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Regolazione "a campione" o a casaccio?

ciaca

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Regolazione "a campione" o a casaccio?
« il: Maggio 01, 2016, 13:34:01 pm »
Sempre più spesso mi capita di ascoltare o leggere testimonianze di gente che acquista orologi la cui regolazione appare quantomeno discutibile, si badi la regolazione (ossia lo scarto giornaliero e non la sua regolarità) anche su orologi di pregio riconosciuto e costo molto elevato.

Nel mio piccolo ultimamente mi è capitato con un Panerai, il primo acquistato, che accumulava un ritardo di circa 15 sec. Al giorno (e in quel caso nemmeno tutti i giorni).

Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!

Ma secondo voi quello che scrivono (adjusted To 5 positions To heat And cold) lo fanno davvero su tutti gli orologi che producono?!
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #1 il: Maggio 01, 2016, 13:40:23 pm »
Sempre più spesso mi capita di ascoltare o leggere testimonianze di gente che acquista orologi la cui regolazione appare quantomeno discutibile, si badi la regolazione (ossia lo scarto giornaliero e non la sua regolarità) anche su orologi di pregio riconosciuto e costo molto elevato.

Nel mio piccolo ultimamente mi è capitato con un Panerai, il primo acquistato, che accumulava un ritardo di circa 15 sec. Al giorno (e in quel caso nemmeno tutti i giorni).

Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!

Ma secondo voi quello che scrivono (adjusted To 5 positions To heat And cold) lo fanno davvero su tutti gli orologi che producono?!
Forse andrebbe anche ricordato che un conto è avere un solotempo su cui si lavora da cinquanta anni, è un conto è regolare ultrapiatti e orologi anche con diverse complìcazioni. Così, giusto per non usare i due pesi e le due misure. Non penso che su nessun orlogio la regolazione sia fatta a macchina, penso che qualcuno che regoli ci sia sempre, forse dipende dalla cura con cui lavorano queste persone. Poi dipenderà anche dalle diverse soluzioni adottate dalle case per rendere più regolari gli orologi, e regolare un orologio dal funzionamento costante è molto ma molto più semplice.
Poi se si va ad approfondire cosa dicono coloro che si lamentano delle regolazioni molto spesso scopri che di orologerìa meccanica non sanno nulla: hanno comprato un orologio per moda ed estetica e usano lo stesso atteggiamento che avrebbero usato con un computer o un quarzo. In quel caso è il cliente inadeguato non la regolazione.
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 13:43:16 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #2 il: Maggio 01, 2016, 14:01:43 pm »
Si ma senza farla troppo difficile, restando quindi nell'ambito dei solo tempo, com'è possibile che una casa come Panerai che fa soltanto meno di 1/10 degli orologi di Rolex non riesca a garantire uniformità in tal senso, o anche peggio AP che di Royal Oak non ne fa certo a migliaia all'anno, che esce fuori con esemplari apparentemente non regolati affatto?
Solo a ma appare stridente la contraddizione? Quelli fanno UN MILIONE di orologi, con tutti movimenti certificati dal cosc, quindi regolati per marciare dentro quelle specifiche, e casi di macroscopiche anomalie non se ne sentono mai.
Questi altri con molti meno orologi da fare (e quindi regolare), non ci si avvicinano nemmeno in termini di uniforme regolazione degli esemplari immessi in commercio.
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tick

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #3 il: Maggio 01, 2016, 14:06:57 pm »
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?
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mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #4 il: Maggio 01, 2016, 14:20:01 pm »
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?
No, escluderei. E' che fa sempre lo stesso calibro semplice da decenni. E naturalmente questo cambia tutto. Se hai a che fare con calibri diversi, sempre nuovi, con complicazioni cronometriche difficili, è chiaro che è più difficile ottenere buoni risultati. AP di RO ne fa molte e molte migliaia l'anno, e non hanno tutti lo stesso calibro solotempo, semplice.
Chissà perché quando si descrivono le virtù magiche di Rolex ci si scorda sempre di questo "dettaglio" che dettaglio proprio non è. Per me tutti gli orologi di tutte le case di alta orologeria escono con una regolazione. Poi ci sono orologi più o meno facili da regolare, poi ci sono regolatori più o meno bravi. Ma anche orologi che tengono la regolazione costante per più tempo, anche questo va detto. Sono talmente tanti i fattori che incidono sulla precisione di marcia che non credo sia possibile desumere nulla. Vorrei anche poi sapere che percentuale di clienti Rolex controlla la conometria: io scommetterei che sono meno di quelli AP, ad esempio, e non credo di aver bisogno di spiegare il perché. Rolex non ha in produzione un calibro come il Patek 240 o come il JLC 920, ad esempio, sempre per restare ai solotempo.
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 14:29:54 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #5 il: Maggio 01, 2016, 14:25:11 pm »
Continuo a dire di non farla troppo complicata con le superCazzole.
AP fa (pardon, usa) da...uhm...vediamo... .1965....2015....CINQUANT'anni sempre lo stesso movimento (AP 2120 aka JLC920) e oggi non è in grado di farne due che marciano allo stesso modo, più di uno ha difetti alla data e sempre più spesso ne saltano fuori con anticipi o ritardi degli anni 30. E si e no di 212x ogni anno ne faranno mille (e forse pure assai sono).

