o indici errati. Per cui....
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 22, 2017, 12:16:08 pm
Sono convinto che scoppiera',perche' non puo' vendersi a 30k un oggetto non raro la cui realizzazione,industriale,non costa un trentesimo.
Rimarranno solo i pezzi particolari,con valore intrinseco.
I "fuffati" torneranno con i piedi per terra ed avranno un valore corrispondente alla qualita',cioe' molto basso.

La cultura,imprescindibile in qualsivoglia campo,e' si un piacere ma e' anche sacrificio.
Io gli uomini da bar chini a scrutare quadranti e movimenti...non ce li vedo.

....-purtroppo- Ermanno, io non credo che si avvererà la tua previsione  ::) :(

La penso come te. Questa bolla comincio a vederla davvero solida e duratura.
D'altronde come disse una volta Ale, la fuffa è l'elemento dell'orologio che più tiene il suo valore nel tempo.
Credo ci siano tutti i presupposti per pensare che sia proprio così...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: PESSOA67 - Giugno 22, 2017, 14:17:16 pm
Però l'incremento dei prezzi Rolex è per me quasi imbarazzante....non lo capisco, tutto qua.
Certo è che essendo in molti possessori ne sono felici, hanno comperato 5 anni fa a 4 e hanno 5.5 etc...ma mi domando se visto che è tutto un comperare e vendere non siano sempre usciti cmq dalle stesse tasche o quasi questi soldi...voglio dire che alla lunga compero oggi rivendo domani ricompero e rivendo forse non è che mi è arrivato tutto questo guadagno dal cielo.
Perchè viceversa chi ha acquistato 1 sola volta N anni fa e ancora ha in casa il suo bel Rolex con le sue preziose pellicole il guadagno ce l'ha ancora sulla carta; ma se dovesse vendere poi con il plus oggi cosa comprerebbe?
O dovrebbe rimanere senza orologio?
O dovrebbe comprare e poi aspettare altri diciamo 10 anni e sperare?
Tutto questo senza indossare o quasi sto benedetto orologio....
Mah....

Roberto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: e.m. - Giugno 22, 2017, 14:28:05 pm
Sono convinto che scoppiera',perche' non puo' vendersi a 30k un oggetto non raro la cui realizzazione,industriale,non costa un trentesimo.
Rimarranno solo i pezzi particolari,con valore intrinseco.
I "fuffati" torneranno con i piedi per terra ed avranno un valore corrispondente alla qualita',cioe' molto basso.

La cultura,imprescindibile in qualsivoglia campo,e' si un piacere ma e' anche sacrificio.
Io gli uomini da bar chini a scrutare quadranti e movimenti...non ce li vedo.

....-purtroppo- Ermanno, io non credo che si avvererà la tua previsione  ::) :(

La penso come te. Questa bolla comincio a vederla davvero solida e duratura.
D'altronde come disse una volta Ale, la fuffa è l'elemento dell'orologio che più tiene il suo valore nel tempo.
Credo ci siano tutti i presupposti per pensare che sia proprio così...
Non so se augurarmi che abbiate ragione voi od io.
Non essendo piu' tanto giovane forse non assistero' al de profundis,a voi certamente tocchera' un posto in prima fila.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Giugno 22, 2017, 17:42:28 pm
Sono convinto che scoppiera',perche' non puo' vendersi a 30k un oggetto non raro la cui realizzazione,industriale,non costa un trentesimo.
Rimarranno solo i pezzi particolari,con valore intrinseco.
I "fuffati" torneranno con i piedi per terra ed avranno un valore corrispondente alla qualita',cioe' molto basso.

La cultura,imprescindibile in qualsivoglia campo,e' si un piacere ma e' anche sacrificio.
Io gli uomini da bar chini a scrutare quadranti e movimenti...non ce li vedo.

....-purtroppo- Ermanno, io non credo che si avvererà la tua previsione  ::) :(

La penso come te. Questa bolla comincio a vederla davvero solida e duratura.
D'altronde come disse una volta Ale, la fuffa è l'elemento dell'orologio che più tiene il suo valore nel tempo.
Credo ci siano tutti i presupposti per pensare che sia proprio così...
Non so se augurarmi che abbiate ragione voi od io.
Non essendo piu' tanto giovane forse non assistero' al de profundis,a voi certamente tocchera' un posto in prima fila.


Ermà, te ce seppellisci tutti! :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 18, 2018, 20:04:24 pm
Riesumo il topic di C.Klings aperto da Claudio.


Dunque, grazie alla mostra Watchmakers ho avuto modo di ammirare da vicino gli orologi di Klings, due modelli per la precisione, il Classic e il Mellow Stripe. I due si distinguono fondamentalmente dal quadrante(il Mellow ha la riserva di carica al 12) e dalle proporzioni della cassa. 37mm il Classic e 38mm il Mellow S.


Debbo dire che mi hanno stregato. Sono davvero fatti benissimo, ma forse è dire poco. Direi che i pezzi trasudano artigianalità in ogni dettaglio. Il quadrante visto al lentino è splendido, è evidente la lavorazione manuale, le imperfezioni lievi della lavorazione non mancano, ma nel complesso e senza lente sono ovviamente perfetti e il "capello" non si nota.


Molto emozionante assistere ad una chiacchierata del Maestro mentre spiegava come funziona la commissione dei suoi orologi. In pratica puoi scegliere ciò che vuoi, persino le misure della cassa se la volessi più grande. Il bello è che lui, in caso di aumento delle dimensioni, riproporziona il tutto, rendendolo di nuovo armonico. Non ho capito esattamente come fa, ma pare che faccia ciò ed è incredibile.
La quantità di informazioni e di richieste del cliente non hanno quasi limite ed uno può letteralmente "cucirsi" l'orologio al polso come fosse un abito sartoriale.  :o
Ovviamente ci sono dei diktat. Il tutto è comunque a discrezione del Maestro e se qualche dettaglio è stonato secondo i suoi criteri di estetica, scordatevi del "vezzo troppo ardito".
Insomma grande flessibilità, ma non si esagera con accostamenti cromatici e se ci sono dettagli troppo osè per i canoni di Klings, non se ne fa nulla. Lui sa cosa e come abbinare a cosa. Vale per i colori e per altro di livello tecnico e di finiture, ma anche qui la scelta per farlo come ci piace non manca...


Abbiamo saputo che dei Grandi Maestri presenti alla mostra è l'unico che fa anche le casse dei suoi orologi, cosa che rende possibile quindi, una variazione a piacere per il cliente per quanto concerne diametro e spessore, sempre rispettando le proporzioni...


Incredibile, ma Klings usa il computer forse solo per internet e per le mail, o diciamo così, almeno per quello che è il suo lavoro lui usa solo carta e penna, fa disegni, pezzi e progetti tutti su carta. Quando l'ho sentito da lui e visto sono rimasto sorpreso. Meraviglioso. :-*


Il personaggio è davvero particolare, molto alla mano, sorridente, ma anche molto attento a ciò che gli si chiede. Ovviamente preciso e da quel poco che ho visto, anche di buona memoria. Una persona umile che ama il suo lavoro ed è anche entusiasta di fare nuove cose e soddisfare richieste del cliente che lo "stimolano a fare e provare".


Un gran personaggio davvero ed una orologeria la sua, realmente di altri tempi. Grande Klings! ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 18, 2018, 21:25:58 pm
Riesumo il topic di C.Klings aperto da Claudio.


Dunque, grazie alla mostra Watchmakers ho avuto modo di ammirare da vicino gli orologi di Klings, due modelli per la precisione, il Classic e il Mellow Stripe. I due si distinguono fondamentalmente dal quadrante(il Mellow ha la riserva di carica al 12) e dalle proporzioni della cassa. 37mm il Classic e 38mm il Mellow S.


Debbo dire che mi hanno stregato. Sono davvero fatti benissimo, ma forse è dire poco. Direi che i pezzi trasudano artigianalità in ogni dettaglio. Il quadrante visto al lentino è splendido, è evidente la lavorazione manuale, le imperfezioni lievi della lavorazione non mancano, ma nel complesso e senza lente sono ovviamente perfetti e il "capello" non si nota.


Molto emozionante assistere ad una chiacchierata del Maestro mentre spiegava come funziona la commissione dei suoi orologi. In pratica puoi scegliere ciò che vuoi, persino le misure della cassa se la volessi più grande. Il bello è che lui, in caso di aumento delle dimensioni, riproporziona il tutto, rendendolo di nuovo armonico. Non ho capito esattamente come fa, ma pare che faccia ciò ed è incredibile.
La quantità di informazioni e di richieste del cliente non hanno quasi limite ed uno può letteralmente "cucirsi" l'orologio al polso come fosse un abito sartoriale.  :o
Ovviamente ci sono dei diktat. Il tutto è comunque a discrezione del Maestro e se qualche dettaglio è stonato secondo i suoi criteri di estetica, scordatevi del "vezzo troppo ardito".
Insomma grande flessibilità, ma non si esagera con accostamenti cromatici e se ci sono dettagli troppo osè per i canoni di Klings, non se ne fa nulla. Lui sa cosa e come abbinare a cosa. Vale per i colori e per altro di livello tecnico e di finiture, ma anche qui la scelta per farlo come ci piace non manca...


Abbiamo saputo che dei Grandi Maestri presenti alla mostra è l'unico che fa anche le casse dei suoi orologi, cosa che rende possibile quindi, una variazione a piacere per il cliente per quanto concerne diametro e spessore, sempre rispettando le proporzioni...


Incredibile, ma Klings usa il computer forse solo per internet e per le mail, o diciamo così, almeno per quello che è il suo lavoro lui usa solo carta e penna, fa disegni, pezzi e progetti tutti su carta. Quando l'ho sentito da lui e visto sono rimasto sorpreso. Meraviglioso. :-*


Il personaggio è davvero particolare, molto alla mano, sorridente, ma anche molto attento a ciò che gli si chiede. Ovviamente preciso e da quel poco che ho visto, anche di buona memoria. Una persona umile che ama il suo lavoro ed è anche entusiasta di fare nuove cose e soddisfare richieste del cliente che lo "stimolano a fare e provare".


Un gran personaggio davvero ed una orologeria la sua, realmente di altri tempi. Grande Klings! ;)
Questo è proprio un orologiaio di cui non so nulla, di cui neppure saprei l'esistenza se non lo avessi letto qui, e prima ancora Claudio non me ne avesse parlato. Ho visto i suoi due orologi alla Mostra, sicuramente il loro quadrante era tra i più visibilmente e veramente artigianali della intera rassegna. A me è piaciuto il dettaglio della targhetta applicata piccolissima col nome. Mi sembra una buona idea ed in passato mi era sembrata una ottima alternativa a non mettere il nome proprio. Mi fa piacere che qualcuno lo abbia fatto.
Mi piacerebbe vedere se veramente fa tanto o tutto in quel modo. Se lo facesse la cosa mi lascerebbe abbastanza perplesso. Ma ancora più perplesso mi lascia il fatto che non usi il computer per il suo lavoro. A che pro? Io per il prodotto finito vedo solo svantaggi dal non uso del computer.
Poi, è anche vero che in un mondo pieno di orologi ci sta pure una stranezza simile, ma difficilmente mi sembra possa essere un modello oppure lasciare gran traccia di sé o del suo lavoro. My 2 cents.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 18, 2018, 21:54:27 pm
Riesumo il topic di C.Klings aperto da Claudio.


Dunque, grazie alla mostra Watchmakers ho avuto modo di ammirare da vicino gli orologi di Klings, due modelli per la precisione, il Classic e il Mellow Stripe. I due si distinguono fondamentalmente dal quadrante(il Mellow ha la riserva di carica al 12) e dalle proporzioni della cassa. 37mm il Classic e 38mm il Mellow S.


Debbo dire che mi hanno stregato. Sono davvero fatti benissimo, ma forse è dire poco. Direi che i pezzi trasudano artigianalità in ogni dettaglio. Il quadrante visto al lentino è splendido, è evidente la lavorazione manuale, le imperfezioni lievi della lavorazione non mancano, ma nel complesso e senza lente sono ovviamente perfetti e il "capello" non si nota.


Molto emozionante assistere ad una chiacchierata del Maestro mentre spiegava come funziona la commissione dei suoi orologi. In pratica puoi scegliere ciò che vuoi, persino le misure della cassa se la volessi più grande. Il bello è che lui, in caso di aumento delle dimensioni, riproporziona il tutto, rendendolo di nuovo armonico. Non ho capito esattamente come fa, ma pare che faccia ciò ed è incredibile.
La quantità di informazioni e di richieste del cliente non hanno quasi limite ed uno può letteralmente "cucirsi" l'orologio al polso come fosse un abito sartoriale.  :o
Ovviamente ci sono dei diktat. Il tutto è comunque a discrezione del Maestro e se qualche dettaglio è stonato secondo i suoi criteri di estetica, scordatevi del "vezzo troppo ardito".
Insomma grande flessibilità, ma non si esagera con accostamenti cromatici e se ci sono dettagli troppo osè per i canoni di Klings, non se ne fa nulla. Lui sa cosa e come abbinare a cosa. Vale per i colori e per altro di livello tecnico e di finiture, ma anche qui la scelta per farlo come ci piace non manca...


Abbiamo saputo che dei Grandi Maestri presenti alla mostra è l'unico che fa anche le casse dei suoi orologi, cosa che rende possibile quindi, una variazione a piacere per il cliente per quanto concerne diametro e spessore, sempre rispettando le proporzioni...


Incredibile, ma Klings usa il computer forse solo per internet e per le mail, o diciamo così, almeno per quello che è il suo lavoro lui usa solo carta e penna, fa disegni, pezzi e progetti tutti su carta. Quando l'ho sentito da lui e visto sono rimasto sorpreso. Meraviglioso. :-*


Il personaggio è davvero particolare, molto alla mano, sorridente, ma anche molto attento a ciò che gli si chiede. Ovviamente preciso e da quel poco che ho visto, anche di buona memoria. Una persona umile che ama il suo lavoro ed è anche entusiasta di fare nuove cose e soddisfare richieste del cliente che lo "stimolano a fare e provare".


Un gran personaggio davvero ed una orologeria la sua, realmente di altri tempi. Grande Klings! ;)
Questo è proprio un orologiaio di cui non so nulla, di cui neppure saprei l'esistenza se non lo avessi letto qui, e prima ancora Claudio non me ne avesse parlato. Ho visto i suoi due orologi alla Mostra, sicuramente il loro quadrante era tra i più visibilmente e veramente artigianali della intera rassegna. A me è piaciuto il dettaglio della targhetta applicata piccolissima col nome. Mi sembra una buona idea ed in passato mi era sembrata una ottima alternativa a non mettere il nome proprio. Mi fa piacere che qualcuno lo abbia fatto.
Mi piacerebbe vedere se veramente fa tanto o tutto in quel modo. Se lo facesse la cosa mi lascerebbe abbastanza perplesso. Ma ancora più perplesso mi lascia il fatto che non usi il computer per il suo lavoro. A che pro? Io per il prodotto finito vedo solo svantaggi dal non uso del computer.
Poi, è anche vero che in un mondo pieno di orologi ci sta pure una stranezza simile, ma difficilmente mi sembra possa essere un modello oppure lasciare gran traccia di sé o del suo lavoro. My 2 cents.

...e anche qui abbiamo messo il timbro Mbelt! Ho la sensazione che se anche avessi fatto la mostra di HYT, MB&F, Gronefeld, MDT e Journe, li avresti comunque massacrati. Ma è possibile non riesci a dire qualcosa di positivo???
Ma se tutti mentono e tutti sbagliano... mi domando, ma non potresti esser tu quello che ha qualcosa che non va??
Sono BLASFEMO!!!??

In un mondo dove di certo non mancano orologi studiati con moderni software e macchine diverse, c'è qualcuno che probabilmente pensa che, per chi ricerca quel genere di orologeria c'è già molta offerta.
Klings ha voglia di lavorare in modo diverso, più manuale, offrendo con la sua orologeria quella poesia che ad esempio Leandro dichiara di voler ricercare, anche se ciò volesse dire lasciare il passo alla perfezione micrometrica offerta dalle macchine. D'altronde se piacesse soltanto il tuo genere compreremmo tutti i tuoi stessi orologi, ti pare?

Ho un intenso scambio epistolare con Klings oramai da un paio di anni, volevo un suo tourbillon sul genere del n.7, ma mentre ne parlavamo, imprevedibilmente mi è capitata l'occasione di poter raggiungere il mio più grande Dream Watch e allora ho dovuto soprassedere.
Ora il mio desiderio è poter studiare con lui un nuovo Open Dial ma, come hanno potuto sentire Leandro e Roberto, Klings in questo momento preferisce concentrarsi su questo nuovo orologio che lo sta stimolando moltissimo.

Chris è una gran bella persona, disponibile e umile ma estremamente rigorosa e severa con se stesso.
Io ho visto come lavora, e ho visto la progettazione matita su carta quindi gradirei che ciò non venisse messo in discussione con le solite illazioni maliziose (così come è stato fatto in questa mostra con Gauthier, Klings, Ballouard, Dufour, Roth, Halter, Voutilainen, Ferrier, Claret).
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 18, 2018, 22:00:19 pm
Se ho potuto conoscerlo ed ammirare i suoi lavori è solo per merito tuo Claudio. Non finirò mai di ringraziarti, ma questo già lo sai...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 18, 2018, 22:13:36 pm
Prima o poi arriverà anche chi dirà di fare orologi senza corrente elettrica, ma a lume di candela, o con lampade a petrolio. :D
Mai creduto, io , al rifiuto del progresso tanto più per realizzare un oggetto tecnico.

PS: non sono troppo interessato neppure alle imprese solitarie che possono avere una grande nobiltà ma difficilmente si fanno ricordare.
La mia impressione è che si passi da un estremo all'altro: dalla iperproduzione industriale all'orologio al lume di candela.
Scelgo altre vie, con decisione e convinzione. Comunque, massimo rispetto per tutte le vie, e per chi le segue, ma questo non mi impedisce di scrivere come la penso, anche se forse non piace a qualcuno ( non si sa poi bene il perché , o forse...si sa anche questo).
Osservo solo che si sono per me giustamente criticati coloro che strapagano orologi assolutamente industriali e senza alcun contenuto, almeno nuovo. Gente che compra il marchio prima dell’orologio. Ci sta tutto , e anche io ho sempre criticato chi idolatrava questo prodotto, venduto a sangue di Papà in virtù di miti, di storie spesso inventate o spesso esagerate. Io sono perplesso di fronte ad ogni mitizzazione tanto più quando l’attenzione sembra riposta non tanto sull’oggetto ma su quello che gira intorno. Non mi sembrano al fondo ragionamenti qualitativamente tanti diversi, anzi.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 19, 2018, 07:30:50 am
A me poco interessa se fa tutto a mano a lume di candela o al CNC, io sono più pragmatico e guardo al prodotto finale.

E come ho avuto modo di scrivere all'inizio di questo topic, gli orologi di Klings (che non conoscevo neanche io) sono davvero belli e ben fatti.

La mostra non ha fatto altro che confermare questa impressione.
Globalmente sono stati gli orologi più "completi".
Completi nel senso che mi sono piaciuti innanzi tutto come stile, hanno un bel quadrante, dimensioni giuste e sono molto molto ben curati e rifiniti.
Non ultimo i prezzi, convenienti se consideriamo la fascia a cui appartengono. Probabilmente Klings sarebbe il primo che contatterei se volessi un orologio di questo genere.

Forse non sarà il migliore in tutti gli aspetti. C'è chi rifinisce meglio, c'è chi ha maggior contenuti tecnici, chi cura di più quadrante e lancette, ma nell'insieme non sfigura accanto a nessuno.
Secondo me questo equilibrio è la sua forza.

Ce ne fossero ....

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Aprile 19, 2018, 07:48:38 am
Stiamo solo attenti, per il bene nostro e del forum, a supportare le opinioni con i fatti e le evidenze. altrimenti rimangono opinioni, rispettabili ma personali. Stiamo anche attenti a non eccedere nella critica, perchè nel mondo siamo tutti permalosi.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 19, 2018, 08:12:56 am
Bravo Leandro a riportare in auge il topic.
E bravissimo questo Klings!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 08:15:21 am
A me poco interessa se fa tutto a mano a lume di candela o al CNC, io sono più pragmatico e guardo al prodotto finale.

E come ho avuto modo di scrivere all'inizio di questo topic, gli orologi di Klings (che non conoscevo neanche io) sono davvero belli e ben fatti.

La mostra non ha fatto altro che confermare questa impressione.
Globalmente sono stati gli orologi più "completi".
Completi nel senso che mi sono piaciuti innanzi tutto come stile, hanno un bel quadrante, dimensioni giuste e sono molto molto ben curati e rifiniti.
Non ultimo i prezzi, convenienti se consideriamo la fascia a cui appartengono. Probabilmente Klings sarebbe il primo che contatterei se volessi un orologio di questo genere.

Forse non sarà il migliore in tutti gli aspetti. C'è chi rifinisce meglio, c'è chi ha maggior contenuti tecnici, chi cura di più quadrante e lancette, ma nell'insieme non sfigura accanto a nessuno.
Secondo me questo equilibrio è la sua forza.

Ce ne fossero ....
Anche io guardo e valuto il prodotto finale, non tanto come viene prodotto. Anche le finiture: se sono manuali si vedono sul prodotto come se sono a macchina. Ma ancora: se un orologiaio mi dicesse di non usare il computer in fase di progettazione, gli chiederei se e come questo impatta sul prodotto finale. E se non sapesse rispondere a questa domanda in modo convincente non sarebbe un bel segno. Per me.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 19, 2018, 11:06:42 am
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ilcommesso - Aprile 19, 2018, 11:32:10 am
Magari salta fuori che usa una calcolatrice.
Ora, va bene fare come i vecchi maestri, ma io non ho idea di che calcoli debbano fare, in modo preciso.

Ricordo una volta di avere visto una lavagna di Papi in cui (se ben ricordo) c'erano limiti ed integrali.

Per certi orologiaio old school forse l'uso del pc richiederebbe più tempo che non basarsi su ciò che hanno imparato.

Avevo voglia di aprire una discussione su HK, situazione prezzi ed impressioni di collezionisti e venditori, ma sarei troppo commerciale, quindi vi lascio disquisire amabilmente 🤗
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: corrado71 - Aprile 19, 2018, 11:44:02 am
A me poco interessa se fa tutto a mano a lume di candela o al CNC, io sono più pragmatico e guardo al prodotto finale.

E come ho avuto modo di scrivere all'inizio di questo topic, gli orologi di Klings (che non conoscevo neanche io) sono davvero belli e ben fatti.