Sarà forse che prima li faceva JLC, che in quanto manifattura attrezzata a produrre tanto e bene sapeva farli funzionanti e pure tutti ben regolati?

Quindi a mio avviso il problema è uno: ci sono case che non sono attrezzate per garantire un sufficiente controllo di qualità (come possiamo intendere la dignitosa regolazione di un calibro nel 2016, cosa alla portata di chiunque) di ciò che producono in relazione a quanto producono e come sono attrezzate. Altra spiegazione io non vedo.

Stessa spiegazione per Panerai, che fa circa 70k orologi all'anno e certi problemi non li aveva quando a fare e regolare i movimenti era ETA, con buona pace della "manifattura" (valfleurier).

Citazione
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?

Ma figurati, ce lo vedi lo zio Tanino concessionario di Roccalumera aprire i Rolex che gli arrivano e mettersi a regolari?  :D
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 14:33:29 pm da ciaca »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #6 il: Maggio 01, 2016, 14:39:14 pm »
Non credo che Rolex regoli a mano alcunchè, credo il fabbricare sempre lo stesso calibro da decenni e l'avere usato la spirale libera con le masse possa essere stato un vantaggio nel corso dei decenni per delle regolazioni a campione, magari una per ogni lotto produttivo, con un loro sistema oramai consolidato gli possa avere dato quella costanza prestazionale tra un orologio ed un altro, ma è solo una ipotesi.
Per AP è possibile che sia come dice Angelo, la crescita di produzione, e l'abbassamento generale della qualità anche in quello che riguarda i controlli della stessa, hanno peggiorato tutto. Forse l'industrializzare un calibro pregevole e geniale degli anni 70 con la non troppa cura del caso non ha prodotto gli effetti sperati(premetto che non sapevo dei difetti dei calibri 212X prodotti da AP (e non più da JLC)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #7 il: Maggio 01, 2016, 14:58:14 pm »
Due precisazioni:

- io non ho parlato di regolare "a mano", ma di regolare uno per uno in modo che tutti abbiano il minimo sindacale di regolazione per entrare nelle specifiche cosc. Se lo fa un robot non cambia niente, sempre regolati (tutti e UN MILIONE) sono.

- anche i 2120 AP hanno spirale libera e bilanciere a inerzia variabile, come i Rolex, e sempre quelli sono da 50 anni a questa parte (fatti industrialmente, prima da JLC e oggi non si sa da chi).

Che oggi non si riescono a fare non dico un milione ma nemmeno 1000 calibri senza difetti (eppure nessuno si lamenta dei 1020 usati da VC e prodotti ancora da JLC) e regolati con un minimo di cognizione, credo c'entri davvero poco col discorso del calibro artigianale e molto con il COME si fa e soprattutto CHI
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 15:00:12 pm da ciaca »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #8 il: Maggio 01, 2016, 15:06:32 pm »
Angelo ma AP non ha mica solo i 2120 e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante, ovviamente le regolazioni non possono comunque essere fatte a mano e anche a macchina non ci sono forse abbastanza numeri per perfezionare l'operazione, o più semplicemente non gliene frega nulla.
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-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #9 il: Maggio 01, 2016, 15:14:59 pm »
Angelo ma AP non ha mica solo i 2120 e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante, ovviamente le regolazioni non possono comunque essere fatte a mano e anche a macchina non ci sono forse abbastanza numeri per perfezionare l'operazione, o più semplicemente non gliene frega nulla.
A parte il fatto che di 2120 ne fanno tanti, e a parte il fatto che è certamente più semplice regolare in modo efficace il solotempo Rolex del 2120 e del Patek 240, io so che solo con il sistem 51 la regolazione è fatta  a macchina, altrimenti si fa a mano. A meno che con calibri molto semplici, magari ci sono delle regolazioni standard che poi vengono sottoposte alla prova con macchine e solo se falliscono la prova vengono regolati in modo più fino. Ma non c'è una macchina che fa le regolazioni.
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Bonimba

Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #10 il: Maggio 01, 2016, 15:16:23 pm »
Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!
Forse proprio perchè li inviano al COSC che , checchè se ne dica, li certifica uno per uno e non a campione ( a meno di credere che il COSC sia un colossale taroccatore di certificati/certificazioni)
Poi è vero che il COSC certifica il movimento e non l'orologio assemblato ma faccio fatica a pensare ad una Casa che regola i propri orologi in modo da passare i tutt'altro che stringenti requisiti COSC poi incassi i suddetti movimenti a martellate...