La mostra non ha fatto altro che confermare questa impressione.
Globalmente sono stati gli orologi più "completi".
Completi nel senso che mi sono piaciuti innanzi tutto come stile, hanno un bel quadrante, dimensioni giuste e sono molto molto ben curati e rifiniti.
Non ultimo i prezzi, convenienti se consideriamo la fascia a cui appartengono. Probabilmente Klings sarebbe il primo che contatterei se volessi un orologio di questo genere.

Forse non sarà il migliore in tutti gli aspetti. C'è chi rifinisce meglio, c'è chi ha maggior contenuti tecnici, chi cura di più quadrante e lancette, ma nell'insieme non sfigura accanto a nessuno.
Secondo me questo equilibrio è la sua forza.

Ce ne fossero ....
Anche io guardo e valuto il prodotto finale, non tanto come viene prodotto. Anche le finiture: se sono manuali si vedono sul prodotto come se sono a macchina. Ma ancora: se un orologiaio mi dicesse di non usare il computer in fase di progettazione, gli chiederei se e come questo impatta sul prodotto finale. E se non sapesse rispondere a questa domanda in modo convincente non sarebbe un bel segno. Per me.

Credo che il buon Klings se ne farà una ragione, potrebbe addirittura riuscire a dormire stanotte.
Ritengo che conti molto di più il prodotto finale, io guarderei più quello che non come ci si è arrivati. Poi se si vuole criticare qualcosa a priori, ognuno è libero.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 19, 2018, 11:50:51 am
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)


Bravo Gianni, mi hai anticipato di pochi minuti. Esattamente ciò che avrei detto io.L'orologeria fino ai recenti anni 80 non veniva calcolata ne progettata col PC. Se non sbaglio gli orologi funzionavano regolarmente e capolavori degli anni 50/60 funzionano alla grande anche oggi.
Ma perchè non si pensa un secondo prima di sputar sentenze..?!

Ora anche la "troppa artigianalità"ed il mancato ausilio dell'informatica diventano un "minus". :o
Facciamo pace col cervello e decidiamo una volta per tutte cos'è buono e cosa no. Si è sempre decantata l'assenza di totale artigianalità o quasi nei manufatti, si è sempre detto che prodotti fatti in toto o parzialmente a macchina non erano genuini e costavano troppi soldi e non andava bene.
Ora che c'è la concreta possibilità(per me è una certezza) che un artigiano artista come Christian Klings faccia i suoi orologi come accadeva negli anni 50, non va bene. Oramai ci vogliono i computer e i cad sennò non sei nessuno. Benedetti signori!
Cari bastian contrari... la mente umana è contorta e labirintica a volte...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 11:52:57 am
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Ma tu pensi davvero che fino agli anni 80 le aziende di orologeria non usassero il computer? I computer, anche se in forma meno evoluta, si usavano già anche negli anni 70. Mai sentito parlare di calcolatori ed elaboratori a schede perforate per fare un esempio? E attenzione ad un'altra differenza che rende per me non pertinente il tuo esempio: quelle erano fabbriche con tanti lavoratori, quando negli anni 50 certamente non usavano i computer, e tante macchine per fare gli orologi, sempre negli anni 50, non a controllo numerico, ovviamente. Non un artigiano da solo. Questa cambia tutto. Poi allora comunque costoro non rifiutavano la tecnologia: usavano tutta quella disponibile all'epoca. Poi allora tutti gli orologi della concorrenza erano fatti così, non si confrontavano con orologi progettati a computer .Qui c'è un rifiuto che dovrebbe avere una motivazione riconducibile al prodotto orologio.
Forse è meglio dormire la notte :-*
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 12:00:36 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)


Bravo Gianni, mi hai anticipato di pochi minuti. Esattamente ciò che avrei detto io.L'orologeria fino ai recenti anni 80 non veniva calcolata ne progettata col PC. Se non sbaglio gli orologi funzionavano regolarmente e capolavori degli anni 50/60 funzionano alla grande anche oggi.
Ma perchè non si pensa un secondo prima di sputar sentenze..?!

Ora anche la "troppa artigianalità"ed il mancato ausilio dell'informatica diventano un "minus". :o
Facciamo pace col cervello e decidiamo una volta per tutte cos'è buono e cosa no. Si è sempre decantata l'assenza di totale artigianalità o quasi nei manufatti, si è sempre detto che prodotti fatti in toto o parzialmente a macchina non erano genuini e costavano troppi soldi e non andava bene.
Ora che c'è la concreta possibilità(per me è una certezza) che un artigiano artista come Christian Klings faccia i suoi orologi come accadeva negli anni 50, non va bene. Oramai ci vogliono i computer e i cad sennò non sei nessuno. Benedetti signori!
Cari bastian contrari... la mente umana è contorta e labirintica a volte...
Ma a volte è contorta la mente di chi legge. Mi citi dove avrei sparato sentenza su Klings? Mi citi anche quando mai oggi o in passato ho mai affermato che gli orologi debbano essere prodotti completamente a mano, senza macchine, e progettati senza computer? Io ancora nelle vostre risposte non trovo un argomento che spieghi come la rinuncia alla tecnologia nella progettazione migliori il prodotto. Io penso che lo peggiori. E anche di molto. Un conto sono le finiture a mano (nei vari e di diverso pregio sensi che questo termine indica) , un conto è la progettazione senza computer.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 19, 2018, 12:13:43 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)


Bravo Gianni, mi hai anticipato di pochi minuti. Esattamente ciò che avrei detto io.L'orologeria fino ai recenti anni 80 non veniva calcolata ne progettata col PC. Se non sbaglio gli orologi funzionavano regolarmente e capolavori degli anni 50/60 funzionano alla grande anche oggi.
Ma perchè non si pensa un secondo prima di sputar sentenze..?!

Ora anche la "troppa artigianalità"ed il mancato ausilio dell'informatica diventano un "minus". :o
Facciamo pace col cervello e decidiamo una volta per tutte cos'è buono e cosa no. Si è sempre decantata l'assenza di totale artigianalità o quasi nei manufatti, si è sempre detto che prodotti fatti in toto o parzialmente a macchina non erano genuini e costavano troppi soldi e non andava bene.
Ora che c'è la concreta possibilità(per me è una certezza) che un artigiano artista come Christian Klings faccia i suoi orologi come accadeva negli anni 50, non va bene. Oramai ci vogliono i computer e i cad sennò non sei nessuno. Benedetti signori!
Cari bastian contrari... la mente umana è contorta e labirintica a volte...
Ma a volte è contorta la mente di chi legge. Mi citi dove avrei sparato sentenza su Klings? Mi citi anche quando mai oggi o in passato ho mai affermato che gli orologi debbano essere prodotti completamente a mano, senza macchine, e progettati senza computer? Io ancora nelle vostre risposte non trovo un argomento che spieghi come la rinuncia alla tecnologia nella progettazione migliori il prodotto. Io penso che lo peggiori. E anche di molto.


Ma di cosa?!
Ma non sei tu che hai detto che il Longines 13zn ed il Minerva 13-20Ch sono calibri eccezionali, tanto nella tecnica, tanto nel funzionamento, tanto nella durata del progetto, tanto nelle loro finiture? Condivido tra l'altro(e come potrei dirne il contrario)
Ebbene sono prodotti degli anni 40. Carta, penna e tanta fantasia, altro che PC.
Quando c'è genio il computer non serve a tirare fuori capolavori.
Evidentemente neanche oggi, la differenza è che prima erano tanti a farlo così, oggi pochi per forza di cose.
Forse si contano sulle dita di una mano gli artisti che lo fanno, forse. Però neanche questo ci piace.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 12:18:03 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)


Bravo Gianni, mi hai anticipato di pochi minuti. Esattamente ciò che avrei detto io.L'orologeria fino ai recenti anni 80 non veniva calcolata ne progettata col PC. Se non sbaglio gli orologi funzionavano regolarmente e capolavori degli anni 50/60 funzionano alla grande anche oggi.
Ma perchè non si pensa un secondo prima di sputar sentenze..?!

Ora anche la "troppa artigianalità"ed il mancato ausilio dell'informatica diventano un "minus". :o
Facciamo pace col cervello e decidiamo una volta per tutte cos'è buono e cosa no. Si è sempre decantata l'assenza di totale artigianalità o quasi nei manufatti, si è sempre detto che prodotti fatti in toto o parzialmente a macchina non erano genuini e costavano troppi soldi e non andava bene.
Ora che c'è la concreta possibilità(per me è una certezza) che un artigiano artista come Christian Klings faccia i suoi orologi come accadeva negli anni 50, non va bene. Oramai ci vogliono i computer e i cad sennò non sei nessuno. Benedetti signori!
Cari bastian contrari... la mente umana è contorta e labirintica a volte...
Ma a volte è contorta la mente di chi legge. Mi citi dove avrei sparato sentenza su Klings? Mi citi anche quando mai oggi o in passato ho mai affermato che gli orologi debbano essere prodotti completamente a mano, senza macchine, e progettati senza computer? Io ancora nelle vostre risposte non trovo un argomento che spieghi come la rinuncia alla tecnologia nella progettazione migliori il prodotto. Io penso che lo peggiori. E anche di molto.


Ma di cosa?!
Ma non sei tu che hai detto che il Longines 13zn ed il Minerva 13-20Ch sono calibri eccezionali, tanto nella tecnica, tanto nel funzionamento, tanto nella durata del progetto, tanto nelle loro finiture? Condivido tra l'altro(e come potrei dirne il contrario)
Ebbene sono prodotti degli anni 40. Carta, penna e tanta fantasia, altro che PC.
Quando c'è genio il computer non serve a tirare fuori capolavori.
Evidentemente neanche oggi, la differenza è che prima erano tanti a farlo così, oggi pochi per forza di cose.
Forse si contano sulle dita di una mano gli artisti che lo fanno, forse.
Conta l'obiezione già svolta nella mia risposta ad IStaro. Non erano artigiani solitari che rifiutavano la tecnologia: anzi usavano tutta quella disponibile all'epoca. Erano fabbriche con tanti dipendenti in rapporto al numero di orologi prodotti. La concorrenza allora era tutta cosi- Ti sembrano particolari trascurabili? Quando poi si giudica un calibro anche ben riuscito e di successo degli anni 20-40, non significa che abbia standard di funzionamento ancora attuali. Ed infatti non li hanno. Vanno benino, tengono il tempo, sono robusti, ma non hanno le caratteristiche di un calibro nuovo. Anche se prendi il più avanzato dell'epoca. E ancora: non costavano una fortuna come oggi.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 19, 2018, 12:32:29 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Non ti sei allontanato molto. Per iniziare un progetto si deve partire da cosa si vuol fare naturalmente. Un calibro, una platina, un chrono ecc. Seconda cosa importantissima: Che frequenza avrà il calibro ed eventualmente quanti giri deve fare il tourbillon.
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse. Quindi; una volta decisa la frequenza, si pensa al modulo da adottare e per ogni ruota si calcolano i diametri totali, primitivi e la base del dente che può essere curva o dritta. Dal punto di vista meccanico non cambia nulla, solo estetico. Ottenuti i diametri primitivi si dispongono i ruotismi secondo lo spazio che si ha. Per fare questo basta un foglio di carta e compasso.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 19, 2018, 12:51:29 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Non ti sei allontanato molto. Per iniziare un progetto si deve partire da cosa si vuol fare naturalmente. Un calibro, una platina, un chrono ecc. Seconda cosa importantissima: Che frequenza avrà il calibro ed eventualmente quanti giri deve fare il tourbillon.
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse. Quindi; una volta decisa la frequenza, si pensa al modulo da adottare e per ogni ruota si calcolano i diametri totali, primitivi e la base del dente che può essere curva o dritta. Dal punto di vista meccanico non cambia nulla, solo estetico. Ottenuti i diametri primitivi si dispongono i ruotismi secondo lo spazio che si ha. Per fare questo basta un foglio di carta e compasso.

Amen!! Ma secondo me anche qui si avrà qualcosa da ridire....
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 19, 2018, 13:49:54 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Non ti sei allontanato molto. Per iniziare un progetto si deve partire da cosa si vuol fare naturalmente. Un calibro, una platina, un chrono ecc. Seconda cosa importantissima: Che frequenza avrà il calibro ed eventualmente quanti giri deve fare il tourbillon.
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse. Quindi; una volta decisa la frequenza, si pensa al modulo da adottare e per ogni ruota si calcolano i diametri totali, primitivi e la base del dente che può essere curva o dritta. Dal punto di vista meccanico non cambia nulla, solo estetico. Ottenuti i diametri primitivi si dispongono i ruotismi secondo lo spazio che si ha. Per fare questo basta un foglio di carta e compasso.
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
Grazie!

Ma allora, perché le grandi maison la mettono giu' tanto difficile (con tutta la tecnologia che hanno) fare nuovi calibri e continuano a propinarci movimenti vecchi di decenni?

È una scusa (direi quasi una truffa).
Basterebbero investimenti minimi per realizzare calibri o platine nuove come ad esempio fa JLC .

O magari adeguare i calibri alle casse (ridisegnando il layout) alle casse per evitare le antiestetiche ciambelle.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 19, 2018, 14:00:23 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Non ti sei allontanato molto. Per iniziare un progetto si deve partire da cosa si vuol fare naturalmente. Un calibro, una platina, un chrono ecc. Seconda cosa importantissima: Che frequenza avrà il calibro ed eventualmente quanti giri deve fare il tourbillon.
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse. Quindi; una volta decisa la frequenza, si pensa al modulo da adottare e per ogni ruota si calcolano i diametri totali, primitivi e la base del dente che può essere curva o dritta. Dal punto di vista meccanico non cambia nulla, solo estetico. Ottenuti i diametri primitivi si dispongono i ruotismi secondo lo spazio che si ha. Per fare questo basta un foglio di carta e compasso.
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
Grazie!

Ma allora, perché le grandi maison la mettono giu' tanto difficile (con tutta la tecnologia che hanno) fare nuovi calibri e continuano a propinarci movimenti vecchi di decenni?

È una scusa (direi quasi una truffa).
Basterebbero investimenti minimi per realizzare calibri o platine nuove come ad esempio fa JLC .

O magari adeguare i calibri alle casse (ridisegnando il layout) alle casse per evitare le antiestetiche ciambelle.

Io credo che idomeneo abbia già risposto alla tua domanda, anche se in modo indiretto.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 19, 2018, 14:20:35 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…

Finalmente all’alba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni ’80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari l’ausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?

Dagli anni ’50 in poi, con l’introduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi l’anno cui si applica con discreto impegno, l’ “impatto” dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente… (Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).  ::)
Non ti sei allontanato molto. Per iniziare un progetto si deve partire da cosa si vuol fare naturalmente. Un calibro, una platina, un chrono ecc. Seconda cosa importantissima: Che frequenza avrà il calibro ed eventualmente quanti giri deve fare il tourbillon.
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse. Quindi; una volta decisa la frequenza, si pensa al modulo da adottare e per ogni ruota si calcolano i diametri totali, primitivi e la base del dente che può essere curva o dritta. Dal punto di vista meccanico non cambia nulla, solo estetico. Ottenuti i diametri primitivi si dispongono i ruotismi secondo lo spazio che si ha. Per fare questo basta un foglio di carta e compasso.
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
Grazie!

Ma allora, perché le grandi maison la mettono giu' tanto difficile (con tutta la tecnologia che hanno) fare nuovi calibri e continuano a propinarci movimenti vecchi di decenni?

È una scusa (direi quasi una truffa).
Basterebbero investimenti minimi per realizzare calibri o platine nuove come ad esempio fa JLC .

O magari adeguare i calibri alle casse (ridisegnando il layout) alle casse per evitare le antiestetiche ciambelle.

Io credo che idomeneo abbia già risposto alla tua domanda, anche se in modo indiretto.
Si sì, la mia era piuttosto una constatazione.
La risposta la sappiamo tutti.

È che sarebbe ora di sfatare definitivamente questa scusa della difficoltà nel progettare nuovi movimenti, come tra l'altro stanno facendo brand minori (per non citare sempre gli indipendenti) come Bulgari e Piaget ad esempio.

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 19, 2018, 14:28:02 pm
Le maison hanno gli archivi pieni zeppi di progetti. Il problema e' industrializzare, ciò vuol dire cambiare anche una intera catena produttiva e non conviene. Piuttosto impegnano i denari in progetti particolari e ambiziosi, alla ricerca dei primati; come fece poco tempo fa Patek o Vacheron.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 19, 2018, 14:34:48 pm
Le maison hanno gli archivi pieni zeppi di progetti. Il problema e' industrializzare, ciò vuol dire cambiare anche una intera catena produttiva e non conviene. Piuttosto impegnano i denari in progetti particolari e ambiziosi, alla ricerca dei primati; come fece poco tempo fa Patek o Vacheron.

Non conviene perché vendono lo stesso. Basta avere un buon reparto marketing, tanto il cliente tipo non è l’appassionato fissato che non gliene passa una, ma l’individuo comunque che segue nomi, mode e design.
Ricerche di mercato e marketing prima di tutto, poi il resto, sempre che ci sia un resto...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 19, 2018, 14:44:52 pm
Anche la scusa degli akti costi di industrializzazione non tiene.

A parte che non è una catena di montaggio di un'automobile che ha robot difficili da modificare (che poi anche li oggi le cose sono cambiate molto), poi basta cambiare lo stampo dei ponti e platine e riprogrammare i centri a CNC.
Nulla di difficile per quello che ci fanno pagare gli orologi.

Manca la volontà, tanto vendono uguale....
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 19, 2018, 15:14:18 pm
Anche la scusa degli akti costi di industrializzazione non tiene.

A parte che non è una catena di montaggio di un'automobile che ha robot difficili da modificare (che poi anche li oggi le cose sono cambiate molto), poi basta cambiare lo stampo dei ponti e platine e riprogrammare i centri a CNC.
Nulla di difficile per quello che ci fanno pagare gli orologi.

Manca la volontà, tanto vendono uguale....
In parte non è così perché non hanno una sola macchina che fa tutto. Sono più stazioni in serie ed ognuna è dedicata. Poi tutto si può fare, basta avere la volontà
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 15:37:29 pm
Anche la scusa degli akti costi di industrializzazione non tiene.

A parte che non è una catena di montaggio di un'automobile che ha robot difficili da modificare (che poi anche li oggi le cose sono cambiate molto), poi basta cambiare lo stampo dei ponti e platine e riprogrammare i centri a CNC.
Nulla di difficile per quello che ci fanno pagare gli orologi.

Manca la volontà, tanto vendono uguale....
In parte non è così perché non hanno una sola macchina che fa tutto. Sono più stazioni in serie ed ognuna è dedicata. Poi tutto si può fare, basta avere la volontà
Non solo vendono uguale, vendono di più. E alle mitiche aste, chissà quanto vere, orologi onestamente vecchi, o industriali e senza pregio, si vendono a valori stupefacenti.
Ma torno un attimo sull'altra questione, quella dei metodi di progettazione. Giulio Papi su questo avrebbe molte cose da dire. A suo tempo me ne spiegò alcune che purtroppo non posso riportare esattamente solo perché non mi ricordo i due sostantivi che aveva usato, che secondo lui delineavano due metodi completamente diversi di progettazione del calibro di un orologio con risultati molto diversi, anche se entrambi computerizzati. Infatti quando si prevede di fare pochi pezzi, magari pure complicati, esiste un forte rischio affidabilità, controllo qualità, difettosità. Almeno se si segue un metodo di progettazione digitale standard (ma lo aveva chiamato con altro nome) che punta molto sull'abilità dell'orologiaio montatore, per prevenire problemi. Con questo metodo è per esempio progettato il nostro calibro AP 2866, Stefano. Mentre da ormai molti anni Papi lavora con un metodo di progettazione totalmente diverso, che richiede molte più risorse informatiche (quindi inottenibile senza potenti mezzi telematici) che è anche più costoso a livello di progetto, ma che consente di prevenire molti difetti già in quella sede, e di evitare di affidarsi troppo a bravi orologiai montatori. Lui mi disse che da quando avevano adottato questo secondo metodo la difettosità si era ridotta ad un terzo della precedente, e quindi i costi maggiori venivano ampiamente recuperati con maggiore soddisfazione anche dei clienti.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 19, 2018, 16:21:12 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…
(...)
Ma tu pensi davvero che fino agli anni 80 le aziende di orologeria non usassero il computer? I computer, anche se in forma meno evoluta, si usavano già anche negli anni 70. Mai sentito parlare di calcolatori ed elaboratori a schede perforate per fare un esempio? E attenzione ad un'altra differenza che rende per me non pertinente il tuo esempio: quelle erano fabbriche con tanti lavoratori, quando negli anni 50 certamente non usavano i computer, e tante macchine per fare gli orologi, sempre negli anni 50, non a controllo numerico, ovviamente. Non un artigiano da solo. Questa cambia tutto. Poi allora comunque costoro non rifiutavano la tecnologia: usavano tutta quella disponibile all'epoca. Poi allora tutti gli orologi della concorrenza erano fatti così, non si confrontavano con orologi progettati a computer .Qui c'è un rifiuto che dovrebbe avere una motivazione riconducibile al prodotto orologio.
Forse è meglio dormire la notte :-*

Guarda Marco, bisogna darti atto che da quando sei rientrato hai evitato (a parte un paio di cadute di stile con Claudio) di insultare gli altri forumisti, in maniera diretta o indiretta (come facevi con continue allusioni agli “incompetenti”, ai “cervelli chiusi”… ::)). Non so fino a quando...

Ma sul piano dei contenuti hai ricominciato con la stessa solfa, se non peggiore: mischiare informazione a disinformazione, affermare una cosa e subito dopo il contrario, pur di tenere il punto che sostieni.
Stai facendo il troll del forum.

In questo topic hai prima affermato: “guardo e valuto il prodotto finale, non tanto come viene prodotto”.
Poco dopo ti preoccupi se un orologiaio di oggi, lavorando come si faceva cinquant’anni fa, manifesta un “rifiuto della tecnologia” che non avevano i suoi predecessori…
Cioè non valuti il prodotto finale, ma l’atteggiamento dell’orologiaio rispetto alla tecnologia!
Gli orologi dell’età classica, seppure realizzati con le medesime  modalità di Klings, sarebbero superiori perché l’atteggiamento degli orologiai che li progettarono non denoterebbe un rifiuto della tecnologia allora disponibile…  ::)

Aggiungi che la concorrenza di oggi è diversa da quella di una volta…
Continui quindi a non  valutare il prodotto in sé, ma in rapporto a quanto di diverso si potrebbe trovare.
Non ti sfiora la mente che chi guarda a un Klings non cerca il miglior ritrovato della tecnologia moderna, ma un prodotto caratterizzato da cura artigianale e personalizzazione? Ed è disposto a pagare cifre più alte per questo tipo di prodotto, “accontentandosi” di un calibro originale che abbia prestazioni più che adeguate a un orologio che non deve vincere un premio di cronometria?

Peraltro, sono pronto a scommettere che un Klings, grazie all’accuratezza della realizzazione e della regolazione, è molto più robusto e preciso della maggior parte dei concorrenti realizzati col pc.
La potenza di calcolo dei pc, infatti, non è necessaria – come ha spiegato Idomeneo - a compiere calcoli che possono essere realizzati anche a mano, quanto utile  a effettuarli più in fretta e a velocizzare le fasi di test del prodotto. L’elaborazione elettronica diventa davvero necessaria con le grandi complicazioni, o quando si vogliono sperimentare soluzioni estreme in termini di architettura o spessore del movimento senza che i tempi della sperimentazione diventino infiniti.

Quanto all’uso dei pc nell’orologeria tradizionale, pur di tenere il punto la butti là su “elaboratori con schede perforate” negli anni Settanta… cioè nel decennio in cui le schede perforate stavano diventando obsolete; e a metà del quale si interruppe la progettazione di calibri meccanici per la crisi del quarzo.
Tu sai qualcosa di preciso  sull’uso di elaboratori elettronici per la progettazione di orologi nel periodo precedente???
Forse non sai – o fai finta di non sapere – che gli elaboratori elettronici di vecchia concezione erano utilizzati soprattutto per gestire database complessi (applicazione non pertinente con la progettazione di orologi) e accrescere la velocità di calcolo (applicazione sovradimensionata rispetto alla complessità dei calcoli richiesti per i calibri degli orologi, anche tenendo conto dei costi esorbitanti di quegli elaboratori). Le applicazioni possibili con i vecchi elaboratori, quindi, erano ben diverse dalla progettazione CAD (questa sì rivoluzionaria), che si è diffusa negli anni Settanta nell’industria pesante ed è giunta al settore orologiero solo negli Ottanta.

Dovresti poi ben sapere – ma qui fai sicuramente finta di non sapere – che la progettazione degli orologi veniva in genere fatta da un solo orologiaio, il responsabile del progetto. Per complicazioni particolari si poteva avere la collaborazione di due o tre orologiai. Il team che affiancava il responsabile era costituito da orologiai che dovevano soprattutto predisporre e testare i componenti, accelerando lo sviluppo. Un artigiano come Klings si prende il tempo che vuole e procede per miglioramenti progressivi.

Infine, dovresti ben sapere – ma fai ancora finta di non sapere – che i vecchi calibri progettati con carta e penna costavano poco solo se non erano altamente rifiniti. Altrimenti costavano di più, in proporzione, di un Klings odierno (il lusso esisteva anche allora…).
 

Insomma: per sostenere un’opinione legittima (cioè che per te l’elemento più importante nella valutazione di un orologio è l’innovazione), utilizzi una serie di argomentazioni speciose; e persino di informazioni che sai essere errate o prive di riscontro.

Concludo facendo appello al tuo ego, che mi sembra la cosa cui tieni di più: ti accorgi che così perdi ogni credibilità, facendo venir meno l’attenzione di chi ti legge anche per ciò che di interessante potresti condividere?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 19, 2018, 16:34:51 pm
Esiste una ragione per usare un cad/cam come tellwatch per esempio. Se realizzi un super complicato la simulazione aiuta a risolvere il difetto prima di aver prodotto i pezzi e impegnato ore di officina. Se devi realizzare una banale ruota non hai bisogno di fare nessun calcolo, non calcoli le spirali, gli angoli di levata ecc.ecc. Ore di lavoro risparmiare. Però un artigiano fa altro, perde tempo, costruisce e prova. Anche da li crei esperienza.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 16:44:13 pm
Mi sono arrovellato tutta la notte su quale “impatto” possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza l’ausilio del computer…
(...)
Ma tu pensi davvero che fino agli anni 80 le aziende di orologeria non usassero il computer? I computer, anche se in forma meno evoluta, si usavano già anche negli anni 70. Mai sentito parlare di calcolatori ed elaboratori a schede perforate per fare un esempio? E attenzione ad un'altra differenza che rende per me non pertinente il tuo esempio: quelle erano fabbriche con tanti lavoratori, quando negli anni 50 certamente non usavano i computer, e tante macchine per fare gli orologi, sempre negli anni 50, non a controllo numerico, ovviamente. Non un artigiano da solo. Questa cambia tutto. Poi allora comunque costoro non rifiutavano la tecnologia: usavano tutta quella disponibile all'epoca. Poi allora tutti gli orologi della concorrenza erano fatti così, non si confrontavano con orologi progettati a computer .Qui c'è un rifiuto che dovrebbe avere una motivazione riconducibile al prodotto orologio.
Forse è meglio dormire la notte :-*

Guarda Marco, bisogna darti atto che da quando sei rientrato hai evitato (a parte un paio di cadute di stile con Claudio) di insultare gli altri forumisti, in maniera diretta o indiretta (come facevi con continue allusioni agli “incompetenti”, ai “cervelli chiusi”… ::)). Non so fino a quando...

Ma sul piano dei contenuti hai ricominciato con la stessa solfa, se non peggiore: mischiare informazione a disinformazione, affermare una cosa e subito dopo il contrario, pur di tenere il punto che sostieni.
Stai facendo il troll del forum.

In questo topic hai prima affermato: “guardo e valuto il prodotto finale, non tanto come viene prodotto”.
Poco dopo ti preoccupi se un orologiaio di oggi, lavorando come si faceva cinquant’anni fa, manifesta un “rifiuto della tecnologia” che non avevano i suoi predecessori…
Cioè non valuti il prodotto finale, ma l’atteggiamento dell’orologiaio rispetto alla tecnologia!
Gli orologi dell’età classica, seppure realizzati con le medesime  modalità di Klings, sarebbero superiori perché l’atteggiamento degli orologiai che li progettarono non denoterebbe un rifiuto della tecnologia allora disponibile…  ::)

Aggiungi che la concorrenza di oggi è diversa da quella di una volta…
Continui quindi a non  valutare il prodotto in sé, ma in rapporto a quanto di diverso si potrebbe trovare.
Non ti sfiora la mente che chi guarda a un Klings non cerca il miglior ritrovato della tecnologia moderna, ma un prodotto caratterizzato da cura artigianale e personalizzazione? Ed è disposto a pagare cifre più alte per questo tipo di prodotto, “accontentandosi” di un calibro originale che abbia prestazioni più che adeguate a un orologio che non deve vincere un premio di cronometria?

Peraltro, sono pronto a scommettere che un Klings, grazie all’accuratezza della realizzazione e della regolazione, è molto più robusto e preciso della maggior parte dei concorrenti realizzati col pc.
La potenza di calcolo dei pc, infatti, non è necessaria – come ha spiegato Idomeneo - a compiere calcoli che possono essere realizzati anche a mano, quanto utile  a effettuarli più in fretta e a velocizzare le fasi di test del prodotto. L’elaborazione elettronica diventa davvero necessaria con le grandi complicazioni, o quando si vogliono sperimentare soluzioni estreme in termini di architettura o spessore del movimento senza che i tempi della sperimentazione diventino infiniti.

Quanto all’uso dei pc nell’orologeria tradizionale, pur di tenere il punto la butti là su “elaboratori con schede perforate” negli anni Settanta… cioè nel decennio in cui le schede perforate stavano diventando obsolete; e a metà del quale si interruppe la progettazione di calibri meccanici per la crisi del quarzo.
Tu sai qualcosa di preciso  sull’uso di elaboratori elettronici per la progettazione di orologi nel periodo precedente???
Forse non sai – o fai finta di non sapere – che gli elaboratori elettronici di vecchia concezione erano utilizzati soprattutto per gestire database complessi (applicazione non pertinente con la progettazione di orologi) e accrescere la velocità di calcolo (applicazione sovradimensionata rispetto alla complessità dei calcoli richiesti per i calibri degli orologi, anche tenendo conto dei costi esorbitanti di quegli elaboratori). Le applicazioni possibili con i vecchi elaboratori, quindi, erano ben diverse dalla progettazione CAD (questa sì rivoluzionaria), che si è diffusa negli anni Settanta nell’industria pesante ed è giunta al settore orologiero solo negli Ottanta.

Dovresti poi ben sapere – ma qui fai sicuramente finta di non sapere – che la progettazione degli orologi veniva in genere fatta da un solo orologiaio, il responsabile del progetto. Per complicazioni particolari si poteva avere la collaborazione di due o tre orologiai. Il team che affiancava il responsabile era costituito da orologiai che dovevano soprattutto predisporre e testare i componenti, accelerando lo sviluppo. Un artigiano come Klings si prende il tempo che vuole e procede per miglioramenti progressivi.

Infine, dovresti ben sapere – ma fai ancora finta di non sapere – che i vecchi calibri progettati con carta e penna costavano poco solo se non erano altamente rifiniti. Altrimenti costavano di più, in proporzione, di un Klings odierno (il lusso esisteva anche allora…).
 

Insomma: per sostenere un’opinione legittima (cioè che per te l’elemento più importante nella valutazione di un orologio è l’innovazione), utilizzi una serie di argomentazioni speciose; e persino di informazioni che sai essere errate o prive di riscontro.

Concludo facendo appello al tuo ego, che mi sembra la cosa cui tieni di più: ti accorgi che così perdi ogni credibilità, facendo venir meno l’attenzione di chi ti legge anche per ciò che di interessante potresti condividere?
Torno a scrivere che avresti fatto meglio a riposare la scorsa notte.
Infatti uno dei modi di discutere seriamente è cercare di seguire la logica della persona con cui stai discutendo.  Ecco perché, guardando io al prodotto finito, e considerando i metodi di produzione solo funzionali al prodotto finito, mi sono chiesto e continuo a chiedermi che impatto ha un tale rifiuto tecnologico nella progettazione sul prodotto finito. Un rifiuto che avviene OGGI non CINQUANTA ANNI FA , o più quando tutto era diverso. E non considerare la ENORME differenza tra gli orologi e il contesto di decine e decine di anni fa e oggi , i materiali diversi, i fornitori diversi (che certamente lavorano con sistemi informatici),le tolleranze diverse,  le possibilità diverse sul piano tecnologico impossibili anni fa, è un errore talmente clamoroso che non penso che tu non te ne renda conto. Ma ancora. Gli esempi che fai, lo ripeto, non riguardano singoli orologiai che 70 anni fa facevano da soli quello che oggi farebbe KLINGS, ma grandi industrie, con macchine a centinaia, con collaboratori spesso a migliaia. Secondo te questi fattori, e sono solo i principali, non dovrebbero rendere TOTALMENTE IMPROPRIO il paragone che fai? Fra oggi e ieri?
Inoltre tu sostieni , non considerando tali elementi, che allora poiché 70 anni fa gli orologi in fondo funzionavano allora oggi non ci sarebbero problemi. Ma dimentichi che oggi gli orologi hanno standard assolutamente superiori rispetto a 70 anni fa, in  termini di cronometria, robustezza, affidabilità, impermeabilità, possibilità di complicazioni adottabili (o pensi che certi pluricomplicati sarebbero stati possibili su orologi da polso di 70 anni fa? infatti non c'erano, si sono visti solo dalla seconda metà degli anni 80). Non solo: ma scrivi che questo orologiaio solitario, poiché fa pochi pezzi avrà modo di regolarli bene. Ma ti ha mai spiegato qualcuno che una cronometria che dipende unicamente o principalmente da regolazioni non regge nel tempo?  Inoltre, fingi di non sapere che tutta l'industria meccanica, TUTTA , adottava già elaboratori negli anni 70, anzi dalla seconda metà degli anni 60, che si sono sviluppati sempre più. Dimentichi che quelle aziende erano ENORMI, impiegavano centinaia e a volte migliaia di orologiai, altro che il singolo orologiaio che decideva e faceva tutto lui (ma che film hai visto?). E cosa c'entra con questa considerazione ovvia la crisi del quarzo? Non è che perché c'era la crisi del quarzo allora la produzione tornava a prescindere da computer e calcolatori, anzi credo che ne abbia incrementato l'uso.
Ma in ultimo. Facciamo finta che quanto sopra sia tutto sbagliato, ininfluente, che hai ragione tu, cioè che i tuoi paragoni sono plausibili. Sposando il tuo ragionamento, a che conclusione si giunge? Che questo ritorno alla progettazione senza computer nella tua ipotesi NON PORTEREBBE AD ALCUN MIGLIORAMENTO NEL PRODOTTO FINITO. Cioè secondo esattamente la MIA logica. E allora a che pro adottarlo? E allora ancora il mio quesito iniziale non solo ha senso a priori, ma anche a posteriori, anche seguendo conclusioni che mi sembrano ad essere generosi improprie.
Non ti convince? Non è un problema. Mica la dobbiamo pensare allo stesso modo. Ma evita di screditare con argomenti speciosi le argomentazioni altrui, grazie.
Ancora: mi chiedi se non mi viene in mente che un utente di un Klings potrebbe accettare meno prestazioni in cambio della "poesia"...e mi confermi così che non ti sei accorto che io con il mio ragionamento sono partito proprio da questa ipotesi. Ed in questo senso dico che questo collezionista prescinde dal prodotto ma sceglie il contorno, esattamente come specularmente fanno altri quando comprano il nome di una casa, una storia, prima ancora di un orologio di vero valore. Certo sceglie un prodotto più pregiato, ma il ragionamento è speculare a quello di chi sceglie un prodotto meno artigianale e pregiato. Un atteggiamento quasi ideologico, esogeno al prodotto.
Quanto allo stile, io qui non ho reagito non  a continue provocazioni ed insulti personali, non tuoi. E intendo continuare a farlo. Quanto alla credibilità io penso che ognuno faccia meglio a pensare alla propria e non a quella degli altri.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Aprile 19, 2018, 17:32:46 pm
Citazione
---
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse.
---

Evidenzio questo passaggio.
Sulla non complessità sarei più cauto, la meccanica non è certo una scienza "facile" ed i calcoli relativi alla progettazione completa di un calibro sono certamente complessi e lunghi.
Ricordo alcune dissertazioni tecniche del già citato Giulio Papi - su altri lidi  - che certo non erano di facile comprensione, ed in parte per nulla, nonostante studi - oramai lontani - matematici universitari con buoni risultati.
Poi certo a chi pratica per professione attività per questi aspetti assimilabili il metro di paragone può cambiare.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 17:38:02 pm
Citazione
---
L'orologeria non e' una scienza oscura, vi sono precise regole da seguire e formule matematiche neppure troppo complesse.
---

Evidenzio questo passaggio.
Sulla non complessità sarei più cauto, la meccanica non è certo una scienza "facile" ed i calcoli relativi alla progettazione completa di un calibro sono certamente complessi e lunghi.
Ricordo alcune dissertazioni tecniche del già citato Giulio Papi - su altri lidi  - che certo non erano di facile comprensione, ed in parte per nulla, nonostante studi - oramai lontani - matematici universitari con buoni risultati.
Poi certo a chi pratica per professione attività per questi aspetti assimilabili il metro di paragone può cambiare.
Ti dirò di più. Ci sono valenti maestri orologiai, nomi grossi, che neppure con gli strumenti informatici si fidano a fare i calcoli per un nuovo calibro appena appena complesso, e li fanno fare ai Papi di turno. Non voglio fare normi ma di un caso ho saputo. Anche per questo questa rinuncia ai computer mi sembra una scelta ideologica che prescinde dal prodotto. E quindi sì: quei calcoli lì di facile non hanno niente, neppure per professionisti con i fiocchi, di quelli che si fanno pagare tanto. Ed ecco quindi che si apre una ulteriore questione: cioè, troppe persone, anche appassionate, non per loro responsabilità, ignorano quante poche persone sarebbero capaci con l'informatica, con il software, con l'esperienza, di fare orologi di un certo livello. Non sanno quante volte anche dietro ad indipendenti di chiara fama si celino le stesse pochissime persone, geni del settore, che fanno tutto per quasi tutti, o diciamo per tanti, al più alto livello. Che fanno fare a questi le cose, perché loro non le sanno fare. Vale ovviamente anche per le case orologiere .
Per questo poi, pur amando Journe, io prima ancora di andare da Journe consiglierei ai colleghi forumisti una visita più significativa, e molto molto bella: quella alla Reanud&Papi AP, a Le Locle, perchè si vede anzitutto una piccola azienda magnifica di circa 200 persone, per lo più orologiai, impegnati in orologi complicati o complicatissimi, per i più diversi clienti. E allora qualche illusione poi decade, e si capisce meglio come funziona questo mondo, e quante bugie vengono raccontate da tanti, troppi. Quanti, e non faccio nomi, senza Papi non riescono a far funzionare quello che progettano, e in due casi mi riferisco anche ad orologiai della mostra (ma tengo il riserbo sui loro nomi come è giusto). E perchè poi tanti addetti ai lavori di fronte a certe cose sorridono....Dopo andrei da Journe e da tutti gli altri. Ma lì si vedono a capiscono tante cose.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 19, 2018, 17:57:27 pm
Gli esempi che fai, lo ripeto, non riguardano singoli orologiai che 70 anni fa facevano da soli quello che oggi farebbe KLINGS, ma grandi industrie, con macchine a centinaia, con collaboratori spesso a migliaia. Secondo te questi fattori, e sono solo i principali, non dovrebbero rendere TOTALMENTE IMPROPRIO il paragone che fai? Fra oggi e ieri?

Non mischiamo le carte.
La differenza dimensionale tra le maisons  del passato e un artigiano odierno è data dai diversi livelli di produzione.
Stiamo parlando dell’uso del pc nella progettazione, che allora non vedeva impegnate “migliaia” di collaboratori, ma un  orologiaio (a volte due/tre) responsabile per ogni calibro.

Certo, Klings ha scelto una dimensione di autonomia spinta che non era consueta in passato. Ma qualitativamente l'approccio resta il medesimo.
 

Inoltre tu sostieni , non considerando tali elementi, che allora poiché 70 anni fa gli orologi in fondo funzionavano allora oggi non ci sarebbero problemi. Ma dimentichi che oggi gli orologi hanno standard assolutamente superiori rispetto a 70 anni fa, in  termini di cronometria, robustezza, affidabilità, impermeabilità, possibilità di complicazioni adottabili (o pensi che certi pluricomplicati sarebbero stati possibili su orologi da polso di 70 anni fa? infatti non c'erano, si sono visti solo dalla seconda metà degli anni 80).

L’orologeria meccanica è venuta a maturazione negli anni ‘50/’60 per quello che riguarda precisione, affidabilità, robustezza e impermeabilità. Non a caso ci si lamenta spesso che da allora la ricerca sembra essersi fermata…
A quel periodo possiamo far riferimento, non a “70 anni fa”. Peraltro un Klings oggi può valersi delle conoscenze maturate negli ultimi decenni (anche grazie all’elettronica).
 

o pensi che certi pluricomplicati sarebbero stati possibili su orologi da polso di 70 anni fa? infatti non c'erano, si sono visti solo dalla seconda metà degli anni 80

Questo l’ho già scritto io (ma hai ripreso il vizio di rispondere senza leggere).
L’uso della progettazione CAD (e non dei pc con schede perforate…  ::)) negli anni ’80 ha consentito applicazioni importanti nelle grandi complicazioni. Che non sono il terreno scelto da Klings.
 

Inoltre, fingi di non sapere che tutta l'industria meccanica, TUTTA , adottava già elaboratori negli anni 70, anzi dalla seconda metà degli anni 60, che si sono sviluppati sempre più.

Non nella progettazione degli orologi, ti ripeto.
Il CAD ha iniziato a diffondersi negli anni Settanta nelle grandissime industrie (automobili, aerei, ecc.), per arrivare a settori più piccolo come quello dell’orologeria solo negli anni Ottanta.


Che questo ritorno alla progettazione senza computer nella tua ipotesi NON PORTEREBBE AD ALCUN MIGLIORAMENTO NEL PRODOTTO FINITO. Cioè secondo esattamente la MIA logica. E allora a che pro adottarlo?

Oh, il punto è proprio questo.
Un orologio artigianale - come ho già scritto - non è pensato per produrre un “miglioramento” tecnologico nel prodotto finito.
La maestria dimostrata con una realizzazione manuale non è solo "poesia", ma una caratteristica del prodotto.

Se si comprende questo punto di vista – che non deve necessariamente essere condiviso da tutti  – si può legittimamente sostenere che è meglio un prodotto tecnologicamente avanzato.
O che nel vasto mondo degli orologi c’è spazio per approcci diversi.
Senza bisogno, però, di imbastire fantasie sulla scarsa qualità di orologi progettati con i metodi che hanno prodotto grandi capolavori.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 19, 2018, 18:06:25 pm
Gli esempi che fai, lo ripeto, non riguardano singoli orologiai che 70 anni fa facevano da soli quello che oggi farebbe KLINGS, ma grandi industrie, con macchine a centinaia, con collaboratori spesso a migliaia. Secondo te questi fattori, e sono solo i principali, non dovrebbero rendere TOTALMENTE IMPROPRIO il paragone che fai? Fra oggi e ieri?

Non mischiamo le carte.
La differenza dimensionale tra le maisons  del passato e un artigiano odierno è data dai diversi livelli di produzione.
Stiamo parlando dell’uso del pc nella progettazione, che allora non vedeva impegnate “migliaia” di collaboratori, ma un  orologiaio (a volte due/tre) responsabile per ogni calibro.

Certo, Klings ha scelto una dimensione di autonomia spinta che non era consueta in passato. Ma qualitativamente l'approccio resta il medesimo.
 

Inoltre tu sostieni , non considerando tali elementi, che allora poiché 70 anni fa gli orologi in fondo funzionavano allora oggi non ci sarebbero problemi. Ma dimentichi che oggi gli orologi hanno standard assolutamente superiori rispetto a 70 anni fa, in  termini di cronometria, robustezza, affidabilità, impermeabilità, possibilità di complicazioni adottabili (o pensi che certi pluricomplicati sarebbero stati possibili su orologi da polso di 70 anni fa? infatti non c'erano, si sono visti solo dalla seconda metà degli anni 80).

L’orologeria meccanica è venuta a maturazione negli anni ‘50/’60 per quello che riguarda precisione, affidabilità, robustezza e impermeabilità. Non a caso ci si lamenta spesso che da allora la ricerca sembra essersi fermata…
A quel periodo possiamo far riferimento, non a “70 anni fa”. Peraltro un Klings oggi può valersi delle conoscenze maturate negli ultimi decenni (anche grazie all’elettronica).
 

o pensi che certi pluricomplicati sarebbero stati possibili su orologi da polso di 70 anni fa? infatti non c'erano, si sono visti solo dalla seconda metà degli anni 80

Questo l’ho già scritto io (ma hai ripreso il vizio di rispondere senza leggere).
L’uso della progettazione CAD (e non dei pc con schede perforate…  ::)) negli anni ’80 ha consentito applicazioni importanti nelle grandi complicazioni. Che non sono il terreno scelto da Klings.
 