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #11 il: Maggio 01, 2016, 15:16:39 pm »
Citazione
e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante

Appunto.
Ora se AP fa 40.000 orologi l'hanno, di cui la stragrande maggioranza Royal Oak con calibri più semplici del 2120 (per lo più il 3120 che per architettura ricorda da vicino certi Rolex) e non riesce a farli senza difetti e ben regolati, e Rolex riesce a farne 1 milione virtualmente tutti esenti da difetti e ottimamente regolati, è evidente e macroscopico che in AP c'è un problema. O no?
E parlo di AP solo come esempio, non è mica l'unica.

Citazione
Forse proprio perchè li inviano al COSC

Si ma mica li regola il cosc, quindi non è che sono ben regolati perché li inviano al cosc, semmai li inviano al cosc proprio perché sono ben regolati :)

Sará un caso, ma quando Panerai aveva i movimenti unitas li certificava al cosc, appena eta ha chiuso le forniture e sono passati ai valfleurier si sono fatti la loro certificazione (del nulla visto che escono anche orologi palesemente difformi da quelle certificazioni come quello che mi è capitato per le mani) e hanno lasciato il cosc.

Cosa devo supporre? Che in quei volumi ETA era comunque in grado di fornire macchine ben regolate, una per una, capaci di passare il coSc, mentre valfleurier non ne è capace. :)
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 15:22:13 pm da ciaca »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #12 il: Maggio 01, 2016, 15:23:04 pm »
Non credo che Rolex regoli a mano alcunchè, credo il fabbricare sempre lo stesso calibro da decenni e l'avere usato la spirale libera con le masse possa essere stato un vantaggio nel corso dei decenni per delle regolazioni a campione, magari una per ogni lotto produttivo, con un loro sistema oramai consolidato gli possa avere dato quella costanza prestazionale tra un orologio ed un altro, ma è solo una ipotesi.
Per AP è possibile che sia come dice Angelo, la crescita di produzione, e l'abbassamento generale della qualità anche in quello che riguarda i controlli della stessa, hanno peggiorato tutto. Forse l'industrializzare un calibro pregevole e geniale degli anni 70 con la non troppa cura del caso non ha prodotto gli effetti sperati(premetto che non sapevo dei difetti dei calibri 212X prodotti da AP (e non più da JLC)

...ma dov'è che posso approfondire di questi difetti dei calibri??

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #13 il: Maggio 01, 2016, 15:31:02 pm »
Claudio credo non esista fonte di approfondimento, il segnale di ciò è la quantità di lamentele riscontrate su alcuni aspetti, data cHe si inceppa, carica automatica pigra, e spesso marcia regolata alla pene di segugio.
Da quando ho iniziato a leggere i forum leggo sempre più spesso di queste lamentele, guarda caso sempre e solo di orologi recenti e di moderna produzione.
Da par mio sono 25 anni che regolo la data del jubilee (facendo avanti e indietro a cavallo della mezzanotte come sappiamo) ogni volta che lo indosso e non mi si inceppa, carica normalmente e dopo 25 anni senza mai aver visto orologiaio ritarda appena di 10 sec. Al giorno e ha un'amplitidine di 295° (controllato un anno fá). Praticamente un mulo.
 
La prima cosa cHe viene in mente è che non ci si improvvisa JLC da un giorno all'altro.

E che se le vere manifatture che per un secolo, e ancor di più negli ultimi 30 anni, hanno tenuto in piedi il tendone del circo si contano sulle dita di una mano, non è in un attimo che tutti improvvisamente possono diventarlo, senza fare disastri.
« Ultima modifica: Maggio 01, 2016, 15:39:31 pm da ciaca »
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Bonimba

Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #14 il: Maggio 01, 2016, 15:31:49 pm »

Si ma mica li regola il cosc, quindi non è che sono ben regolati perché li inviano al cosc, semmai li inviano al cosc proprio perché sono ben regolati :)

Si , certo , intendevo dire proprio questo .