Inoltre, fingi di non sapere che tutta l'industria meccanica, TUTTA , adottava già elaboratori negli anni 70, anzi dalla seconda metà degli anni 60, che si sono sviluppati sempre più.

Non nella progettazione degli orologi, ti ripeto.
Il CAD ha iniziato a diffondersi negli anni Settanta nelle grandissime industrie (automobili, aerei, ecc.), per arrivare a settori più piccolo come quello dell’orologeria solo negli anni Ottanta.


Che questo ritorno alla progettazione senza computer nella tua ipotesi NON PORTEREBBE AD ALCUN MIGLIORAMENTO NEL PRODOTTO FINITO. Cioè secondo esattamente la MIA logica. E allora a che pro adottarlo?

Oh, il punto è proprio questo.
Un orologio artigianale - come ho già scritto - non è pensato per produrre un “miglioramento” tecnologico nel prodotto finito.
La maestria dimostrata con una realizzazione manuale non è solo "poesia", ma una caratteristica del prodotto.

Se si comprende questo punto di vista – che non deve necessariamente essere condiviso da tutti  – si può legittimamente sostenere che è meglio un prodotto tecnologicamente avanzato.
O che nel vasto mondo degli orologi c’è spazio per approcci diversi.
Senza bisogno, però, di imbastire fantasie sulla scarsa qualità di orologi progettati con i metodi che hanno prodotto grandi capolavori.

Su molte cose ancora non siamo d'accordo. Faccio un esempio: io non mi riferivo al CAD ovviamente quando parlo di uso dell'informatica già dalla metà degli anni 60 nella grande industria svizzera, anche nella progettazione.MA parlo di calcolatori potenti. E ripeto: in quelle industrie non c'erano pochi orologiai come oggi. Ce ne erano migliaia. Oggi c'è penuria di orologiai ma allora erano pieni di orologiai in  Svizzera. Pensare che un orologio anche semplice di allora in queste aziende fosse lo sforzo progettuale di un orologiaio è veramente al di fuori della realtà. E non è una mera differenza dimensionale fra ieri e 70 anni fa, o 50 anni fa: era una differenza dimensionale tale da essere un mondo diverso . Per essere ancora più chiari: il caso di un solo orologiaio che deve fare calcoli e progetti complessi con una lavagnetta non è proprio lo stesso caso di quello in cui una ventina di orologiai si trovano a fare i medesimi calcoli e progetti  con i calcolatori. Ancora: certo che il settore era giunto a maturità forse anche negli anni 30 del secolo scorso, o forse anche prima, ma resta il fatto che gli standard di : precisione cronometrica, affidabilità, robustezza, manutenzione e complessità non solo sono da allora totalmente cambiati ma sono cambiati tante volte. Giulio Papi mi spiegava che in termini cronometrici quello che si accettava negli anni 90 oggi non lo si accetta più. Ed è solo un esempio.
Ma poi nelle conclusioni alla fine quasi concordiamo, e comunque , comunque, i nostri rispettivi punti di vista mi pare siano già stati esposti chiaramente sull'argomento.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 20, 2018, 08:46:00 am
Per me si fanno inutili diatribe e congetture sul modo di lavorare di questo artigiano. I suoi orologi sono spesso semplici solo tempo, magari con l'aggiunta della riserva di carica. Poi ci sono i tourbillon, che lui sa lavorare benissimo(anche se al momento ha confidato non di non avere in programma di farne ancora).
In passato ha unito il tourbillon allo scappamento desmodromico e sul tasca ha applicato uno scappamento a détente, molto usato nei cronometri da marina per via del suo elevato isocronismo, un principio d'impulso in un senso solo che da un risultato molto accurato in cronometria ed elimina in buona parte i problemi dovuti all'interferenza tra bilanciere e scappamento, l'oscillazione avviene liberamente e l'impulso viene dato in un solo senso. E' anche possibile ottenere tutto ciò con un fattore di alternanza molto basso, Klings ha adottato 14.000a/h.
Nello scappamento a detente possiamo, udendo, distinguere chiaramente un solo scatto, ed invece del classico "tic..tac" avremo un "tic..tic..tic.." Molto affascinante.
Non è tutto oro quello che luccica però e lo scappamnento a detente risulta nei fatti più delicato di quello ad ancora ad urti e forti sollecitazioni. Per ovviare a ciò, Klings ha adottato sistemi da lui inventati capaci di mettere in sicurezza il sistema, inoltre lo scappamento a detente, per sua natura è incapace di dar movimento al bilanciere con la sola forza della molla e necessita di una "spinta", anche qui Klings ha inventato un modo per far partire il moto dell'orologio addirittura unendolo ad uno zero reset dei secondi.
Solo chi parla la lingua dei grandi orologiai può fare questo.
Klings oggi è anche in grado di inserire un remotoire in un orologio, ora è in grado persino di aggiungerlo in un secondo momento. Dichiarazioni sue.
Insomma a conti fatti credo che il buon Klings sia in grado di creare liberamente orologi "semplici" come dei solo tempo che abbiano un grado di precisione sufficiente ed in linea con altri di pari livello. Non mi stupirei se alcuni dei suoi orologi marciassero anche meglio di alcuni prodotti concorrenti, ma sarebbe da provare.
Per l'affidabilità stiamo parlando di orologi semplici e manuali, senza nessun espediente particolare e che in teoria qualunque orologiaio esperto potrebbe riparare, anche se lui si propone con revisioni dei suoi orologi a prezzi di saldo, e finchè c'è questa possibilità... ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 22, 2018, 18:53:09 pm
Questi i due orologi esposti alla mostra. Il Classic, un solo tempo da 37mm a tre sfere e il Mellow Stripe, con in più la riserva di carica al 12 e dimensioni 38mm. Il Mellow ha spessore maggiore del fratellino di un paio di mm ed anse a goccia anziché classiche. A richiesta Klings inserisce l’ansa che si preferisce sull’orologio.
Chiarissima per entrambi l’ispirazione a Breguet nel classicismo. Fasce orarie con numeri romani, quadrante guillochè, sfere Breguet. Anche le proporzioni del tutto e l’armonia riproposta si rifanno allo stile del grande orologiaio svizzero.
Notare la somiglianza estetica del Mellow Stripe con il tourbillon desmodromic, praticamente gemelli di quadrante a parte le targhette chiarificatrici attorno la secondina sul tourbo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 22, 2018, 20:49:37 pm
Questi i due orologi esposti alla mostra. Il Classic, un solo tempo da 37mm a tre sfere e il Mellow Stripe, con in più la riserva di carica al 12 e dimensioni 38mm. Il Mellow ha spessore maggiore del fratellino di un paio di mm ed anse a goccia anziché classiche. A richiesta Klings inserisce l’ansa che si preferisce sull’orologio.
Chiarissima per entrambi l’ispirazione a Breguet nel classicismo. Fasce orarie con numeri romani, quadrante guillochè, sfere Breguet. Anche le proporzioni del tutto e l’armonia riproposta si rifanno allo stile del grande orologiaio svizzero.
Notare la somiglianza estetica del Mellow Stripe con il tourbillon desmodromic, praticamente gemelli di quadrante a parte le targhette chiarificatrici attorno la secondina sul tourbo.
L’uso della parola desmodromico mi incuriosisce. Io sapevo che in meccanica significa trasmissione dell’energia con ingranaggi, che è quello che avviene nel 99,9999 per cento degli orologi ( tranne parzialmente il mio HYT H3 e tranne il Tag Heuer V4 che usava le cinghie). Ma evidentemente qui sarà usato per indicare qualcosa di diverso. Chi sa cortesemente spiegarmi cosa?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Aprile 23, 2018, 00:11:02 am
Dunque ..
Klings dice che ha utilizzato lo stesso principio delle moto Ducati (eliminazione delle molle delle valvole) per costruire uno scappamento cronometrico resistente agli urti, a battito singolo a detente.
Il dente di arresto non richiede una molla di richiamo che spinge indietro il fermo in posizione di blocco, poiché l'azione viene eseguita dai denti della ruota di scappamento:

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/922/RbaLx6.jpg)

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/923/XQqHJP.jpg)

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 08:24:06 am
Dunque ..
Klings dice che ha utilizzato lo stesso principio delle moto Ducati (eliminazione delle molle delle valvole) per costruire uno scappamento cronometrico resistente agli urti, a battito singolo a detente.
Il dente di arresto non richiede una molla di richiamo che spinge indietro il fermo in posizione di blocco, poiché l'azione viene eseguita dai denti della ruota di scappamento:

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/922/RbaLx6.jpg)

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/923/XQqHJP.jpg)

Grazie Vittorio, certo solo dalle figure statiche resta difficile capire le dinamiche di movimento.
Solo a pensarla una soluzione così...  :o
Ho letto da qualche parte che il tourbillon desmodromico è “a 10 secondi” e gira sulla ruota di scappamento. Davvero inusuale e particolare questa scelta di Klings, che comunque denota la creatività e la singolarità dell’artista.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 23, 2018, 08:53:17 am
Dunque ..
Klings dice che ha utilizzato lo stesso principio delle moto Ducati (eliminazione delle molle delle valvole) per costruire uno scappamento cronometrico resistente agli urti, a battito singolo a detente.
Il dente di arresto non richiede una molla di richiamo che spinge indietro il fermo in posizione di blocco, poiché l'azione viene eseguita dai denti della ruota di scappamento:

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/922/RbaLx6.jpg)

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/923/XQqHJP.jpg)

Grazie Vittorio, certo solo dalle figure statiche resta difficile capire le dinamiche di movimento.
Solo a pensarla una soluzione così...  :o
Ho letto da qualche parte che il tourbillon desmodromico è “a 10 secondi” e gira sulla ruota di scappamento. Davvero inusuale e particolare questa scelta di Klings, che comunque denota la creatività e la singolarità dell’artista.

...e quindi si torna alla riflessione fatta un paio di pagine fa: sarà in grado di realizzare un solo tempo di qualità con buone cronometrie?  ::)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 09:22:22 am
Dunque ..
Klings dice che ha utilizzato lo stesso principio delle moto Ducati (eliminazione delle molle delle valvole) per costruire uno scappamento cronometrico resistente agli urti, a battito singolo a detente.
Il dente di arresto non richiede una molla di richiamo che spinge indietro il fermo in posizione di blocco, poiché l'azione viene eseguita dai denti della ruota di scappamento:

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/922/RbaLx6.jpg)

(https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x768q90/923/XQqHJP.jpg)

Grazie Vittorio, certo solo dalle figure statiche resta difficile capire le dinamiche di movimento.
Solo a pensarla una soluzione così...  :o
Ho letto da qualche parte che il tourbillon desmodromico è “a 10 secondi” e gira sulla ruota di scappamento. Davvero inusuale e particolare questa scelta di Klings, che comunque denota la creatività e la singolarità dell’artista.

...e quindi si torna alla riflessione fatta un paio di pagine fa: sarà in grado di realizzare un solo tempo di qualità con buone cronometrie?  ::)

Malizioso che sei...  :D
Ma figurati se eravamo arrivati appositamente su binari tali a dimostrazione delle abilità di Klings, pensando al contempo alle qualità cronometriche e di affidabilità mediocri(presunte) dei suoi solotempo. Dai su! ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 23, 2018, 10:22:41 am
Citazione
...e quindi si torna alla riflessione fatta un paio di pagine fa: sarà in grado di realizzare un solo tempo di qualità con buone cronometrie?  ::)

No no non ce la fa!
E poveracci quelli che ne hanno ordinato uno! :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 12:11:05 pm
Sarò strano io, ma se fossi uno dei pochi (fortunati!) ad aver ordinato un Klings solotempo ed una volta arrivato a casa scoprissi che la cronometria dell'orologio non è a livello della miglior concorrenza industriale, credo proprio che me ne fregherebbe "il giusto", come si dice a Roma. :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 23, 2018, 12:29:54 pm
fermo restando la bellezza e la qualità generale degli orologi, però riepiloghiamo e, anche se siamo nel topic di Klings, estendo il discorso e tutti gli indipendenti:

- per tutti la misura massima consentita e 36/37..per gli indipendenti diventa free...possono fare come vogliono;
- per tutti lo spessore conta perchè altrimenti sono tombini.......per gli indipendenti non è importante, quello che serve serve
- per tutti la cronometria è un parametro importante...per gli indipendenti non è importante
- per tutti la reperibilità dei ricambi ed il costo delle revisioni è un parametro importante....per gli indipendenti (escludo Klings dal concetto di costo revisione) non conta....voglio vedere queste realtà formate da una persona nel caso servissero dei ricambi quando l'indipendente non ci sarà più....
- per tutti i prezzi sono sempre da codice penale...per gli indipendenti no, possono vendere solo tempo a 100K ed è sempre giustificato

insomma, mi sembra che a questi indipendenti sia concesso troppo rispetto alle pulci che si fanno agli orologi delle realtà più industriali.


Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 12:45:56 pm
Per me è semplice la risposta.
Se si fanno 2 o 5 pezzi l'anno con le proprie manine e con centinaia di ore di lavoro, per di più lavoro fatto da un artigiano tra i migliori su piazza al mondo, direi che il costo finale del prodotto è giustificato. Giustificato dal tempo profuso e dall'elevato grado di artigianalità, di unicità e dalle finiture superiori.
Giustificato di più senz'altro se lo mettiamo in relazione al costo ed alla produzione industriale, dove fare migliaia di orologi che non passano neanche per le mani di un Orologiaio, ma di semplici operai altamente istruiti per lavorare sui vari passaggi nella catena produttiva.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 12:56:38 pm
fermo restando la bellezza e la qualità generale degli orologi, però riepiloghiamo e, anche se siamo nel topic di Klings, estendo il discorso e tutti gli indipendenti:

- per tutti la misura massima consentita e 36/37..per gli indipendenti diventa free...possono fare come vogliono;
- per tutti lo spessore conta perchè altrimenti sono tombini.......per gli indipendenti non è importante, quello che serve serve
- per tutti la cronometria è un parametro importante...per gli indipendenti non è importante
- per tutti la reperibilità dei ricambi ed il costo delle revisioni è un parametro importante....per gli indipendenti (escludo Klings dal concetto di costo revisione) non conta....voglio vedere queste realtà formate da una persona nel caso servissero dei ricambi quando l'indipendente non ci sarà più....
- per tutti i prezzi sono sempre da codice penale...per gli indipendenti no, possono vendere solo tempo a 100K ed è sempre giustificato

insomma, mi sembra che a questi indipendenti sia concesso troppo rispetto alle pulci che si fanno agli orologi delle realtà più industriali.


Ti faccio una semplice domanda. Se avessi la possibilità di tornare nel 1800, di conoscere A.L.Breguet ed avessi modo di commissionargli un orologio, fatto per te da Lui in persona, come considereresti questo orologio? Al pari della produzione Breguet industriale attuale o tutto assumerebbe "un altro sapore"... indipendentemente dal costo e potendo spendere, quale soluzione ti darebbe più emozioni?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 23, 2018, 13:09:14 pm
fermo restando la bellezza e la qualità generale degli orologi, però riepiloghiamo e, anche se siamo nel topic di Klings, estendo il discorso e tutti gli indipendenti:

- per tutti la misura massima consentita e 36/37..per gli indipendenti diventa free...possono fare come vogliono;
- per tutti lo spessore conta perchè altrimenti sono tombini.......per gli indipendenti non è importante, quello che serve serve
- per tutti la cronometria è un parametro importante...per gli indipendenti non è importante
- per tutti la reperibilità dei ricambi ed il costo delle revisioni è un parametro importante....per gli indipendenti (escludo Klings dal concetto di costo revisione) non conta....voglio vedere queste realtà formate da una persona nel caso servissero dei ricambi quando l'indipendente non ci sarà più....
- per tutti i prezzi sono sempre da codice penale...per gli indipendenti no, possono vendere solo tempo a 100K ed è sempre giustificato

insomma, mi sembra che a questi indipendenti sia concesso troppo rispetto alle pulci che si fanno agli orologi delle realtà più industriali.


Ti faccio una semplice domanda. Se avessi la possibilità di tornare nel 1800, di conoscere A.L.Breguet ed avessi modo di commissionargli un orologio, fatto per te da Lui in persona, come considereresti questo orologio? Al pari della produzione Breguet industriale attuale o tutto assumerebbe "un altro sapore"... indipendentemente dal costo e potendo spendere, quale soluzione ti darebbe più emozioni?

non hai capito quello che intendo.
io non questiono sul fascino di un orologio fatto su misura, sulle capacità dell'orologiaio ecc.
io dico che i paletti che nel giudicare ogni orologio escono sempre fuori non possono diventare dettagli quando si parla di questi altri orologi, tutto qua.
poi grazie che un orologio fatto su misura da Breguet in persona avrebbe un altro fascino ....ma qui, con tutto il rispetto del mondo, non stiamo parlando di Breguet

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 13:38:34 pm
fermo restando la bellezza e la qualità generale degli orologi, però riepiloghiamo e, anche se siamo nel topic di Klings, estendo il discorso e tutti gli indipendenti:

- per tutti la misura massima consentita e 36/37..per gli indipendenti diventa free...possono fare come vogliono;
- per tutti lo spessore conta perchè altrimenti sono tombini.......per gli indipendenti non è importante, quello che serve serve
- per tutti la cronometria è un parametro importante...per gli indipendenti non è importante
- per tutti la reperibilità dei ricambi ed il costo delle revisioni è un parametro importante....per gli indipendenti (escludo Klings dal concetto di costo revisione) non conta....voglio vedere queste realtà formate da una persona nel caso servissero dei ricambi quando l'indipendente non ci sarà più....
- per tutti i prezzi sono sempre da codice penale...per gli indipendenti no, possono vendere solo tempo a 100K ed è sempre giustificato

insomma, mi sembra che a questi indipendenti sia concesso troppo rispetto alle pulci che si fanno agli orologi delle realtà più industriali.


Ti faccio una semplice domanda. Se avessi la possibilità di tornare nel 1800, di conoscere A.L.Breguet ed avessi modo di commissionargli un orologio, fatto per te da Lui in persona, come considereresti questo orologio? Al pari della produzione Breguet industriale attuale o tutto assumerebbe "un altro sapore"... indipendentemente dal costo e potendo spendere, quale soluzione ti darebbe più emozioni?

non hai capito quello che intendo.
io non questiono sul fascino di un orologio fatto su misura, sulle capacità dell'orologiaio ecc.
io dico che i paletti che nel giudicare ogni orologio escono sempre fuori non possono diventare dettagli quando si parla di questi altri orologi, tutto qua.
poi grazie che un orologio fatto su misura da Breguet in persona avrebbe un altro fascino ....ma qui, con tutto il rispetto del mondo, non stiamo parlando di Breguet

Se intendi chiudere un occhio si, per me è così. Tendo a perdonare di più. Ci medito meglio poi ti dico.
Breguet oggi non c’è più, ci prendiamo quello che passa il convento e i Breguet di oggi sono i Dufour, i Daniels, i Roth, i Klings, gli Asaoka ...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ilcommesso - Aprile 23, 2018, 13:54:27 pm
Sarò strano io, ma se fossi uno dei pochi (fortunati!) ad aver ordinato un Klings solotempo ed una volta arrivato a casa scoprissi che la cronometria dell'orologio non è a livello della miglior concorrenza industriale, credo proprio che me ne fregherebbe "il giusto", come si dice a Roma. :)

Io invece sarei incazzato come una pantera.
Fai 3-4 orologi l'anno con una precisione inferiore a quella industriale? (intesa come standard)
Non ci siamo proprio

Mi spiace ma hai anche citato Breguet a sproposito, perchè Breguet ambiva alla precisione, non certo alle finiture.
Ha inventato il tourbillon con uno scopo, avere un orologio più preciso.

La famosa frase datemi l'olio perfetto e vi costruirò l'orologio perfetto era finalizzata al raggiungimento della precisione, l'estetica era una conseguenza, così come le finiture, che erano necessarie per tenere il calibro dell'orologio più pulito.
la nobiltà dell'epoca se ne fregava dell'anglage e cote de geneve.

Breguet va contestualizzato nella sua epoca storica, oggi ci sono questi indipendenti, ma mentre Breguet era un innovatore, quanti fra questi gli si possono affiancare?
Daniels sicuramente, poi?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 23, 2018, 14:28:00 pm
Sarò strano io, ma se fossi uno dei pochi (fortunati!) ad aver ordinato un Klings solotempo ed una volta arrivato a casa scoprissi che la cronometria dell'orologio non è a livello della miglior concorrenza industriale, credo proprio che me ne fregherebbe "il giusto", come si dice a Roma. :)

Io invece sarei incazzato come una pantera.
Fai 3-4 orologi l'anno con una precisione inferiore a quella industriale? (intesa come standard)
Non ci siamo proprio

Mi spiace ma hai anche citato Breguet a sproposito, perchè Breguet ambiva alla precisione, non certo alle finiture.
Ha inventato il tourbillon con uno scopo, avere un orologio più preciso.

La famosa frase datemi l'olio perfetto e vi costruirò l'orologio perfetto era finalizzata al raggiungimento della precisione, l'estetica era una conseguenza, così come le finiture, che erano necessarie per tenere il calibro dell'orologio più pulito.
la nobiltà dell'epoca se ne fregava dell'anglage e cote de geneve.

Breguet va contestualizzato nella sua epoca storica, oggi ci sono questi indipendenti, ma mentre Breguet era un innovatore, quanti fra questi gli si possono affiancare?
Daniels sicuramente, poi?

Innovatori?
Daniels, Dufour, Claret, Flageollet.... e poi Greubel Gorsey, Urwerk, MB&F, Journe....
Pretendere che siano tutti come Breguet è come pretendere che cantino tutti come la Callas o che abbiano tutti il talento di Caravaggio o Picasso... non ha senso.
Oggi, nel 2018, abbiamo dei Watchmakers che realizzano la propria orologeria, coniugando design, ricerca tecnica e le migliori finiture e decorazione possibili. Per me è una cosa buona.
Costano molto? Non sempre, alcuni più, altri meno, e comunque costano per quello che ti offrono se paragonati a quello che l'orologeria industriale contemporanea ti offre a listino.
Voler far passare ora che fanno solo decorazione e non si occupano di cronometria e innovazione credo sia molto distante dalla realtà perchè, per chi non se ne fosse accorto, le grandi Maisons è da molto tempo che hanno lasciato agli indipendenti il compito della ricerca e dell'innovazione, dal momento che di movimenti, se non quelli banali, non ne fanno quasi più.
Gran parte dei Watchmakers realizza movimenti originali per ogni creazione, movimenti molto precisi, e con l'intento che  possano durare nel tempo, al contrario delle Maison che con l'arrivo dei  grandi gruppi della moda, hanno come preciso obiettivo che questi possano, per un motivo o un altro, esser presto sostituiti.
Fare decorazione artigianale come si faceva nel passato, è un merito, un segno di rispetto per il cliente, rispetto per chi sta spendendo molto denaro, ai quali ritengo si potrebbe dedicare almeno qualche ora di lavoro artigianale o quanto meno delle finiture industriali accurate. Realizzare delle decorazioni frettolose con macchine industriali, spesso non sostituendo nemmeno le frese perchè tanto il cliente non sa usare più il lentino, questo si che a me fa incaxxare, perchè somiglia ad un inganno. Altrimenti, se le decorazioni non fossero poi così importanti, si potrebbe lasciarle grezze o mettere il fondello, no?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 14:38:39 pm
fermo restando la bellezza e la qualità generale degli orologi, però riepiloghiamo e, anche se siamo nel topic di Klings, estendo il discorso e tutti gli indipendenti:

- per tutti la misura massima consentita e 36/37..per gli indipendenti diventa free...possono fare come vogliono;
- per tutti lo spessore conta perchè altrimenti sono tombini.......per gli indipendenti non è importante, quello che serve serve
- per tutti la cronometria è un parametro importante...per gli indipendenti non è importante
- per tutti la reperibilità dei ricambi ed il costo delle revisioni è un parametro importante....per gli indipendenti (escludo Klings dal concetto di costo revisione) non conta....voglio vedere queste realtà formate da una persona nel caso servissero dei ricambi quando l'indipendente non ci sarà più....
- per tutti i prezzi sono sempre da codice penale...per gli indipendenti no, possono vendere solo tempo a 100K ed è sempre giustificato

insomma, mi sembra che a questi indipendenti sia concesso troppo rispetto alle pulci che si fanno agli orologi delle realtà più industriali.


Ti faccio una semplice domanda. Se avessi la possibilità di tornare nel 1800, di conoscere A.L.Breguet ed avessi modo di commissionargli un orologio, fatto per te da Lui in persona, come considereresti questo orologio? Al pari della produzione Breguet industriale attuale o tutto assumerebbe "un altro sapore"... indipendentemente dal costo e potendo spendere, quale soluzione ti darebbe più emozioni?

non hai capito quello che intendo.
io non questiono sul fascino di un orologio fatto su misura, sulle capacità dell'orologiaio ecc.
io dico che i paletti che nel giudicare ogni orologio escono sempre fuori non possono diventare dettagli quando si parla di questi altri orologi, tutto qua.
poi grazie che un orologio fatto su misura da Breguet in persona avrebbe un altro fascino ....ma qui, con tutto il rispetto del mondo, non stiamo parlando di Breguet
Infatti le questioni che poni sono importanti. E aggiungo che tutto non è concesso a tutti gli indipendenti, ma solo ad alcuni, e non ad altri. Io penso che ogni prodotto vada valutato con la stessa severità, sia di indipendente, sia di non indipendente. E non tutti gli indipendenti mi piacciono, e non credo affatto che tutti gli indipendenti valgano tanto. È una faccenda di gusti ma non solo. Alcuni hanno dimostrato di essere influenti, altri no. Alcuni, pochi, saranno e rimarranno nella storia, altri se va bene avranno solo fatto qualche bell’orologio, magari a prezzo folle, non sempre giustificato.E sui prezzi, solitamente molto più convenienti rispetto al prodotto industriale, alcuni esagerano davvero. E fra questi non esiste un nuovo Breguet, purtroppo, neppure lontanamente.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 14:41:18 pm
Sarò strano io, ma se fossi uno dei pochi (fortunati!) ad aver ordinato un Klings solotempo ed una volta arrivato a casa scoprissi che la cronometria dell'orologio non è a livello della miglior concorrenza industriale, credo proprio che me ne fregherebbe "il giusto", come si dice a Roma. :)

Io invece sarei incazzato come una pantera.
Fai 3-4 orologi l'anno con una precisione inferiore a quella industriale? (intesa come standard)
Non ci siamo proprio

Mi spiace ma hai anche citato Breguet a sproposito, perchè Breguet ambiva alla precisione, non certo alle finiture.
Ha inventato il tourbillon con uno scopo, avere un orologio più preciso.

La famosa frase datemi l'olio perfetto e vi costruirò l'orologio perfetto era finalizzata al raggiungimento della precisione, l'estetica era una conseguenza, così come le finiture, che erano necessarie per tenere il calibro dell'orologio più pulito.
la nobiltà dell'epoca se ne fregava dell'anglage e cote de geneve.

Breguet va contestualizzato nella sua epoca storica, oggi ci sono questi indipendenti, ma mentre Breguet era un innovatore, quanti fra questi gli si possono affiancare?
Daniels sicuramente, poi?
Come Daniels oggi nessuno. E anche su certi scappamenti a detente, che peraltro per secoli sono stati ritenuti inadatti agli orologi da polso, che peraltro sono stati recentemente usati anche da aziende medio grandi dell’orologeria, ci sarebbe da discutere. Non tutto è oro quel che luccica. Ed è sempre una questione di misura nelle valutazioni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 14:43:29 pm
Stiamo anche facendo il processo alle intenzioni. Magari invece un solotempo di Klings o di Asaoka è più accurato cronometricamente parlando, di un Lange o di un Audemars equivalenti, non lo sappiamo. Io ho solo detto che se anche fosse un pelino inferiore alla migliore orologeria industriale potrei chiudere un occhio per ciò, in favore di una classe ed una lavorazione manuale semplicemente non pervenuta negli altri, che per inciso non li regalano affatto. Guardate i prezzi sul nuovo e vi accorgete di come spesso siano allineati. Un Overseas o un Daytona in platino, al netto del bracciale costano di listino oltre 60k, un GMT everose costa 34k. Orologi altamente(e ripeto), altamente industriali sotto ogni aspetto. Innovazione non pervenuta neanche per loro, anzi impiegano movimenti pregevoli ma di 40 anni fa quando va bene.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Aprile 23, 2018, 15:03:00 pm
Sull'elencazione fatta da Gianluca eccepisco due punti.
La cronometria è un aspetto molto importante.
Per Journe è un "modus laborandi", è il punto di partenza, se non proprio, quello principale, per ogni progetto: l'orologio deve avere la massima precisione non solo durante la fase della riserva di carica ma anche negli anni.
Idem dicasi per Voutilainen, vedi le soluzioni tecniche che ha adottato nel calibro di sua progettazione, il Vingt-8: scappamento a due ruote che danno un impulso diretto al bilanciere, ruota del bilanciere molto grande -  13,6 mm - ecc.
E certo è importante, e come non potrebbe esserlo, anche per gli altri..
Sui costi bisogna dstinguere.
Certo quando parliamo di Indipendenti siamo soliti citare quelli che appartengono al Gotha della categoria, ma ce ne sono molti altri i cui lavori non costano necessariamente molto, certo sempre se considerati per la maggior artigianalità - in generale - delle loro produzioni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 15:20:14 pm
Ma neanche i prezzi dei più grandi artigiani contemporanei agli esordi erano così esosi. Mi pare che un Simplicity 10 anni or sono venisse a costare circa 60k. Un Vingt-8 circa 50k solo pochi anni fa.
Tanti soldini certo, ma parliamo di due delle massime espressioni di finitura e lavorazione artigianale oggi possibili.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 15:24:52 pm
Per quello che riguarda l’accuratezza nella cronometria, probabilmente il mio è un discorso forse privo di fondamento. Il fatto che io tollererei anche una accuratezza non esemplare non prescinde il fatto che questi indipendenti invece lavorino in modo passionale anche questo aspetto ed i risultati potrebbero essere molto migliori di come e quanto mi aspetto io, anche rispetto alla concorrenza industriale.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 23, 2018, 15:28:36 pm
Io mica ho capito perché un indipendente non dovrebbe essere in grado di realizzare una cronometria precisa!
Non hanno il Cad?
E perché non dovrebbero averlo?
Tutte le aziende grandi o piccole hanno il Cad chi mai lavora più con la calcolatrice ed il tecnigrafo?
Piuttosto c'è da dire che del Cad non ci fai nulla se non conosci il tuo mestiere, il Cad ti aiuta e ti fare prima ma se do da fare un orologio al mio caddista che è fortissimo ma fa esattamente quello che gli viene detto di fare secondo voi come lo farebbe un orologio?
Quindi il progetto nasce nella testa dell'orologiaio poi il Cad lo aiuta a farlo diventare realtà ma lui deve sapere( e lo sa) quello che vuole.
Quindi per me non esiste il minimo dubbio che orologiai di questo livello possano realizzare orologi con cronometria scadente, non esiste proprio!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 23, 2018, 15:38:34 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 23, 2018, 15:42:05 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale

Sono ovviamente chiacchiere tra di noi, non credo che loro grandi orologiai lo considererebbero un peccato veniale.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 16:21:36 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale

Sono ovviamente chiacchiere tra di noi, non credo che loro grandi orologiai lo considererebbero un peccato veniale.
Nessun grande orologiaio considera la cronometria come un parametro non importante. Sono alcuni appassionati che lo considerano tale. D’accordissimo poi con te sul Cad, l’ho anche scritto, certe scelte le posso capire ma non condividere. Anzi, con gli indipendenti bisogna non solo applicare i criteri che si applicano a tutti gli altri ma essere più esigenti, perché producono poco, e perché dovrebbero fare della qualità a tutto tondo la loro ragion d’essere.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 23, 2018, 17:19:47 pm
....la malizia l'è una brutta bestia: qualcuno diceva che una bugia a forza di ripeterla poteva divenir una verità.  ;D :D :D

Io ho la convinzione che gran parte dei Watchmakers di fama regola i propri orologi meglio di quelli realizzati con tutte le migliori macchine tecnologiche. Sono convinto perchè al termine della realizzazione, l'orologiaio ci mette le mani, contrariamente agli altri che il più delle volte passano direttamente alla scatola.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 17:35:13 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale
Scadente no però, scadente lo considero un grave difetto anch’io... parlavo di standard comunque di buon livello anche se inferiori a Lange ad esempio.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 23, 2018, 17:38:58 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale
Scadente no però, scadente lo considero un grave difetto anch’io... parlavo di standard comunque di buon livello anche se inferiori a Lange ad esempio.

Ma perché mai dovrebbe essere inferiore a Lange?
Questi fanno complicazioni incredibili e non dovrebbero saper fare la cronometria che è alla base del mestiere?
Il discorso è senza senso secondo me!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 17:50:17 pm
e nessuno (o almeno non io) mette in discussione la cosa.

quello che non capisco, o meglio capisco ma non condivido, è il fatto che se pure fosse scadente a livello di cronometria diventerebbe un peccato veniale
Scadente no però, scadente lo considero un grave difetto anch’io... parlavo di standard comunque di buon livello anche se inferiori a Lange ad esempio.

Ma perché mai dovrebbe essere inferiore a Lange?
Questi fanno complicazioni incredibili e non dovrebbero saper fare la cronometria che è alla base del mestiere?
Il discorso è senza senso secondo me!

Può darsi Ale.
Può darsi che infatti parliamo di aria fritta, è tanto per dire.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 17:56:13 pm
Altra questione sui prezzi. Io penso che guardando al mercato complessivamente direi che il 90 per cento degli indipendenti ha un rapporto qualità/prezzo migliore delle grandi case. Anche perché ricordiamoci che su un mercato i prezzi non li fa il piccolo , quello con minuscole quote di mercato,  ma i grandi. Dai quali ci si può differenziare in termini di prezzi non più di tanto per non far percepire un prodotto inferiore quando invece è si solito anche molto superiore. Non è un accidente ovviamente. Poi ci sono le eccezioni che confermano la regola. Insomma se si guarda la globalità dell’orologeria gli indipendenti, pur con le loro fondamentali differenze , ne escono secondo me bene da quasi tutti i punti di vista. Poi l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse, quindi anche allo stesso orologiaio non escono sempre prodotti ugualmente validi. E a volte forse possono essere persino più i demeriti della orologeria industriale rispetto ai meriti di quella indipendente.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 21:41:42 pm
Molte volte confrontando gli indipendenti odierni con Breguet, commettiamo un grosso errore di fondo.
Breguet tecnicamente era il massimo esistente alla sua epoca. Sicuramente c'erano degli orologiai che rifinivano come lui (o magari anche meglio) che sono rimasti però sconosciuti perchè oscurati dalla sua enorme supremazia tecnica.

Supremazia tecnica che si esplicava in precisione (vedi l'invenzione del tourbillon o la curva Breguet della spirale, ecc.), affidabilità (perfezione dell'ancora svizzera, di sistemi antiurto per il bilancere, ecc.), complicazione (invenzione della molla sonora, del calendario perpetuo, ecc.)

Questo per dire che per paragonare un indipendente moderno a Breguet, non basta che sappia fare gli anglange a specchio ed i biselli rientranti a regola d'arte, occorre ben altro.
Daniels è uno di quelli che è possibile paragonare a Breguet, probabilmente anche Journe o Papi e molti altri che non sono in grado di citare perchè neanche conosco.

Non so se Klings rientri tra questi, magari parliamone (pacatamente), però quello che intendo sottolineare è che Breguet all'epoca faceva si gli orologi a lume di candela, ma solo perchè non c'era ancora la corrente elettrica, altrimenti l'averebbe sicuramente utilizzata. Era un uomo di scienza, non certo un romantico.

Il Breguet moderno, io lo vedo più come colui che applicando tutti i più sofisticati ed innovativi ritrovati che il progresso tecnologico mette a disposizione, riesce a darmi l'orologio (meccanico) più performante, affidabile, durevole, e curato (quindi anche bello e rifinito) senza alcuna concessone a compromessi, come invece purtroppo fanno le grandi case.

Invece io vedo che spesso bastano super rifiniture su movimenti banali o magari un bilanciere da 1cm di diametro o un ponte tubolare o scegliere semplicemente di non utilizzare alcun ausilio informatico (ma la corrente si però ;)) per gridare al miracolo.
Per carità, possono venir fuori pezzi a tiratura limitata, magari anche esclusivi e su misura, ma non sono come i Breguet del 1800.
Sono opere che vanno giudicate come un quadro, una scultura od un mobile, cioè con parametri diversi.
Se si parla di orologeria si deve anche vedere altro.

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 23, 2018, 21:59:53 pm

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?

Stefano, il parallelo per me è errato, prova a chiedermi però cosa preferisco tra una Ferrari e una Pagani?!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:06:47 pm

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?

Stefano, il parallelo per me è errato, prova a chiedermi però cosa preferisco tra una Ferrari e una Pagani?!
Siamo sicuri che tutti gli indipendenti facciano orologi paragonabili ad una Pagani Zonda?
(che guarda caso è costruita artigianalmente ma con tutti gli ausili della moderna tecnologia)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 23, 2018, 22:18:36 pm

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?

Stefano, il parallelo per me è errato, prova a chiedermi però cosa preferisco tra una Ferrari e una Pagani?!
Siamo sicuri che tutti gli indipendenti facciano orologi paragonabili ad una Pagani Zonda?
(che guarda caso è costruita artigianalmente ma con tutti gli ausili della moderna tecnologia)

Scusa Stefano ma dov'è che ho scritto -tutti-??
Io mi riferisco chiaramente all'eccellenze.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 22:21:39 pm
Secondo me il parallelo auto/orologi e l’abbiamo specificato tante volte, non regge proprio. Inutile cercare di trovare tante affinità, il tutto si riduce a qualche similitudine nel dettaglio e nulla più.
Troppo più antico il mestiere di costruire orologi rispetto al più giovane mondo dell’auto, inoltre spesso la differenza più sostanziale è che l’auto è ancora oggi un mezzo di reale necessità.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:26:48 pm

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?

Stefano, il parallelo per me è errato, prova a chiedermi però cosa preferisco tra una Ferrari e una Pagani?!
Siamo sicuri che tutti gli indipendenti facciano orologi paragonabili ad una Pagani Zonda?
(che guarda caso è costruita artigianalmente ma con tutti gli ausili della moderna tecnologia)

Scusa Stefano ma dov'è che ho scritto -tutti-??
Io mi riferisco chiaramente all'eccellenze.
Non l'hai scritto, la mia era appunto una domanda.

Era solo per dire che forse la recente mostra spostando l'attenzione sull'artigianalità ha un pò offuscato il metro di giudizio di qualcuno che per me invece non cambia.
Quindi ribadisco: artigianalità si, ma votata alla massima qualità del prodotto intesa anche come prestazioni, non solo come rifiniture o (ben più grave) come metodi di lavoro.

A me che Klings faccia tutto a mano e disegni su un tecnigrafo i suoi orologi facendo magari anche a meno della prototipazione in plastica, poco interessa, anzi mi fa un pò preoccupare.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 22:28:15 pm
Pagani è anche tecnologia avanzatissima, non solo cura del dettaglio. Come Koenissegg, penso alla Regera, un capolavoro. E comunque persino queste auto straordinarie non riescono ad offrire quello che offre una Ferrari moderna, in termini di affidabilità ed usabilità. Usano l'informatica e tutta la tecnologia possibile. Quello che ha scritto Stefano andrebbe scolpito nella pietra, è la semplice verità. Semplice, nuda, e cruda. E forse, dico forse, se alcuni di questi signori rifinitori avessero le capacità di un Journe, un Papi, un Flageollet, forse si dedicherebbero meno anche alle finiture, non ne farebbero il principale argomento di vendita. Anche a me piacciono le finiture ma c'è un limite. Anzittutto bisogna anche vedere quanto se ne può godere delle finiture, e su orologi molto classici è più difficile che su certi orologi di avanguardia, per esempio.
L'unica cosa con cui mi sembra doveroso completare il ragionamento di Stefano, è che io penso che questi indipendenti, quelli della mostra, come Voutilainen, Asaoka, Smith , anche Roth (anche se è una categoria ancora a parte secondo me) possano fare splendidi orologi, ma non  quella che passa alla storia. Poi Voutilainen alla storia ci è già,  ma è un'altro discorso. Come per Dufour.
Insomma, Stefano, quanto hai ragione...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:29:44 pm
Secondo me il parallelo auto/orologi e l’abbiamo specificato tante volte, non regge proprio. Inutile cercare di trovare tante affinità, il tutto si riduce a qualche similitudine nel dettaglio e nulla più.
Troppo più antico il mestiere di costruire orologi rispetto al più giovane mondo dell’auto, inoltre spesso la differenza più sostanziale è che l’auto è ancora oggi un mezzo di reale necessità.
Forse hai ragione, dimentica il paragone con le auto, però spero che hai ben compreso il mio discorso.

Ho sentito nominare il nome di Breguet un pò troppe volte dimenticandosi di cosa gli orologi Breguet rappresentavano nel 1800.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 22:30:46 pm

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?

Stefano, il parallelo per me è errato, prova a chiedermi però cosa preferisco tra una Ferrari e una Pagani?!
Siamo sicuri che tutti gli indipendenti facciano orologi paragonabili ad una Pagani Zonda?
(che guarda caso è costruita artigianalmente ma con tutti gli ausili della moderna tecnologia)

Scusa Stefano ma dov'è che ho scritto -tutti-??
Io mi riferisco chiaramente all'eccellenze.
Non l'hai scritto, la mia era appunto una domanda.

Era solo per dire che forse la recente mostra spostando l'attenzione sull'artigianalità ha un pò offuscato il metro di giudizio di qualcuno che per me invece non cambia.
Quindi ribadisco: artigianalità si, ma votata alla massima qualità del prodotto intesa anche come prestazioni, non solo come rifiniture o (ben più grave) come metodi di lavoro.

A me che Klings faccia tutto a mano e disegni su un tecnigrafo i suoi orologi facendo magari anche a meno della prototipazione in plastica, poco interessa, anzi mi fa un pò preoccupare.
Applausi. Bisogna rimanere sempre oggettivi nel valutare le cose. E mi fa piacere constatare che qualcuno, ma lo immaginavo, aveva mantenuto una sua lucidità di giudizio.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 22:31:38 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Aprile 23, 2018, 22:32:19 pm
Boh...a me sembra che abbiamo proprio perso il senso di tutto il discorso scusate.
Stiamo discutendo se uno che riesce a fare orologi con tourbillon, orologi con vari scappamenti e guilloche fatti a mano, sia in grado di fare un orologio preciso? E se il fatto che faccia tutto a mano, un orologio sartoriale sia un plus o un minus? Boh

Riguardo il pensiero di gianluca mi trovo d’accordo. Io infatti da un artigiano mi farei fare l’oroligio con le misure che piacciono a me che, per coerenza di pensiero, non sono i 37-38 x 5-6mm. Roba troppo piccola per me.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:36:20 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Il giusto equilibrio è non negare l'uso dei moderni mezzi per ottenere il massimo.
Poi magari ottenuto il massimo, lo si rifinisce 1000 ore a mano per dare un prodotto inattacabile da ogni punto di vista.

Ultimamente mi sembra di vedere che si tende a premiare il metodo rispetto al prodotto.
Breguet avrebbe usato i CNC o le elettroerosioni per fare chissà quali miracoli se le avesse avute disponibili, altro che tasca !!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 23, 2018, 22:39:09 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Il giusto equilibrio è non negare l'uso dei moderni mezzi per ottenere il massimo.
Poi magari ottenuto il massimo, lo si rifinisce 1000 ore a mano per dare un prodotto inattacabile da ogni punto di vista.

Ultimamente mi sembra di vedere che si tende a premiare il metodo rispetto al prodotto.
Breguet avrebbe usato i CNC o le elettroerosioni per fare chissà quali miracoli se le avesse avute disponibili, altro che tasca !!
Stefano, non ti dimenticare però che se un orologio frutto di ricerca di quella vera, pesante, fosse rifinito come un Voutilainen o meglio ancora come uno Smith costerebbe forse un milione di euro....e a quel punto sarebbe un capolavoro assoluto ma forse ne ridurrebbe anche la portata della scommessa tecnica.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 22:41:18 pm
Io infatti da un artigiano mi farei fare l’oroligio con le misure che piacciono a me che, per coerenza di pensiero, non sono i 37-38 x 5-6mm. Roba troppo piccola per me.

Sono ovviamente dei plus che ci riportano a tempi morti e sepolti. Una meraviglia. Solo un pazzo può affermare che il poter fare un orologio come più ti piace e su richiesta è una cosa negativa.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:44:28 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Il giusto equilibrio è non negare l'uso dei moderni mezzi per ottenere il massimo.
Poi magari ottenuto il massimo, lo si rifinisce 1000 ore a mano per dare un prodotto inattacabile da ogni punto di vista.

Ultimamente mi sembra di vedere che si tende a premiare il metodo rispetto al prodotto.
Breguet avrebbe usato i CNC o le elettroerosioni per fare chissà quali miracoli se le avesse avute disponibili, altro che tasca !!
Stefano, non ti dimenticare però che se un orologio frutto di ricerca di quella vera, pesante, fosse rifinito come un Voutilainen o meglio ancora come uno Smith costerebbe forse un milione di euro....e a quel punto sarebbe un capolavoro assoluto ma forse ne ridurrebbe anche la portata della scommessa tecnica.
Si, è vero, per questo personalmente (e sottolineo personalmente) tendo a premiare più la meccanica che le rifiniture.

Attualmente il giusto compromesso lo trovo in Journe, seppur con qualche scivolone.

Grande attenzione all'innovazione, agli spessori, alla cronometria, alla tecnica con qualche concessione alle finiture che seppur di alto livello, non sono paragonabili a Doufour o Voutilanen o Roth, Smith e compagni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 22:44:58 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Il giusto equilibrio è non negare l'uso dei moderni mezzi per ottenere il massimo.
Poi magari ottenuto il massimo, lo si rifinisce 1000 ore a mano per dare un prodotto inattacabile da ogni punto di vista.

Ultimamente mi sembra di vedere che si tende a premiare il metodo rispetto al prodotto.
Breguet avrebbe usato i CNC o le elettroerosioni per fare chissà quali miracoli se le avesse avute disponibili, altro che tasca !!

Ma chi l’ha detto che un orologio per essere un ottimo prodotto sotto tutti gli aspetti necessita di essere fabbricato con cad e cnc? Dove sta scritto?
Il prodotto finale è lo specchio del metodo. Nessuno premia il metodo se il prodotto finale è peggiore.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Aprile 23, 2018, 22:47:33 pm
Io infatti da un artigiano mi farei fare l’oroligio con le misure che piacciono a me che, per coerenza di pensiero, non sono i 37-38 x 5-6mm. Roba troppo piccola per me.

Sono ovviamente dei plus che ci riportano a tempi morti e sepolti. Una meraviglia. Solo un pazzo può affermare che il poter fare un orologio come più ti piace e su richiesta è una cosa negativa.

Io sono d’accordo, ma è emerso questo.
Boh, e’ qualche giorno che si fanno discussioni a distruggere.
Infatti difficilmente continuerò a scrivere. Orologico non mi sta più piacendo/divertendo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:50:46 pm
Si è sempre lamentata una reale mancanza di artigianalità d’altri tempi negli orologi. Si trovano artigiani artisti che lo fanno e ci si lamenta che anche gli eccessi non vanno bene. Però non si spiega perché Klings debba fare a meno anche della luce elettrica ed usare il lumino ad olio per i suoi lavori(è chiaramente una cosa senza senso ed una estremizzazione assurda) ed altri invece fanno bene ad usare i cnc e i cad con catene produttive a stadi, 1000 operai e centinaia di migliaia di orologi l’anno.
Insomma un pò di equilibrio non guasta.
Il giusto equilibrio è non negare l'uso dei moderni mezzi per ottenere il massimo.
Poi magari ottenuto il massimo, lo si rifinisce 1000 ore a mano per dare un prodotto inattacabile da ogni punto di vista.

Ultimamente mi sembra di vedere che si tende a premiare il metodo rispetto al prodotto.
Breguet avrebbe usato i CNC o le elettroerosioni per fare chissà quali miracoli se le avesse avute disponibili, altro che tasca !!

Ma chi l’ha detto che un orologio per essere un ottimo prodotto sotto tutti gli aspetti necessita di essere fabbricato con cad e cnc? Dove sta scritto?
Dipende dall'orologio.
Fare dei pezzi piccoli e complessi come ho visto nel mio Jump Ripetition e come anche confermato da chi ci ha messo le mani, è impossibile se non si usano mezzi moderni.

E ovvio che per un calibro solo tempo da 7mm di spessore si possa fare a meno, ci mancherebbe.

Trovo un'assurdità privarsi per scelta di alcuni vantaggi moderni. Tutto qui.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 23, 2018, 22:53:06 pm
Io infatti da un artigiano mi farei fare l’oroligio con le misure che piacciono a me che, per coerenza di pensiero, non sono i 37-38 x 5-6mm. Roba troppo piccola per me.

Sono ovviamente dei plus che ci riportano a tempi morti e sepolti. Una meraviglia. Solo un pazzo può affermare che il poter fare un orologio come più ti piace e su richiesta è una cosa negativa.

Io sono d’accordo, ma è emerso questo.
Boh, e’ qualche giorno che si fanno discussioni a distruggere.
Infatti difficilmente continuerò a scrivere. Orologico non mi sta più piacendo/divertendo.
Mi spiace che tu veda questa discussione come volta a distruggere solo perchè si hanno opinioni contrastanti.
Dove tutti la pensano allo stesso modo, non è che pensano un gran chè. (guarda altri Forum....)
 ;)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 23, 2018, 23:04:59 pm
Dico anche la mia...  :D
Il paragone con Breguet è del tutto sbagliato. Quando faceva gli orologi Breguet, erano uno strumento utilissimo, si sarebbero diffusi e sarebbero divenuti indispensabili. Il Breguet di oggi non farebbe l'orologiaio, ma sarebbe stato un programmatore di pc, un Bill Gates... Mica un artigiano!
Per questa ragione, nel 2018, in un orologio meccanico, non mi focalizzerei sulla ricerca del miglior supporto tecnologico e sulla valutazione esasperata della performance, perchè semplicemente, sarebbe come ricercare l'artigianalità in uno shuttle. È proprio la natura stessa dell'oggetto ad essere in antitesi alla tecnologia. Per questo motivo,  il pensiero dell'orologiaio che lavora al suo orologio artigianalmente, fa breccia nei cuori.  :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 23:31:19 pm
Dico anche la mia...  :D
Il paragone con Breguet è del tutto sbagliato. Quando faceva gli orologi Breguet, erano uno strumento utilissimo, si sarebbero diffusi e sarebbero divenuti indispensabili. Il Breguet di oggi non farebbe l'orologiaio, ma sarebbe stato un programmatore di pc, un Bill Gates... Mica un artigiano!
Per questa ragione, nel 2018, in un orologio meccanico, non mi focalizzerei sulla ricerca del miglior supporto tecnologico e sulla valutazione esasperata della performance, perchè semplicemente, sarebbe come ricercare l'artigianalità in uno shuttle. È proprio la natura stessa dell'oggetto ad essere in antitesi alla tecnologia. Per questo motivo,  il pensiero dell'orologiaio che lavora al suo orologio artigianalmente, fa breccia nei cuori.  :)

Anche questa è una analisi che mi sento di condividere, se non in toto in buona parte. La verità è che i tempi sono troppo distanti per un parallelo sensato.
Oggi l'orologeria meccanica è desueta e la ricerca sulla meccanica fine a se stessa viene apprezzata solo dall'appassionato.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 23, 2018, 23:45:37 pm
Per non perdere però il filo del topic consiglio di andare a rivedere in apertura le magnifiche foto inserite da Claudio dei lavori di Klings che sono una meraviglia.
Klings fa un cote de genève sui suoi calibri di una rara bellezza... se avete avuto modo di guardare al lentino uno di questi ultimi lavori dell'orologiaio appare evidente come questa finitura appaia molto diversa da quella che si vede di solito. Le strisce sono più spaziate tra loro, più ampie, come delle "pennellate" più grandi.
E' una caratteristica voluta dice l'artista, in questo modo si ha una finitura più distensiva, più rilassante. In effetti come dargli torto, davvero molto bella ed insolita e sembra produrre proprio un effetto più riposante alla vista.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 24, 2018, 00:01:30 am
l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse,

Applausi. Parole da scolpire. Ecc. ecc.

Io non mi iscrivo a un partito, quello degli "indipendenti" migliori o peggiori a prescindere.
Guardo all'orologio.
Ma, nel giudicare l'orologio, il modo  con cui è realizzato è uno degli elementi da considerare.

L'artigianalità è un pregio (non solo nelle finiture, anche nell'ideazione e nella realizzazione dell'orologio); la personalizzazione anche.
Questi pregi vanno messi sul piatto della bilancia insieme con estetica, proporzioni, precisione, affidabilità, originalità, raffinatezza (tecnica e costruttiva), storicità, innovazione, rispetto della tradizione (ebbene sì, si può innovare nel solco di una tradizione), rapporto qualità/prezzo, affidabilità, riparabilità...
La gerarchia dei pregi, poi, ognuno la costruisce come crede.

Quanto alle prestazioni cronometriche: è fondamentale che siano ottime (parliamo pur sempre di meccanismi per misurare il tempo, per di più dai costi elevatissimi), non che siano da primato (non parliamo di strumenti professionali).
Conoscete la legge dei rendimenti decrescenti? In economia, oltre un certo limite, l'incremento dell'apporto di un fattore produttivo non produce più rendimenti proporzionali all'incremento stesso.
Vale per i rendimenti economici, ma vale anche per l'apprezzabilità - da parte dell'acquirente - delle prestazioni di un prodotto meccanico.
Quando acquistiamo un'automobile sportiva - qui il paragone mi sembra utile  :P - guardiamo soltanto  l'accelerazione? Oppure guardiamo anche ripresa, coppia, curva di erogazione della potenza, elasticità, tenuta di strada e tanti altri fattori che regolano la prestazione complessiva (per intenderci: il "tempo sul giro") e il piacere di guida?
E quando mettiamo di fronte due vetture entrambe ad altissimi livelli  in termini di prestazioni complessive, guardiamo solo il valore assoluto di queste (privilegiando esclusivamente chi ottiene il primato) o anche il comfort di marcia, la dotazione degli accessori, la linea, ecc.?

Se tra due orologi la differenza di prestazioni cronometriche è esigua, questo fattore resta degno di attenzione, ma la sua apprezzabilità diminuisce (rendimento decrescente) ed entra maggiormente in gioco con gli altri (estetica, originalità, ecc.).

Quello che intendeva in precedenza Leandro è che se Klings mi offre un'ottima resa cronometrica (e penso che possiamo presumerlo, vista l'altissima qualità del prodotto anche dal punto di vista meccanico), diventa non dirimente - anche se alcuni possono assegnarvi un peso maggiore che altri - la differenza di una frazione di secondo rispetto ad altro orologio (che magari mi offre minore gratificazione negli altri elementi da soppesare). E diventa puro esercizio verbale ipotizzare il micromiglioramento possibile ricorrendo a una progettazione con l'ausilio di strumenti informatici. Anche perché non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Lego - Aprile 24, 2018, 00:07:21 am
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Infatti difficilmente continuerò a scrivere. Orologico non mi sta più piacendo/divertendo.

Roberto che succede ..
Un lungo respiro e .. via  :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 24, 2018, 00:45:33 am
l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse,

Applausi. Parole da scolpire. Ecc. ecc.

Io non mi iscrivo a un partito, quello degli "indipendenti" migliori o peggiori a prescindere.
Guardo all'orologio.
Ma, nel giudicare l'orologio, il modo  con cui è realizzato è uno degli elementi da considerare.

L'artigianalità è un pregio (non solo nelle finiture, anche nell'ideazione e nella realizzazione dell'orologio); la personalizzazione anche.
Questi pregi vanno messi sul piatto della bilancia insieme con estetica, proporzioni, precisione, affidabilità, originalità, raffinatezza (tecnica e costruttiva), storicità, innovazione, rispetto della tradizione (ebbene sì, si può innovare nel solco di una tradizione), rapporto qualità/prezzo, affidabilità, riparabilità...
La gerarchia dei pregi, poi, ognuno la costruisce come crede.

Quanto alle prestazioni cronometriche: è fondamentale che siano ottime (parliamo pur sempre di meccanismi per misurare il tempo, per di più dai costi elevatissimi), non che siano da primato (non parliamo di strumenti professionali).
Conoscete la legge dei rendimenti decrescenti? In economia, oltre un certo limite, l'incremento dell'apporto di un fattore produttivo non produce più rendimenti proporzionali all'incremento stesso.
Vale per i rendimenti economici, ma vale anche per l'apprezzabilità - da parte dell'acquirente - delle prestazioni di un prodotto meccanico.
Quando acquistiamo un'automobile sportiva - qui il paragone mi sembra utile  :P - guardiamo soltanto  l'accelerazione? Oppure guardiamo anche ripresa, coppia, curva di erogazione della potenza, elasticità, tenuta di strada e tanti altri fattori che regolano la prestazione complessiva (per intenderci: il "tempo sul giro") e il piacere di guida?
E quando mettiamo di fronte due vetture entrambe ad altissimi livelli  in termini di prestazioni complessive, guardiamo solo il valore assoluto di queste (privilegiando esclusivamente chi ottiene il primato) o anche il comfort di marcia, la dotazione degli accessori, la linea, ecc.?

Se tra due orologi la differenza di prestazioni cronometriche è esigua, questo fattore resta degno di attenzione, ma la sua apprezzabilità diminuisce (rendimento decrescente) ed entra maggiormente in gioco con gli altri (estetica, originalità, ecc.).

Quello che intendeva in precedenza Leandro, è che se Klings mi offre un'ottima resa cronometrica (e penso che possiamo presumerlo, vista l'altissima qualità del prodotto anche dal punto di vista meccanico), diventa non dirimente - anche se alcuni possono assegnarvi un peso maggiore che altri - la differenza di una frazione di secondo rispetto ad altro orologio (che magari mi offre minore gratificazione negli altri elementi da soppesare). E diventa puro esercizio verbale ipotizzare il micromiglioramento possibile ricorrendo a una progettazione con l'ausilio di strumenti informatici. Anche perché non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).

Sposo in toto la riflessione di Gianni.
Aggiungo a questa che ripetere che alcuni dei migliori Watchmakers della terra fanno solo i decoratori è falso, oltre che offensivo.
Liquidare Dufour, Voutilainen, Smith, Halter a "semplici" decoratori, soltanto per sostenere la propria tesi, quando sappiamo che sono autori di splendidi e straordinari calibri come il duality, la ripetizione decimale, il coassiale, la gran sonnerie, il coassiale, il tourbillon triassiale.

Si è vero, rifiniscono ad arte i loro movimenti, custodendo in questo modo un'arte secolare non imitabile ancora dalle macchine: gliene vogliamo fare una colpa?
Quindi fatemi capire, un movimento simile è solo ben decorato:
https://www.orologidiclasse.com/orologio-voutilainen-vingt-8/

Ogni volta poi che si parla di grandi orologiai esce fuori chi dice che Breguet avrebbe fatto questo o quello, ma mi chiedo: fate sedute spiritiche per poter affermare cosa farebbe oggi Breguet?
Chissà cosa avrebbe fatto oggi Breguet.... magari quell'orologeria anticonvenzionale che non amate.

Certo è che se devo pensare ad un orologiaio geniale oggi penso a Claret e probabilmente lo avrebbe pensato anche Breguet  ;D

Stefano per quanto ti riguarda, alla fine torni sempre li, se non è ultrapiatto non è degno di nota ma non può esser una regola.
Proprio l'esempio che hai fatto della tua ripetizione, è degna di nota certo, ma aggiungiamo anche che una ripetizione in un movimento e cassa tanto sottile insegue il dato numerico, il record, ma per me non è fondamentale in una complicazione in cui ciò che più m'interessa è la qualita del suono, il timbro, l'assenza del rumore di fondo ecc...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 24, 2018, 07:31:30 am

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Stefano per quanto ti riguarda, alla fine torni sempre li, se non è ultrapiatto non è degno di nota ma non può esser una regola.
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Su questo Claudio invece devo dirti che la mostra mi ha fatto (in parte) cambiare idea.

Ho capito che in qualche caso per poter apprezzare la tridimensionalita' bisogna avere spessori più consistenti.
Lavorazioni dei quadranti alla Daniel Roth o Daniels hanno la necessità di maggiori spessori per trasmettere le loro peculiarità.
Stesso dicasi per movimenti dove occorre spazio per creare effetti di vuoto ed apprezzare lo spessore dei ponti.

Preciso che non e' il caso di Klings che credo abbia prezzi piu' umani, pero' quello che intendo nei miei discorsi, è che pur comprendendo le ragioni che spingono nel ricercare la massima artigianalita', quando sento cifre di 100-180k per un orologio non complicato "solo" perché fatto a mano su misura, un po' mi viene da riflettere.
Personalmente penso che preferirei l'utilizzo di tecnologie moderne per creare il componente (esempio una lancetta, un ponte, ecc.) da lavorare e rifinire poi a mano e risparmiare 100K.

Perché poi mi viene anche il dubbio che si sappia davvero riconoscere un pezzo in parte progettato al CAD ed eseguito per elettroerosione poi super rifinito a mano, dallo stesso pezzo ma completamente ricavato a mano.
Se non lo dichiara il Maestro io, non saprei riconoscerlo. Un quadrante si, ma una cassa od i componenti di un movimento no.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 24, 2018, 07:54:44 am
Molte volte confrontando gli indipendenti odierni con Breguet, commettiamo un grosso errore di fondo.
Breguet tecnicamente era il massimo esistente alla sua epoca. Sicuramente c'erano degli orologiai che rifinivano come lui (o magari anche meglio) che sono rimasti però sconosciuti perchè oscurati dalla sua enorme supremazia tecnica.

Supremazia tecnica che si esplicava in precisione (vedi l'invenzione del tourbillon o la curva Breguet della spirale, ecc.), affidabilità (perfezione dell'ancora svizzera, di sistemi antiurto per il bilancere, ecc.), complicazione (invenzione della molla sonora, del calendario perpetuo, ecc.)

Questo per dire che per paragonare un indipendente moderno a Breguet, non basta che sappia fare gli anglange a specchio ed i biselli rientranti a regola d'arte, occorre ben altro.
Daniels è uno di quelli che è possibile paragonare a Breguet, probabilmente anche Journe o Papi e molti altri che non sono in grado di citare perchè neanche conosco.

Non so se Klings rientri tra questi, magari parliamone (pacatamente), però quello che intendo sottolineare è che Breguet all'epoca faceva si gli orologi a lume di candela, ma solo perchè non c'era ancora la corrente elettrica, altrimenti l'averebbe sicuramente utilizzata. Era un uomo di scienza, non certo un romantico.

Il Breguet moderno, io lo vedo più come colui che applicando tutti i più sofisticati ed innovativi ritrovati che il progresso tecnologico mette a disposizione, riesce a darmi l'orologio (meccanico) più performante, affidabile, durevole, e curato (quindi anche bello e rifinito) senza alcuna concessone a compromessi, come invece purtroppo fanno le grandi case.

Invece io vedo che spesso bastano super rifiniture su movimenti banali o magari un bilanciere da 1cm di diametro o un ponte tubolare o scegliere semplicemente di non utilizzare alcun ausilio informatico (ma la corrente si però ;)) per gridare al miracolo.
Per carità, possono venir fuori pezzi a tiratura limitata, magari anche esclusivi e su misura, ma non sono come i Breguet del 1800.
Sono opere che vanno giudicate come un quadro, una scultura od un mobile, cioè con parametri diversi.
Se si parla di orologeria si deve anche vedere altro.

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?


Io credo che il paragone con Bregunet non può essere fatto semplicemente perché ogni inventore è figlio dei propri tempi.
A Leonardo che è stato il più grande inventore della storia non poteva certo venire in mente di inventare i sensori per il parcheggio visto che non esisteva l'auto e neanche il problema del parcheggio.
Ha insistito fino alla morte sul volo con l'ala battente perché non aveva il motore.
E così Bregunet ha inventato cose necessarie all'epoca, oggi i moderni orologiai inventano (quelli che inventano) solo per stupire, ma le loro invenzioni sono assolutamente inutili come sono inutili gli orologi meccanici.
E quindi le realizzazioni debbono solo appagare gli appassionati senza un reale fine di utilità.
E' più difficile inventare una cosa che non serve di una che serve.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Aprile 24, 2018, 08:09:56 am
A mio avviso nell'idea di orologio artigianale rientrano sia la precisione che le finiture. nè comprendo perchè anche solo ipoteticamente, rifinire meglio dovrebbe andare a detrimento della precisione. Anche perchè chi sarebbe così pazzo da progettare un movimento da zero o quasi essendo solo un rifinitore? si prenderebbe un bell'eta 2824 e via con gli anglage. dopodichè i paragoni storici hanno poco senso. in molti campi. è più forte pelè o messi? maradona o cr7 (xxxtacci sua)? mi godrei il presente di klings, voutilainen e compagnia bella senza scomodare giganti sulle cui spalle l'orologeria moderna è seduta.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 24, 2018, 08:15:53 am
Alla fine è quello che intendevo.
Il parallelo con Breguet non l'ho tirato fuori io.

E credo sia un'utopia acquistare un orologio costruito "come faceva Breguet" (che poi non è mai così) semplicemente perché Breguet sfruttata il massimo della tecnologia e delle conoscenze dell'epoca, come dovrebbe fare chiunque anche oggi.

Naturalmente è il mio punto di vista.
Non si deve offendere nessuno ed bisogna accettarlo come io accetto chi la pensa diversamente.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 09:29:40 am
Molte volte confrontando gli indipendenti odierni con Breguet, commettiamo un grosso errore di fondo.
Breguet tecnicamente era il massimo esistente alla sua epoca. Sicuramente c'erano degli orologiai che rifinivano come lui (o magari anche meglio) che sono rimasti però sconosciuti perchè oscurati dalla sua enorme supremazia tecnica.

Supremazia tecnica che si esplicava in precisione (vedi l'invenzione del tourbillon o la curva Breguet della spirale, ecc.), affidabilità (perfezione dell'ancora svizzera, di sistemi antiurto per il bilancere, ecc.), complicazione (invenzione della molla sonora, del calendario perpetuo, ecc.)

Questo per dire che per paragonare un indipendente moderno a Breguet, non basta che sappia fare gli anglange a specchio ed i biselli rientranti a regola d'arte, occorre ben altro.
Daniels è uno di quelli che è possibile paragonare a Breguet, probabilmente anche Journe o Papi e molti altri che non sono in grado di citare perchè neanche conosco.

Non so se Klings rientri tra questi, magari parliamone (pacatamente), però quello che intendo sottolineare è che Breguet all'epoca faceva si gli orologi a lume di candela, ma solo perchè non c'era ancora la corrente elettrica, altrimenti l'averebbe sicuramente utilizzata. Era un uomo di scienza, non certo un romantico.

Il Breguet moderno, io lo vedo più come colui che applicando tutti i più sofisticati ed innovativi ritrovati che il progresso tecnologico mette a disposizione, riesce a darmi l'orologio (meccanico) più performante, affidabile, durevole, e curato (quindi anche bello e rifinito) senza alcuna concessone a compromessi, come invece purtroppo fanno le grandi case.

Invece io vedo che spesso bastano super rifiniture su movimenti banali o magari un bilanciere da 1cm di diametro o un ponte tubolare o scegliere semplicemente di non utilizzare alcun ausilio informatico (ma la corrente si però ;)) per gridare al miracolo.
Per carità, possono venir fuori pezzi a tiratura limitata, magari anche esclusivi e su misura, ma non sono come i Breguet del 1800.
Sono opere che vanno giudicate come un quadro, una scultura od un mobile, cioè con parametri diversi.
Se si parla di orologeria si deve anche vedere altro.

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?


Io credo che il paragone con Bregunet non può essere fatto semplicemente perché ogni inventore è figlio dei propri tempi.
A Leonardo che è stato il più grande inventore della storia non poteva certo venire in mente di inventare i sensori per il parcheggio visto che non esisteva l'auto e neanche il problema del parcheggio.
Ha insistito fino alla morte sul volo con l'ala battente perché non aveva il motore.
E così Bregunet ha inventato cose necessarie all'epoca, oggi i moderni orologiai inventano (quelli che inventano) solo per stupire, ma le loro invenzioni sono assolutamente inutili come sono inutili gli orologi meccanici.
E quindi le realizzazioni debbono solo appagare gli appassionati senza un reale fine di utilità.
E' più difficile inventare una cosa che non serve di una che serve.

Quoto Ale.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 09:53:40 am
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 24, 2018, 10:02:19 am
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Certo, se ricercassi questo aspetto perché lo ritenessi prioritario rispetto ad altri valori, anche io mi rivolgere a Klings che da quanto ho appreso da voi, sembra essere il più conveniente oltrechè piacevole nell'aspetto e giusto nelle dimensioni.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 11:03:01 am
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Certo, se ricercassi questo aspetto perché lo ritenessi prioritario rispetto ad altri valori, anche io mi rivolgere a Klings che da quanto ho appreso da voi, sembra essere il più conveniente oltrechè piacevole nell'aspetto e giusto nelle dimensioni.
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Insomma non come Rolex che tra il Gmt acciaio e quello oro rosa ci carica per differenza 27k...  :-X
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 24, 2018, 11:26:02 am
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Certo, se ricercassi questo aspetto perché lo ritenessi prioritario rispetto ad altri valori, anche io mi rivolgere a Klings che da quanto ho appreso da voi, sembra essere il più conveniente oltrechè piacevole nell'aspetto e giusto nelle dimensioni.
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Insomma non come Rolex che tra il Gmt acciaio e quello oro rosa ci carica per differenza 27k...  :-X
Questo è una cosa che gli fa onore. Però non è l’unico orologiaio che fa pezzi anche su completa ordinazione. Uno che non ha mai smesso è Michel Parmigiani, per esempio. E sono pezzi incredibili.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 11:45:35 am
dal mio punto di vista la differenza tra un modello in acciaio ed uno in oro è ovviamente molto più ridotta per chi fa tutto da se a mano e per un'azienda .

mi spiego, per uno che lavora autonomamente lavorare una cassa d'oro è molto più semplice e, sebbene il materiale costi molto di più, il risparmio di tempo nella lavorazione, che tanto sempre a mano farebbe, riduce il gap.

in un'azienda fare gli orologi d'oro significa impiantare una seconda catena di produzione con evidenti investimenti ripartiti su un numero minore di esemplari con inevitabile incremento sul singolo pezzo.

poi tutto ciò non giustifica in ogni caso i 27 k di differenza.

aggiungerei infine il valore di posizionamento sul mercato che è assolutamente scollegato dai costi di produzione e che mi sembra l'unico parametro che usano le grandi case, ossia "quanto mettiamo di listino un GMT oro...?" ..."boh, famo 35 k, mi sembra una somma corretta per vendere i numeri che intendiamo produrre, massimalizzare gli introiti e rendere l'oggetto esclusivo per chi deciderà di acquistarlo"

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 11:54:44 am
Si certo, sono probabilmente le scelte di marketing a posizionare un prodotto in una fascia di mercato. Ciò non toglie che io utente finale mi ritrovo a pagare l’oro il 500% in più di quello che costerebbe.
Poi questa cosa della catena produttiva delle grandi aziende sarebbe interessante approfondirla, sempre che sia possibile. Più che altro per verificare se questa difficoltà nell’organizzare la produzione fa salire in modo spropositato i prezzi degli orologi in oro o è solo scelta di marketing e nulla più. Non lo so
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 12:07:12 pm
il discorso sul posizionamento in una determinata fascia di prezzo è cosa certa.

ricordo tanti anni fa, intorno al 98/99 lessi una intervista ad un dirigente Panerai che parlando di prezzo non menzionò mai i costi di produzione ma parlò esclusivamente di come avessero deciso a livello strategico di posizionarsi inizialmente ad un livello appena inferiore a Rolex, perchè gli sembrava la fascia adeguata per dare una immagine di prestigio al marchio senza scontrarsi sulla stessa fascia di prezzo dei Rolex....ripeto il tutto senza mai far riferimento al fatto che quello fosse il prezzo reale derivante dai costi.

sul discorso delle linee di produzione io penso che sia oggettivamente incidente.
se devo produrre a macchina casse bracciali in oro e in acciaio devo fare due linee e la prima inciderà su un numero di pezzi inferiori.
 
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 24, 2018, 12:26:54 pm
il discorso sul posizionamento in una determinata fascia di prezzo è cosa certa.

ricordo tanti anni fa, intorno al 98/99 lessi una intervista ad un dirigente Panerai che parlando di prezzo non menzionò mai i costi di produzione ma parlò esclusivamente di come avessero deciso a livello strategico di posizionarsi inizialmente ad un livello appena inferiore a Rolex, perchè gli sembrava la fascia adeguata per dare una immagine di prestigio al marchio senza scontrarsi sulla stessa fascia di prezzo dei Rolex....ripeto il tutto senza mai far riferimento al fatto che quello fosse il prezzo reale derivante dai costi.

sul discorso delle linee di produzione io penso che sia oggettivamente incidente.
se devo produrre a macchina casse bracciali in oro e in acciaio devo fare due linee e la prima inciderà su un numero di pezzi inferiori.
Risulta anche a me così, tutte e due le considerazioni fatte sono perfette, cioè risultano anche a me. Con la differenza che a costare sono gli stampi, ed è chiaro che lo stampo dell’oro ricade su un numero minore di pezzi e quindi il costo incide di più. È un costo che si aggiunge al costo del materiale,e della lavorazione . Ma come hai detto tutto incide si, ma non in modo da giustificare certi sovrapprezzi. Questo sovrapprezzi sono scelte di marketing. Sono scelte commerciali. Questo vale per qualsiasi orologio, che sia di piccola azienda o di artigiano. E costi del prodotto e anche della ricerca e sviluppo che c’è quando c’ è sono sempre molto distanti dal listino, che è fissato quindi in base a considerazioni di mercato. Poi certo c’è chi lavora con margini superiori agli altri, non ci piove. C’è chi c deve anche caricare costi di pubblicità e marketing enormi, e chi può non,farlo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 24, 2018, 13:39:23 pm
l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse,

Applausi. Parole da scolpire. Ecc. ecc.

Io non mi iscrivo a un partito, quello degli "indipendenti" migliori o peggiori a prescindere.
Guardo all'orologio.
Ma, nel giudicare l'orologio, il modo  con cui è realizzato è uno degli elementi da considerare.

L'artigianalità è un pregio (non solo nelle finiture, anche nell'ideazione e nella realizzazione dell'orologio); la personalizzazione anche.
Questi pregi vanno messi sul piatto della bilancia insieme con estetica, proporzioni, precisione, affidabilità, originalità, raffinatezza (tecnica e costruttiva), storicità, innovazione, rispetto della tradizione (ebbene sì, si può innovare nel solco di una tradizione), rapporto qualità/prezzo, affidabilità, riparabilità...
La gerarchia dei pregi, poi, ognuno la costruisce come crede.

Quanto alle prestazioni cronometriche: è fondamentale che siano ottime (parliamo pur sempre di meccanismi per misurare il tempo, per di più dai costi elevatissimi), non che siano da primato (non parliamo di strumenti professionali).
Conoscete la legge dei rendimenti decrescenti? In economia, oltre un certo limite, l'incremento dell'apporto di un fattore produttivo non produce più rendimenti proporzionali all'incremento stesso.
Vale per i rendimenti economici, ma vale anche per l'apprezzabilità - da parte dell'acquirente - delle prestazioni di un prodotto meccanico.
Quando acquistiamo un'automobile sportiva - qui il paragone mi sembra utile  :P - guardiamo soltanto  l'accelerazione? Oppure guardiamo anche ripresa, coppia, curva di erogazione della potenza, elasticità, tenuta di strada e tanti altri fattori che regolano la prestazione complessiva (per intenderci: il "tempo sul giro") e il piacere di guida?
E quando mettiamo di fronte due vetture entrambe ad altissimi livelli  in termini di prestazioni complessive, guardiamo solo il valore assoluto di queste (privilegiando esclusivamente chi ottiene il primato) o anche il comfort di marcia, la dotazione degli accessori, la linea, ecc.?

Se tra due orologi la differenza di prestazioni cronometriche è esigua, questo fattore resta degno di attenzione, ma la sua apprezzabilità diminuisce (rendimento decrescente) ed entra maggiormente in gioco con gli altri (estetica, originalità, ecc.).

Quello che intendeva in precedenza Leandro è che se Klings mi offre un'ottima resa cronometrica (e penso che possiamo presumerlo, vista l'altissima qualità del prodotto anche dal punto di vista meccanico), diventa non dirimente - anche se alcuni possono assegnarvi un peso maggiore che altri - la differenza di una frazione di secondo rispetto ad altro orologio (che magari mi offre minore gratificazione negli altri elementi da soppesare). E diventa puro esercizio verbale ipotizzare il micromiglioramento possibile ricorrendo a una progettazione con l'ausilio di strumenti informatici. Anche perché non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).
Sottoscrivo tutto, posto in questi termini. Io quello che non capirò mai è la difficoltà di tanti in questo settore a guardare la globalità del prodotto, con tutte le sue caratteristiche. Guardando questa globalità si possono comprendere tante cose, anche scelte che a prima vista possono sembrare non condivisibili, nella globalità trovano significato. Io su Klings sospendo il giudizio perché veramente conosco poco. Continuo a pensare che questa cosa della progettazione senza computer non sia una buona idea: che il suo tempo lo potrebbe impiegare meglio sui suoi orologi. Pazienza che uno faccia un bozzetto a mano, ma che uno proprio non usi una tecnologia nella progettazione mi sa di scelta difficilmente spiegabile, anzi incomprensibile, o almeno, non condivisibile. Proprio perché nella migliore delle ipotesi non porta nulla al prodotto, anzi per me esiste la possibilità concreta che lo peggiori, o comunque che il tempo che si risparmia con i computer possa essere impiegato meglio sul prodotto.
Quanto alla cronometria per me un orologiaio serio la considera fattore primario. Non unico, non assoluto (nessuno lo è), ma fattore primario sì. Non è necessario certo che tutti gli orologi vincano le gare. Però, Istaro, le gare si fanno ancora anche oggi, e hanno un significato, non è che non significhino nulla. 
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bonimba - Aprile 24, 2018, 14:57:40 pm
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Ma come è possibile che un orologiaio che fa tutto da solo , a mano , senza uso della tecnologia possa vendere orologi a 20 K?
Ok sarà un minimo ma son solo 20 K.
Avrei detto almeno tre/quattro volte tanto.
Se poi ci mettiamo che fa pagare le revisioni  qualche centinaia di euro, .....
Boh c'è qualcosa che non mi torna
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 24, 2018, 15:59:01 pm
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Ma come è possibile che un orologiaio che fa tutto da solo , a mano , senza uso della tecnologia possa vendere orologi a 20 K?
Ok sarà un minimo ma son solo 20 K.
Avrei detto almeno tre/quattro volte tanto.
Se poi ci mettiamo che fa pagare le revisioni  qualche centinaia di euro, .....
Boh c'è qualcosa che non mi torna
Penso che sia tutto il resto sproporzionato. È vero che ore di lavoro sono tante, ma va anche considerato che 20k son circa il netto annuale medio come salario. Il più e' il tempo per il primo prototipo e il piazzamento delle macchine a controllo manuale. Affrontato questo lavoro e affinato il prototipo, i successivi si lavorano in meno tempo ( finiture escluse)
Dimenticavo. Per realizzare una cassa in oro, mi hanno chiesto circa 4k più iva
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 24, 2018, 16:06:08 pm
Sono conti che non riesco a fare sinceramente.
Bisognerebbe sapere per il modello base, quello da 20k, quante ore di lavoro gli occorrono.
Ipotizzando che lavora 9h al giorno per 20 giorni, in un mese avrebbe 180h disponibili.

C'è la fa a finire almeno un orologio in questo tempo, è un buon guadagno per iniziare.
Però dubito che in 180h riesca a fare un orologio.....
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 16:07:43 pm
più che altro magari è uno che si "accontenta" di guadagnare il giusto per vivere in maniera più che dignitosa.
se vende 3/4 orologi all'anno, incasso stimato 100/120 k€, diciamo che di materiali tra oro, spirali, cinturini, ecc ne spende 15/20, ne restano 100. Tra tasse, utenze, ammortamenti vari, ecc diciamo che ne perde altre 35/45...restano 55/60 k€ che per lui saranno abbastanza e non avendo nessuno sono tutti i suoi,..... facendo i conti della serva il suo stipendio per vivere bene facendo quello che gli piace c'è.

chiaramente sono tutti numeri buttati giù tanto per dire, però tutto sommato potrebbero pure starci.

bravo Christian
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 24, 2018, 16:13:04 pm
È sempre la prototipazione che costa. Ho lavorato più di un anno per realizzare e rendere funzionante un equazione lavorando quasi a tempo pieno, ma se dovessi rifarlo ci mettere molto meno...ipoteticamente costerebbe 1\3 rispetto ad un prototipo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 24, 2018, 16:19:11 pm
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Ma come è possibile che un orologiaio che fa tutto da solo , a mano , senza uso della tecnologia possa vendere orologi a 20 K?
Ok sarà un minimo ma son solo 20 K.
Avrei detto almeno tre/quattro volte tanto.
Se poi ci mettiamo che fa pagare le revisioni  qualche centinaia di euro, .....
Boh c'è qualcosa che non mi torna
In effetti, sembra tutto molto strano. Sarà l’uomo dei miracoli, lo dico con un pizzico di ironia. Fa tutto lui, fa tutto a mano, non usa il computer, si cimenta in complicazioni meccaniche notevoli, ed in più è economico.


Come dice Idiomeneo, Klings ha dei prezzi corretti non allineati a quelli di mercato.
Voutilainen per me ha un prezzo che guarda a cosa offre il mercato e se un Calatrava o un VC totalmente industriali con calibro vetusto costano 30k non trovo scandaloso che V. decida collocarsi a 70k.
Ferrier che si colloca in mezzo con calibro originale e ben decorato... Non è adeguato perche non arriva alle decorazioni di V. e i suoi quadranti sono meno artigianali.


Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bonimba - Aprile 24, 2018, 16:42:52 pm
Sono d'accordo con Roberto che questo modo malizioso di parlare ogni qualvolta dell'operato di un professionista con continue allusioni  atte a distruggere o comunque macchiare l'immagine di un professionista non solo non mi appartiene ma m'infastidisce.
In sintesi le continue allusioni vogliono spingere alla riflessione che voutilainen chiedendo 70k per un prodotto artigianale (in cui maliziosamente si dice che non lo è) è un ladro.
Klings chiedendone 25/30 è troppo economico quindi sarà una truffa...
Come dice Idiomeneo, Klings ha dei prezzi corretti non allineati a quelli di mercato.
Voutilainen per me ha un prezzo che guarda a cosa offre il mercato e se un Calatrava o un VC totalmente industriali con calibro vetusto costano 30k non trovo scandaloso che V. decida collocarsi a 70k.
Ferrier che si colloca in mezzo con calibro originale e ben decorato... Non è adeguato perche non arriva alle decorazioni di V. e i suoi quadranti sono meno artigianali.
Mah... si stanno "sporcando" tutti i topic con continue allusioni e noto che questo accade dal 6 aprile.
Secondo me , scusa la franchezza , ti stai scaldando un pelo troppo .
Non è questione di ladri o di truffe o di pensieri maliziosi
E' la prima volta che vedo scritto un prezzo per un orologio di Klings ( immagino un solo tempo non certo il tourbillon postato in apertura) e, se mi permetti , lo stupore ci sta tutto
Evidentemente non ragiona come Voutilainen .
Uno su mille , una mosca bianca.
Buono a sapersi.
Pensavo di non poter avere niente a che vedere con orologi di questi maestri
Magari un pensiero ce lo posso fare
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 24, 2018, 16:52:12 pm
Sono d'accordo con Roberto che questo modo malizioso di parlare ogni qualvolta dell'operato di un professionista con continue allusioni  atte a distruggere o comunque macchiare l'immagine di un professionista non solo non mi appartiene ma m'infastidisce.
In sintesi le continue allusioni vogliono spingere alla riflessione che voutilainen chiedendo 70k per un prodotto artigianale (in cui maliziosamente si dice che non lo è) è un ladro.
Klings chiedendone 25/30 è troppo economico quindi sarà una truffa...
Come dice Idiomeneo, Klings ha dei prezzi corretti non allineati a quelli di mercato.
Voutilainen per me ha un prezzo che guarda a cosa offre il mercato e se un Calatrava o un VC totalmente industriali con calibro vetusto costano 30k non trovo scandaloso che V. decida collocarsi a 70k.
Ferrier che si colloca in mezzo con calibro originale e ben decorato... Non è adeguato perche non arriva alle decorazioni di V. e i suoi quadranti sono meno artigianali.
Mah... si stanno "sporcando" tutti i topic con continue allusioni e noto che questo accade dal 6 aprile.
Secondo me , scusa la franchezza , ti stai scaldando un pelo troppo .
Non è questione di ladri o di truffe o di pensieri maliziosi
E' la prima volta che vedo scritto un prezzo per un orologio di Klings ( immagino un solo tempo non certo il tourbillon postato in apertura) e, se mi permetti , lo stupore ci sta tutto
Evidentemente non ragiona come Voutilainen .
Uno su mille , una mosca bianca.
Buono a sapersi.
Pensavo di non poter avere niente a che vedere con orologi di questi maestri
Magari un pensiero ce lo posso fare

Quel che mi scalda è la malizia, delle due uno, o klings è  troppo economico o Voutilainen è troppo caro. Se tutti e due significa che si vuol parlare comunque in modo negativo.
Marco ha parlato negativamente di 11 watchmakers su 13.... e lo ribadisco, quando stava uscendo dalla mostra mi ha stretto la mano complimentandosi e sottolineando che il giorno dopo avrebbe sottolineato on line il suo entusiasmo.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 17:00:44 pm
secondo me, anche Voutilainen è allineato ad un onesto guadagno, solo che la sua Impresa è un po' più strutturata e pertanto i numeri sono inevitabilmente diversi....quando cominci a pagare la manodopera specializzata i costi lievitano, è inevitabile.

rifacciamo i conti della serva (sperando di ricordare quello che lo stesso Kari ha detto durante la mostra, ossia una decina di dipendenti e 15/20 orologi all'anno)

incasso medio annuo 1.400 k€
spese per i materiali    100/150 k€

restano 1.300/1250
tasse, ammortamenti vari, e in questo caso anche un po di visibilità in più diciamo 450/500
restano 750/800

togliamo lo stipendio di 10 dipendenti specializzatissimi (vogliamo fare 55/60 k€ l'anno ognuno?) sono 550/600 e quindi ne resterebbero 200 per lui.

considerando tutto penso che a tanto di meno non potrebbe nemmeno venderli

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 24, 2018, 17:10:30 pm
secondo me, anche Voutilainen è allineato ad un onesto guadagno, solo che la sua Impresa è un po' più strutturata e pertanto i numeri sono inevitabilmente diversi....quando cominci a pagare la manodopera specializzata i costi lievitano, è inevitabile.

rifacciamo i conti della serva (sperando di ricordare quello che lo stesso Kari ha detto durante la mostra, ossia una decina di dipendenti e 15/20 orologi all'anno)

incasso medio annuo 1.400 k€
spese per i materiali    100/150 k€

restano 1.300/1250
tasse, ammortamenti vari, e in questo caso anche un po di visibilità in più diciamo 450/500
restano 750/800

togliamo lo stipendio di 10 dipendenti specializzatissimi (vogliamo fare 55/60 k€ l'anno ognuno?) sono 550/600 e quindi ne resterebbero 200 per lui.

considerando tutto penso che a tanto di meno non potrebbe nemmeno venderli

Credo Gianluca pppche la sua media sia attorno ai 30/40 orologi all'anno e credo anche che se si mette in tasca 400/500k, considerato che è definito uno dei migliori watchmakers del mondo, non è uno scandalo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 24, 2018, 17:13:12 pm
Mah...io credo che stiamo spaccando il capello in quattro, guardiamo il dito e non la luna.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 17:14:21 pm
secondo me, anche Voutilainen è allineato ad un onesto guadagno, solo che la sua Impresa è un po' più strutturata e pertanto i numeri sono inevitabilmente diversi....quando cominci a pagare la manodopera specializzata i costi lievitano, è inevitabile.

rifacciamo i conti della serva (sperando di ricordare quello che lo stesso Kari ha detto durante la mostra, ossia una decina di dipendenti e 15/20 orologi all'anno)

incasso medio annuo 1.400 k€
spese per i materiali    100/150 k€

restano 1.300/1250
tasse, ammortamenti vari, e in questo caso anche un po di visibilità in più diciamo 450/500
restano 750/800

togliamo lo stipendio di 10 dipendenti specializzatissimi (vogliamo fare 55/60 k€ l'anno ognuno?) sono 550/600 e quindi ne resterebbero 200 per lui.

considerando tutto penso che a tanto di meno non potrebbe nemmeno venderli

Credo Gianluca credo che la sua media sia attorno ai 30/40 orologi all'anno e credo anche che se si mette in tasca 400/500k, considerato che è definito uno dei migliori watchmakers del mondo, non è uno scandalo

assolutamente si, anche perchè come scrivevo una azienda più strutturata ha altre spese rispetto al singolo.
considerando i capolavori che sforna secondo me 400/500 so pure pochi

di notte ancora rivedo quella sfera del datario che indietreggia lentamente ....... sublime
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Aprile 24, 2018, 17:18:01 pm
...non è un watchmakers nel senso che non disegna orologi ma si occupa esclusivamente di movimenti. Lo ha dichiarato lui, non io, ma tu lo sai.ĺ
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 17:21:35 pm


di notte ancora rivedo quella sfera del datario che indietreggia lentamente ....... sublime


Ammazza... uno degli orologi più belli della mostra!
Mi sto ancora mangiando le mani per non aver fatto un breve filmato del moto retrogrado del datario.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 24, 2018, 17:24:14 pm
Giulio Papi è talmente modesto, a differenza di altri soloni, che magari non dice neppure che fa calibri. Ma non solo li fa , li progetta, li costruisce, li rifinisce ed in molti casi li incassa pure. E ha disegnato anche parecchi orologi. Ancora non ha un marchio proprio, ancora per poco.
E' poi curioso invitare gli allievi e non i maestri, davvero curioso.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Errol - Aprile 24, 2018, 17:25:01 pm


di notte ancora rivedo quella sfera del datario che indietreggia lentamente ....... sublime


Ammazza... uno degli orologi più belli della mostra!
Mi sto ancora mangiando le mani per non aver fatto un breve filmato del moto retrogrado del datario.

è una di quelle cose che devi aver visto per capire che goduria si prova...considera che a me i retrogradi piacciono poco proprio per quel salto repentino ...il buon Kari è riusciato ad interpretare la complicazione e farmelo piacere...un grande
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 24, 2018, 17:25:38 pm
...non è un watchmakers nel senso che non disegna orologi ma si occupa esclusivamente di movimenti. Lo ha dichiarato lui, non io, ma tu lo sai.ĺ


Esatto, non produce orologi con un suo marchio sopra. Non è un Watchmakers, non è che ciò sia una diminuzio!(Papi è un grande), si tratta solo di contestualizzare che non li disegna ne li fa a marchio suo, lavora per altri che utilizzano le sue meccaniche.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Aprile 24, 2018, 18:35:26 pm
facciamo basta che dite? e torniamo al topic
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 24, 2018, 18:48:29 pm


di notte ancora rivedo quella sfera del datario che indietreggia lentamente ....... sublime


Ammazza... uno degli orologi più belli della mostra!
Mi sto ancora mangiando le mani per non aver fatto un breve filmato del moto retrogrado del datario.

è una di quelle cose che devi aver visto per capire che goduria si prova...considera che a me i retrogradi piacciono poco proprio per quel salto repentino ...il buon Kari è riusciato ad interpretare la complicazione e farmelo piacere...un grande
Quoto.
Anche a me lo scatto repentino mette ansia che qualcosa si rompa.
È la prima volta che vedo un movimento retrogrado così elegante e lento.
Bellissimo
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: tonio5 - Aprile 24, 2018, 22:05:27 pm


di notte ancora rivedo quella sfera del datario che indietreggia lentamente ....... sublime


Ammazza... uno degli orologi più belli della mostra!
Mi sto ancora mangiando le mani per non aver fatto un breve filmato del moto retrogrado del datario.
https://m.youtube.com/watch?v=3xwJf6NysfE
😍😍😍
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Aprile 24, 2018, 23:16:40 pm
topic ripulito più o meno
al prossimo screzio si chiude e qualcuno va in cantina

Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 25, 2018, 00:27:08 am
Non è necessario certo che tutti gli orologi vincano le gare. Però, Istaro, le gare si fanno ancora anche oggi, e hanno un significato, non è che non significhino nulla.

Non capisco perché tu ritenga di "correggere" affermazioni che non ho fatto.

Ho scritto che
non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).

Si evince chiaramente che sono a conoscenza del fatto che le gare si facciano anche oggi... come anche del fatto che non hanno la stessa pregnanza di un tempo (il che non vuol dire che "non significhino nulla").

La questione che ho sollevato verteva sulla centralità che ha la prestazione cronometrica da primato (ripeto: non semplicemente ottima, ma da primato) nelle nostre scelte di acquisto.

Tu acquisti solo orologi al top di queste prestazioni?
Mi posti un video con la prova dei tuoi HYT al cronocomparatore?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2018, 08:09:53 am
Non è necessario certo che tutti gli orologi vincano le gare. Però, Istaro, le gare si fanno ancora anche oggi, e hanno un significato, non è che non significhino nulla.

Non capisco perché tu ritenga di "correggere" affermazioni che non ho fatto.

Ho scritto che
non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).

Si evince chiaramente che sono a conoscenza del fatto che le gare si facciano anche oggi... come anche del fatto che non hanno la stessa pregnanza di un tempo (il che non vuol dire che "non significhino nulla").

La questione che ho sollevato verteva sulla centralità che ha la prestazione cronometrica da primato (ripeto: non semplicemente ottima, ma da primato) nelle nostre scelte di acquisto.

Tu acquisti solo orologi al top di queste prestazioni?
Mi posti un video con la prova dei tuoi HYT al cronocomparatore?
E chi ha mai asserito che io compra orologi solo al top di queste prestazioni cronometriche? Io ho solo reagito alla affermazione per cui la cronometria non sarebbe rilevante. Io conosco appassionati che la considerano non rilevante, ma non conosco orologiai che non la considerino come il primo obiettivo di un orologio. Se mi fai tutto benissimo ma la cronometria non è soddisfacente, ad un livello compatibile con gli standard di oggi che non sono quelli di 70 anni fa , allora vuol dire che hai lavorato male come orologiaio.
È infinitamente più facile fare un orologio con un bell’anglage che fare un orologio oca ottime prestazioni cronometriche magari non tradizionale con tecnologia nuova. Se tu togliessi dal piatto la ricerca sulla cronometria fare orologi complicati od innovativi sarebbe molto ma molto semplice, direi troppo per i prezzi richiesti.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 25, 2018, 08:39:26 am
Io mi preoccuperei più se un orologio come l’HYT funzioni e bene tra vent’anni, altro che prova cronometrica.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Aprile 25, 2018, 08:40:30 am
Beh Lea’ due mesi funziona! Pure tu ma che vuoi!?

Ma più che altro, chi ha fato uscire la m******a che non sono precisi? Come si è arrivati a parlare di questa cassata?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 25, 2018, 11:07:54 am
In effetti un movimento retrogrado istantaneo mette ansia come ha citato l'amico. Su una data calza a pennello un movimento più lento generato da una frizione.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2018, 11:10:56 am
In effetti un movimento retrogrado istantaneo mette ansia come ha citato l'amico. Su una data calza a pennello un movimento più lento generato da una frizione.
Io comunque con gli scatti istantanei non ho mai avuto problemi su diversi orologi che ho. Ed in genere il preferisco, li considero espressione di maggiore complessità meccanica. Anche se credo che una distinzione vada fatta. Un conto è l’aggiornamento delle indicazioni dove preferisco la versione istantanea perché è più difficile è più compiuta progettualmente. Ma quella che io ho visto da Voutilainen era un movimento lento nel settaggio.....ecco questo potrebbe invece essere segno di maggiore complicazione, visto che è più facile settore istantaneamente una indicazione. Infatti in qualsiasi calendario perpetuo, anche i più lenti negli aggiornamenti, alcuni inaccettabili ( vedi Patek 240 Q) i settaggi sono istantanei. A parte Voutilainen mai visto un settaggio lento.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 25, 2018, 11:20:45 am
A me le indicazioni retrograde piacciono in tutti i modi  :D ;) :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bug04 - Aprile 25, 2018, 12:49:05 pm
Anche a me

A me le indicazioni retrograde piacciono in tutti i modi  :D ;) :)
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 25, 2018, 13:10:05 pm
Io vado in brodo di giuggiole per il perpetuo istantaneo di Journe.
Probabilmente se ne trovo uno in oro rosso con quadrante nero ad un prezzo congruo, vendo il Portoghese e me lo piglio.

Per il resto, dopo aver visto la soluzione Voutilanen, preferisco i retrogradi lenti. Però non conosco altri orologi che la adottino. Potrebbe essere una prima mondiale?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 25, 2018, 13:40:03 pm
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 25, 2018, 13:48:56 pm
Parlando di perpetui, a me gli istantanei (o semistantanei anche) a finestra, piacciono tantissimo. Troppo bello vederli in opera alla mezzanotte.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: leolunetta - Aprile 25, 2018, 14:51:27 pm
Io evito proprio i perpetui. Non che non mi piacciano, ma odio il tenerli fermi o l’indossarli per non perdere le indicazioni. Ne ho avuto uno(AP Quantième P.) e ceduto non lo rimpiango. Preferisco i cronografi o meglio ancora i solotempo lisci...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 25, 2018, 23:16:26 pm
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.

Una motivazione significativa, certo.

Però gli aggiornamenti progressivi delle finestrelle hanno la sgradevole controindicazione di rendere l'informazione illeggibile per alcune ore...
Se proprio l'aggiornamento dev'essere non istantaneo, che almeno l'affissione sia analogica.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2018, 23:23:06 pm
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.

Una motivazione significativa, certo.

Però gli aggiornamenti progressivi delle finestrelle hanno la sgradevole controindicazione di rendere l'informazione illeggibile per alcune ore...
Se proprio l'aggiornamento dev'essere non istantaneo, che almeno l'affissione sia analogica.
D'accordo con Istaro. Ammetto che io le indicazioni a finestrelle, digitali, che si aggiornano in mezze ore o peggio, non le sopporto. Quando invece le indicazioni sono analogiche cambia tutto. Una delle più grosse delusioni che ebbi con Lange Datograph era proprio l'aggiornamento troppo lento della gran data. Uno spettacolo brutto da vedere su un orologio di quel prestigio. Fosse durato un minuto, sarebbe stato perdonabile. Oltre mezz'ora no. Fortunatamente da alcuni anni tutti gli orologi con grandata Lange sono istantanei.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Istaro - Aprile 25, 2018, 23:54:47 pm
E chi ha mai asserito che io compra orologi solo al top di queste prestazioni cronometriche? Io ho solo reagito alla affermazione per cui la cronometria non sarebbe rilevante. Io conosco appassionati che la considerano non rilevante, ma non conosco orologiai che non la considerino come il primo obiettivo di un orologio. Se mi fai tutto benissimo ma la cronometria non è soddisfacente, ad un livello compatibile con gli standard di oggi che non sono quelli di 70 anni fa , allora vuol dire che hai lavorato male come orologiaio.
È infinitamente più facile fare un orologio con un bell’anglage che fare un orologio oca ottime prestazioni cronometriche magari non tradizionale con tecnologia nuova. Se tu togliessi dal piatto la ricerca sulla cronometria fare orologi complicati od innovativi sarebbe molto ma molto semplice, direi troppo per i prezzi richiesti.

Ripeto: non capisco perché (per il gusto della polemica? Per una compulsione ad avere l'ultima parola?) tu insista ad attribuire agli altri affermazioni che non hanno fatto, per poi confutarle.

Io non ho mai scritto che "la cronometria non è rilevante". Leandro, le cui affermazioni iniziali potevano essere fraintese, ha precisato nel corso del topic il suo pensiero.

Siamo arrivati alle "conclusioni", che dicevi di aver condiviso, per cui la cronometria è importante (stiamo parlando di orologi di altissima gamma), ma nel soppesare tutti gli elementi che ci inducono a scegliere un orologio non deve necessariamente essere "da primato".

E non a caso ti ho fatto l'esempio dei tuoi HYT: non penso che abbiano una cronometria eccelsa, ma ciò è bene comprensibile - e non è un difetto - se pensiamo alla grande complessità ed eccezionalità di un meccanismo idromeccanico.
Come tu hai dato un peso rilevante all'eccezionalità di questa concezione, altri possono dare un peso rilevante all'artigianalità.

Inoltre: nessuno ha mai detto che Klings realizza orologi con una cronometria paragonabile a quella di 70 anni fa.
Lo hai scritto tu, e ti ho già precisato che il paragone corretto potrebbe semmai essere con quella di cinquanta anni fa, quando le innovazioni nei materiali avevano già risolto i principali problemi di cronometria che affliggevano l'orologeria meccanica.
Per cui un Klings, partendo da quei metodi e valendosi delle ulteriori conoscenze maturate negli ultimi decenni, è perfettamente in grado di progettare anche senza pc un calibro con ottime  doti cronometriche, in linea con gli "standard contemporanei" (anche se non al vertice degli stessi. Ma quali sarebbero, in concreto, questi "standard"?).

Aggiungo solo una considerazione.

Con carta, penna e calcolatrice (questa penso che la usi) Klings è in grado di fare, per movimenti non complicati (che non richiedono applicazioni CAD), gli stessi calcoli  che farebbe con un pc, solo in tempi più lunghi. La matematica è matematica.

Il "problema", casomai, sorge non nella progettazione, ma nella realizzazione, perché l'utilizzo di macchinari azionati a mano (e non a controllo numerico) può determinare tolleranze maggiori di micromillimetri nella realizzazione dei componenti del meccanismo.
Tolleranze che però, fino a prova contraria, non dovrebbero avere effetti rilevanti sulla cronometria.

Per cui, se abbiamo elementi certi  su difetti di cronometria di un orologio artigianale, possiamo esercitarci sulle cause: regolato male? Progettato con superficialità (anche col pc) o al risparmio? Realizzato con scarsa perizia? Difetti inevitabili in una costruzione manuale?
Se non  abbiamo questi elementi, se ci esercitiamo su fantasie, illazioni, supposizioni (contraddette da elementi storici probanti), non stiamo esercitando un "dubbio" (che in questo topic è già stato pienamente risolto), ma stiamo alimentando fuffa o - peggio - calunnie verso professionisti.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 26, 2018, 00:06:10 am
E chi ha mai asserito che io compra orologi solo al top di queste prestazioni cronometriche? Io ho solo reagito alla affermazione per cui la cronometria non sarebbe rilevante. Io conosco appassionati che la considerano non rilevante, ma non conosco orologiai che non la considerino come il primo obiettivo di un orologio. Se mi fai tutto benissimo ma la cronometria non è soddisfacente, ad un livello compatibile con gli standard di oggi che non sono quelli di 70 anni fa , allora vuol dire che hai lavorato male come orologiaio.
È infinitamente più facile fare un orologio con un bell’anglage che fare un orologio oca ottime prestazioni cronometriche magari non tradizionale con tecnologia nuova. Se tu togliessi dal piatto la ricerca sulla cronometria fare orologi complicati od innovativi sarebbe molto ma molto semplice, direi troppo per i prezzi richiesti.

Ripeto: non capisco perché (per il gusto della polemica? Per una compulsione ad avere l'ultima parola?) tu insista ad attribuire agli altri affermazioni che non hanno fatto, per poi confutarle.

Io non ho mai scritto che "la cronometria non è rilevante". Leandro, le cui affermazioni iniziali potevano essere fraintese, ha precisato nel corso del topic il suo pensiero.

Siamo arrivati alle "conclusioni", che dicevi di aver condiviso, per cui la cronometria è importante (stiamo parlando di orologi di altissima gamma), ma nel soppesare tutti gli elementi che ci inducono a scegliere un orologio non deve necessariamente essere "da primato".

E non a caso ti ho fatto l'esempio dei tuoi HYT: non penso che abbiano una cronometria eccelsa, ma ciò è bene comprensibile - e non è un difetto - se pensiamo alla grande complessità ed eccezionalità di un meccanismo idromeccanico.
Come tu hai dato un peso rilevante all'eccezionalità di questa concezione, altri possono dare un peso rilevante all'artigianalità.

Inoltre: nessuno ha mai detto che Klings realizza orologi con una cronometria paragonabile a quella di 70 anni fa.
Lo hai scritto tu, e ti ho già precisato che il paragone corretto potrebbe semmai essere con quella di cinquanta anni fa, quando le innovazioni nei materiali avevano già risolto i principali problemi di cronometria che affliggevano l'orologeria meccanica.
Per cui un Klings, partendo da quei metodi e valendosi delle ulteriori conoscenze maturate negli ultimi decenni, è perfettamente in grado di progettare anche senza pc un calibro con ottime  doti cronometriche, in linea con gli "standard contemporanei" (anche se non al vertice degli stessi. Ma quali sarebbero, in concreto, questi "standard"?).

Aggiungo solo una considerazione.

Con carta, penna e calcolatrice (questa penso che la usi) Klings è in grado di fare, per movimenti non complicati (che non richiedono applicazioni CAD), gli stessi calcoli  che farebbe con un pc, solo in tempi più lunghi. La matematica è matematica.

Il "problema", casomai, sorge non nella progettazione, ma nella realizzazione, perché l'utilizzo di macchinari azionati a mano (e non a controllo numerico) può determinare tolleranze maggiori di micromillimetri nella realizzazione dei componenti del meccanismo.
Tolleranze che però, fino a prova contraria, non dovrebbero avere effetti rilevanti sulla cronometria.

Per cui, se abbiamo elementi certi  su difetti di cronometria di un orologio artigianale, possiamo esercitarci sulle cause: regolato male? Progettato con superficialità (anche col pc) o al risparmio? Realizzato con scarsa perizia? Difetti inevitabili in una costruzione manuale?
Se non  abbiamo questi elementi, se ci esercitiamo su fantasie, illazioni, supposizioni (contraddette da elementi storici probanti), non stiamo esercitando un "dubbio" (che in questo topic è già stato pienamente risolto), ma stiamo alimentando fuffa o - peggio - calunnie verso professionisti.

Le polemiche le lascio tutte a te, come illazioni , calunnie e non so che altro. Tutti termini tuoi.
Quanto invece alle cose più serie, che una differenza sulle tolleranze non incida sulla cronometria avrei delle perplessità. Io penso che invece incidano, ne sono piuttosto sicuro. Ma anche i mezzi che si usano o non usano nella progettazione possono  incidere. Certo in parte si può compensare con una regolazione accurata. Ma attenzione perché :1) la regolazione non può superare i limiti del progetto o della realizzazione, ovviamente; 2) una cronometria da regolazione dura poco nell’uso dell’orologio ( se lo si usa); 3) se il livello raggiunto sia soddisfacente o meno dipende da tanti fattori, anche soggettivi, degli utenti. Dalla loro cultura in termini di orologi e dalle loro esperienze, anche. È un fatto di aspettative. Ho dubbi che le mie sarebbero rispettate.

Ps: sulla cronometria degli HYT. Sull’H2 molto molto bene. Sull’H3 assai meno bene, accettabile proprio in virtù della sua maggiore complessità. Anche se io ho un sospetto ....vorrei parlarne con Giulio Papi e lo farò. Sospetto cioè che la minore precisione venga dal curioso funzionamento della sfera dei minuti. Magari mi sbaglio ma ho indizi .
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 26, 2018, 09:37:02 am
Le indicazioni rigorosamente analogiche!!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: S.M. - Aprile 26, 2018, 11:17:57 am
Riguardo le indicazioni dei perpetui, io sono per quelle a finestrella con aggiornamenti istantanei poiché più rispondenti alle leggi del calendario umano. Alle 23:59:59 è domenica 22, dopo un secondo è lunedì 23.

Per le indicazioni astronomiche come anche le classiche fasi lunari, sono pure io per movimenti quanto più lenti e continui possibili per simulare la realtà fisica.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 26, 2018, 13:22:27 pm
Esistono orologi con fasi lunari a scatto istantanei?
Non ci avevo mai pensato...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mbelt - Aprile 26, 2018, 13:46:45 pm
Esistono orologi con fasi lunari a scatto istantanei?
Non ci avevo mai pensato...
Sono quasi tutte a scatto instantaneo. Eccetto Lange, per  esempio, e Moser. Altri non ne conosco.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Idomeneo - Aprile 26, 2018, 14:11:34 pm
Riguardo le indicazioni dei perpetui, io sono per quelle a finestrella con aggiornamenti istantanei poiché più rispondenti alle leggi del calendario umano. Alle 23:59:59 è domenica 22, dopo un secondo è lunedì 23.

Per le indicazioni astronomiche come anche le classiche fasi lunari, sono pure io per movimenti quanto più lenti e continui possibili per simulare la realtà fisica.
Come ha scritto mbelt la maggior parte delle indicazioni lunari son a scatto rapido in modo indiretto ma on tutti son cosi. Sto preparando una relazione che poi pubblicherò sul forum riguardanti le fasi lunari, orbite, nodi ecc...perché ogni indicazione viene data dal tempo medio sinodico, mentre c'è quello sidereo, draconico, vernale ecc..
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Patrizio - Aprile 26, 2018, 14:13:51 pm
Riguardo le indicazioni dei perpetui, io sono per quelle a finestrella con aggiornamenti istantanei poiché più rispondenti alle leggi del calendario umano. Alle 23:59:59 è domenica 22, dopo un secondo è lunedì 23.

Per le indicazioni astronomiche come anche le classiche fasi lunari, sono pure io per movimenti quanto più lenti e continui possibili per simulare la realtà fisica.
Come ha scritto mbelt la maggior parte delle indicazioni lunari son a scatto rapido in modo indiretto ma on tutti son cosi. Sto preparando una relazione che poi pubblicherò sul forum riguardanti le fasi lunari, orbite, nodi ecc...perché ogni indicazione viene data dal tempo medio sinodico, mentre c'è quello sidereo, draconico, vernale ecc..

benissimo. apri un topic dedicato che è senza dubbio interessante
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Aprile 26, 2018, 14:40:30 pm
Esistono orologi con fasi lunari a scatto istantanei?
Non ci avevo mai pensato...
Sono quasi tutte a scatto instantaneo. Eccetto Lange, per  esempio, e Moser. Altri non ne conosco.

Ah, vero. Giusto, giusto...
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Maggio 10, 2018, 20:00:20 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mauridoom - Maggio 10, 2018, 20:11:55 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

bello..quanto misura..?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: claudio969 - Maggio 10, 2018, 20:24:10 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

...questo è un dial in seta, una sua particolarità
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Maggio 10, 2018, 20:30:10 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

...questo è un dial in seta, una sua particolarità

Cosa vuol dire dial in seta?
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Maggio 10, 2018, 20:31:43 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

bello..quanto misura..?

Non lo so, guardo se lo trovo..
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 10, 2018, 20:32:30 pm
Già...silk dial. quando ci ho parlato ha detto che poteva anche fare il quadrante in seta. Magnifico!
Oltretutto i due alla mostra erano ancor più rifiniti di questo! Quelle che lui chiama “mellow” stripes...splendide!
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 10, 2018, 20:34:01 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

bello..quanto misura..?

Non credo più di 38 sicuro.
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: fansie - Maggio 10, 2018, 20:36:25 pm
Già...silk dial. quando ci ho parlato ha detto che poteva anche fare il quadrante in seta. Magnifico!
Oltretutto i due alla mostra erano ancor più rifiniti di questo! Quelle che lui chiama “mellow” stripes...splendide!

Facci sognare!  :D
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: mauridoom - Maggio 10, 2018, 21:05:16 pm
Il tourbillon lo ha fatto sia con guillochè più classico, come quello postato prima, sia con questo guillochè concentrico, che è bello perchè sembra partire dalla gabbia del tourbillon.

bello..quanto misura..?


Non credo più di 38 sicuro.

se cosi' fosse... perfetto
Titolo: Re:Christian Klings: un artista solitario
Inserito da: Bertroo - Maggio 10, 2018, 21:40:36 pm
Non credo sia di più. Ma attendiamo conferme